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15 Apr [14:03]

La corsa Sprint di Shanghai?
I piloti bocciano tale scelta

Massimo Costa

Non l'hanno mandata a dire. Il campione del mondo Max Verstappen e il ferrarista Carlos Sainz, hanno criticato apertamente la scelta di inserire il format richiesto dalla gara Sprint nel weekend del Gran Premio di Cina a Shanghai. Le motivazioni? Non si corre su quel circuito dal 2019 e dunque sarebbe stato più saggio permettere ai team e ai piloti di avere un format tradizionale per lavorare al meglio nella preparazione dellel monoposto, cosa impossibile da farsi con una sola sessione di prove libere. Ecco le dichiarazioni dei tre piloti.

Verstappen: “È una scelta molto intelligente... Credo che non sia, diciamo così, fantastico correre una Sprint a Shanghai perché non corriamo su quel circuito da molto tempo e quindi non sappiamo cosa ci aspetti. Sarebbe stato meglio avere un weekend normale, ma d’altra parte è anche una scelta che mette un po’ di pepe ulteriore, forse proprio quello che speravano di vedere. In ogni caso, dal punto di vista puramente sportivo, credo che non sia la decisione migliore. Ho sempre amato guidare su quella pista e mi auguro che andremo forte subito appena usciti dai box con la speranza di non dover invece modificare troppe cose nell’assetto della macchina”.

Sainz:  “Il circuito di Shanghai è fantastico, penso sia uno dei preferiti da tutti i piloti. Il suo layout ci dà sempre tante possibilità di sorpasso, quindi credo che organizzare una Sprint lì sia sensato. Allo stesso tempo, già nel briefing dei piloti abbiamo detto alla FIA e alla Formula 1 che andare subito in qualifica dopo solo un’ora di prove libere, con questo tipo di macchine, con questi regolamenti riguardo all’usura del fondo e considerando quanto un solo avvallamento possa rendere difficile la guida, non è una buona scelta dopo cinque anni d’assenza. Ho anche sentito che stanno riasfaltando il tracciato, quindi potrebbe anche verificarsi una nuova Istanbul 2020. Spero di no ovviamente, ma c’è incertezza. Magari per chi è a casa sarà emozionante, ma credo che per i piloti e gli ingegneri sarebbe stato meglio non correre rischi e avere un weekend di gara normale”.

Sainz ha citato Istanbul in quanto nell'anno del Covid, quando si scelse di andare in Turchia, il tracciato di Istanbul venne completamente riasfaltato soltanto pochi giorni prima dell'avvio delle prove. Le sostanze oleose del catrame resero la pista come fosse bagnata creando tantissimi problemi.
 

12 Apr [12:16]

Alonso rinnova con Aston Martin
Era l'unica chance per rimanere in F1

Massimo Costa

Fernando Alonso rimane con la Aston Martin. Notizia clamorosa? No. Lo spagnolo nonostante tutte le chiacchiere da bar che si erano lette o ascoltate nei giorni scorsi, depistaggi vari, non aveva alcuna richiesta. Nessuna chance di andare alla Red Bull nel caso non venisse riconfermato Sergio Perez, nessuno spazio alla Mercedes. Alonso rimane nel team di Lawrence Stroll, la sua unica possibilità per rimanere in F1. Ha firmato un contratto pluriennale nonostante i suoi 42 anni e attende l'arrivo della motorizzazione Honda nel 2026.

Parole al miele di Alonso nei confronti del costruttore giapponese, sì proprio quello col quale litigò a lungo quando si trovava alla McLaren e che non mancava mai di criticare in diretta. La Honda, quando Alonso decise di correre la sua seconda 500 Miglia di Indianapolis, gli fece una croce sopra e lo spagnolo non ebbe la possibilità di fruire dei motori giapponesi, i migliori per Indy. Poi, quando dalla McLaren è passata alla Red Bull, la Honda ha cominciato a vincere gare e mondiali divenendo così "accettabile".

La Aston Martin non ha comunicato il nome del secondo pilota. Sarà curioso vedere se mister Lawrence continuerà a credere nel deludente (agonisticamente parlando) figlio Lance. L'arrivo della Honda però, potrebbe modificare non poco le cose mediante la richiesta di inserire un pilota giapponese, che sia Yuki Tsunoda o Ayumu Iwasa.

Per quanto riguarda gli altri team, Sergio Perez, come Italiaracing ha scritto nei giorni scorsi, con le prestazioni attuali difficilmente non troverà la conferma della Red Bull sotto l'albero di Natale. Rimane il sedile che Lewis Hamilton lascerà libero in Mercedes e il primo della lista è sicuramente Carlos Sainz, sempre che le sirene Audi non lo convincano a un salto nel buio trascorrendo un difficile 2025 in Sauber., poi si vedrà...

Nella foto scattata a Suzuka, Alonso con Yamamoto, tuttora consulente Red Bull in quanto le power unit del team sono sempre quelle del costruttore giapponese benché "lavorate" a Milton Keynes.

11 Apr [14:58]

È morto Ted Toleman
Lanciò Senna in Formula 1

Massimo Costa - XPB Images

A 86 anni se ne è andato Ted Toleman che negli anni Ottanta aveva portato il proprio nome nel Mondiale Formula 1 nelle vesti di costruttore. Sudafricano, la famiglia gestiva una grande azienda di trasporti. Il padre Albert correva nei rally e attaccò la passione ai figli, Ted e Bob. Trasferitisi in Gran Bretagna, agirono come sponsor di Rad Dougall nelle gare Turismo, poi dopo aver conosciuto Alex Hawkridge, decisero di realizzare telai di Formula Ford divenendo così costruttori.

Purtroppo, Bob che si cimentava anche come pilota, morì a 30 anni in seguito alle gravi ferite riportate a causa di un brutto incidente sul circuito di Snetterton mentre gareggiava in Formula Ford. Per tutti fu un grande shock e Ted decise allora di lasciare la F.Ford per salire in Formula 2 utilizzando nel 1977 telai March e successivamente Ralt. Il team Toleman fu grande protagonista con Dougall e Brian Henton, che si piazzò secondo nel campionato 1979.

Il successivo passo per Toleman fu quello di costruire in proprio una monoposto di Formula 2, che debuttò nel 1980. Firmata dal progettista Rory Byrne, anch'egli sudafricano e già nel team dal 1977, fu un gran successo. La Toleman dominò con Henton e Derek Warwick. Due Toleman erano anche schierate da un team privato di Alan Docking. Il successo fu così travolgente che Ted decise di salire nel Mondiale F1 del 1981.



Progettista sempre Byrne, che poi vincerà mondiali con la Benetton e la Ferrari, il punto debole si rivelò il motore turbo Hart. Piloti, Warwick ed Henton, poi rimpiazzato nel 1982 da Teo Fabi. Nel 1983 la formazione era composta da Warwick e Bruno Giacomelli, ma i problemi al motore Hart erano sempre enormi. Finalmente, nel 1984 arrivò una maggiore competitività e nel team approdò un giovanissimo Ayrton Senna, prelevato dalla F3 inglese, affiancato da Johnny Cecotto.

Nel GP di Monaco, corso sotto una pioggia battente, Senna si piazzò secondo e quello rimase il miglior risultato della Toleman in F1. Cecotto ebbe un grave incidente a Brands Hatch nel quale riportò la frattura delle gambe e venne sostituito da Stefan Johannson. In quella stagione, a Monza fu portato al debutto Pierluigi Martini al posto di Senna (solo per quell'appuntamento) che però fallì la qualificazione.

Nel 1985, la Toleman si ritrovò senza gomme. La Michelin aveva lasciato la F1 e così il team di Ted, che polemicamente nel 1984 aveva rotto il rapporto con Pirelli per passare al costruttore francese, si trovò in difficoltà. La Goodyear, l'altro fornitore di pneumatici, aveva già i suoi team e Pirelli vista la polemica del 1984, non era interessata a fornire la Toleman. Toleman saltò le prime gare perché senza gomme e perse Stefan Johansson, accasatosi in Ferrari dopo la rottura con René Arnoux.



Ted stanco della situazione, fece un buon affare trovando in Benetton non solo uno sponsor, ma il gruppo che ne rivelò interamente la squadra. Con Benetton, arrivarono le Pirelli e la stagione cominciò a partire da Montecarlo con Teo Fabi, più avanti fu schierata una seconda monoposto per Piercarlo Ghinzani. Fabi siglò la pole al Nurburgring e a fine anno si concretizzò la definitiva cessione del team Toleman a Benetton.

Finiva così dopo cinque anni l'avventura di Ted Toleman in F1, con 57 Gran Premi disputati e l'onore di avere lanciato nella massima serie piloti come Senna e Warwick, ed avere schierato diversi italiani come Fabi, Giacomelli e Ghinzani.

10 Apr [19:55]

Albon e Sargeant scassa macchine
Williams in crisi per colpa dei piloti

Massimo Costa

Ritrovarsi in squadra due piloti che hanno la tendenza a colpire le barriere di protezione, non è un bell'affare se per di più sei una struttura non particolarmente ricca e stai tentando di trovare quella competitività e quella gloria che ormai da anni si sono trasferite altrove. Stiamo parlando della Williams che, ancora a zero punti dopo quattro Gran Premi, sta veleggiando nella classifica dei team costretti a spendere di più causa incidenti. Attenzione però, perché il team diretto da James Vowles pare avviato sulla via della riconferma di tale leadership.

Nel 2023, Logan Sargeant in 22 weekend di gara aveva conquistato il record dei danni provocati, ben 4.333.000 dollari. Ma anche Albon non era stato da meno occupando la sesta posizione in questa particolare classifica, con 2.786.000 dollari che la squadra di James Vowles ha dovuto spendere per sistemare la sua FW45. Totale cifra degli assegni firmati: 7.119.000, primato assoluto tra i dieci team del mondiale 2023.

Davanti a questi dati sconfortanti, Vowles e compagnia hanno confermato per il 2024 entrambi i piloti scassa macchine. Per non smentirsi, Albon e Sargeant in quattro fine settimana (Bahrain, Arabia Saudita, Australia e Giappone) sono riusciti a esserre protagonisti di tre incidenti danneggiando due telai. I conti sono già in rosso e si parla di oltre due milioni di dollari spesi per le riparazioni.

Ad aggravare la situazione, ci si è messa la stessa Williams che ha affrontato questa prima parte di campionato con sole due scocche pronte, quelle portate in pista per i due piloti. E così è accaduto che quando Albon ha picchiato la sua FW46 nel primo turno libero di Melbourne, non è stato appiedato lui, reo dell'ennesimo crash, bensì Sargeant, e così in pista si è vista una sola Williams per l'intero weekend australiano. La motivazione della scelta di Albon è stata dovuta al fatto che egli poteva puntare alla zona punti, cosa che non si è verificata.

A Suzuka, Sargeant ha sbattuto nel primo turno di prove libere (pure lui) provocando dei mal di testa al box Williams. La monoposto però, è stata recuperata e buon per lui che la seconda sessione del venerdì di fatto non si è disputata causa pioggia, permettendo ai meccanici di lavorare con calma in vista del giorno successivo.



In gara, Albon alla seconda curva dopo la partenza, ha tentato un sorpasso alla cieca su Daniel Ricciardo , all'esterno. L'australiano della Racing Bulls si è spostato troppo verso destra, dove c'era l'anglo-thailandese, scatenando l'incidente che ha provocato la bandiera rossa e l'ennesimo telaio da riparare per la Williams. Sargeant nel corso del GP è uscito alla curva 9, ma si è fermato prima di colpire le barriere ed ha ripreso la pista.

Picchiare nelle prime sessioni di un weekend quando i piloti sanno dei problemi del team per quanto riguarda il numero delle scocche pari allo zero, è preoccupante. Così come tentare azzardati sorpassi dopo due curve dal via. Sembra che Albon e Sargeant non capiscano la situazione ed è piuttosto allarmante considerando che stiamo parlando di piloti di F1, che dovrebbero rappresentare il meglio che c'è al mondo.

Albon addirittura, è stato inserito tra i pezzi importanti del mercato 2025. Forse qualcuno non è ben sintonizzato nel paddock F1. E Sargeant? Siamo sempre convinti che sia importante per un pilota ricevere una seconda chance dopo una stagione negativa, ma l'americano ne aveva combinate di tutti i colori nel 2023 e non sta cambiando affatto.

Dunque, riassumendo, mancando una terza scocca, dopo l'Australia la vettura danneggiata da Albon è stata spedita in Gran Bretagna, nella sede Williams, per le dovute riparazioni. Questo ha rallentato, se non bloccato, i lavori per realizzare il terzo telaio. Dopo Suzuka, nuovamente la FW46 di Albon è stata rimandata nella sede del team per sistemarla adeguatamente per il prossimo GP di Cina, e nuovamente si è fermata la lavorazione per il terzo telaio.

Ma perché un team di F1 non ha pronto un telaio di riserva, cosa che si è verificata anche nella tragica gestione del team Alpine? L'arrivo di Vowles all'inizio del 2023 ha modificato il sistema di lavoro. L'ex ingegnere Mercedes arrivava da una squadra top che ha vinto mondiali a ripetizione ed era rimasto senza parole nel vedere quanto anni luce fosse indietro la Williams. Sistemi di lavoro obsoleti, strutture vecchie e ormai inadeguate, figlie della cattiva gestione di Claire Williams e di un budget sempre ristretto.

Il processo di crescita è però stato lento, Vowles non ha fatto miracoli, forse era impossibile, e non si è riusciti a preparare la terza monoposto per il via di questo campionato. La speranza era che i piloti fossero diligenti, speranza presto naufragata. Come detto sopra, si valutano in oltre 2 milioni di dollari i costi che la Williams ha dovuto sostenere per rimettere in sesto le FW46 finite contro le barriere e questo impatterà oltre che sulle finanze della cassa 2024, sugli sviluppi che erano stati programmati. Quando arriverà dunque il terzo telaio Williams? Se andrà bene, a Miami, dopo Shanghai.

9 Apr [16:51]

La Aston Martin non soddisfa
Confronto impietoso rispetto al '23

Massimo Costa - XPB Images

Essere felici per un sesto posto. Oggi giorno gira così all’Aston Martin, che pure a Suzuka aveva portato abbondanti sviluppi per la AMR24, ma che nonostante le parole ottimistiche del team principal Mike Krack, di fatto non hanno permesso di compiere alcun passo in avanti. Per capire che in Aston Martin le cose non vanno come ci si augurava, è necessario dare un occhio alla classifica dopo i quattro Gran Premi del 2023: Alonso aveva totalizzato 60 punti e tre terzi posti, Lance Stroll 27, per un totale di squadra di 87 che valevano il secondo posto nella classifica costruttori, dietro soltanto alla imprendibile Red Bull.

Questa stagione, dopo quattro gare, Alonso ha 24 punti, il podio lo ha visto in tv mentre Stroll ha 9 lunghezze. E nel campionato costruttori, la squadra di Lawrence Stroll ha 33 punti, ben 54 in meno rispetto a 12 mesi fa. Dunque, le cose non vanno proprio al meglio per la Verdona, il passo indietro è evidente. Alonso ha sempre centrato la Q3 tra Bahrain, Arabia Saudita, Australia e Giappone, e proprio a Suzuka ha firmato la miglior qualifica ottenendo il quinto tempo, a soli 4 millesimi dalla Ferrari di Carlos Sainz e a 2 decimi dalla McLaren di Lando Norris.

Partito con le gomme soft, unico tra i piloti nelle prime file, l’intenzione era quella di andare subito all’attacco, ma la bandiera rossa subito per l’incidente alla curva 2 tra Daniel Ricciardo ed Alexander Albon al primo giro ha spento la performance della gomma rossa. Nel secondo via, Alonso ha mantenuto le soft, ma non ha mai avvicinato Sainz, scattato con le medie. Dopo di che, ha gestito bene la gara lasciando dietro di sé Oscar Piastri e George Russell, impegnati negli ultimi due giri in un furibondo duello che ha permesso allo spagnolo di arrivare al traguardo in serenità al sesto posto.

Stroll, dopo una qualifica pessima che lo ha visto 16esimo, ha provato a rimontare, negli ultimi giri ha anche montato le gomme soft per un tentativo quasi disperato, ma la velocità è improvvisamente mancata, come ha anche urlato via radio, e andare a prendere la top 10, con il contemporaneo degrado delle Pirelli rosse, è stato impossibile. La consolazione per l’Aston Martin arriva dalla Mercedes che ha messo in campo una prestazione a dir poco triste. Gli 8 punti di Alonso sono anche quelli portati a Toto Wolff da Russell e Lewis Hamilton e così nel campionato costruttori, il divario rimane di 1 punto, 34 a 33 a vantaggio del team con sede a Brackley.

Nei giorni precedenti la trasferta giapponese, dalla Gran Bretagna si era sparsa la voce che Lawrence Stroll avrebbe messo sul piatto un bel po’ di sterline per strappare il progettista Adrian Newey alla Red Bull. Chissà, per uno degli ingegneri più vincenti della storia della F1 potrebbe essere una nuova interessante sfida: non dovrebbe spostarsi come logistica (una delle cose che lo ha sempre frenato a uscire dalla Gran Bretagna, magari direzione Maranello) perché la sede di Aston Martin è a Silverstone, a pochi chilometri da Milton Keynes dove abita la Red Bull. Se ciò dovesse accadere, benché molto difficile, Stroll senior potrebbe andare alla ricerca di piloti di primo piano che si libereranno a fine stagione. Non ci resta che aspettare.

8 Apr [19:35]

Il momento di flessione di Leclerc
Troppa pressione arriva da Sainz?

Massimo Costa

Pronti via, e ti stampa il secondo tempo a Sakhir e Jeddah. Poi, quarto a Melbourne e addirittura ottavo a Suzuka, dei quattro circuiti di questa apertura di campionato quello più probante ed esaltante per i piloti. Che succede a Charles Leclerc? E perché in Giappone se ne è uscito con questa frase: "Nelle ultime due qualifiche, Melbourne e Suzuka, ho faticato parecchio ed è strano perché non mi è mai accaduto nella mia carriera, la velocità mi è sempre venuta naturale. Adesso dovrò lavorare per capire come riscaldare meglio le gomme".

La domanda che ci sorge spontanea è: come mai, improvvisamente, Leclerc che nelle qualifiche in Bahrain e Arabia Saudita aveva insidiato il poleman Max Verstappen, ora ha dichiarato apertamente di avere difficoltà nel scaldare gli pneumatici al meglio nel giro di preparazione alla volata secca della qualifica? Perché questo testacoda? Il team principal Frederic Vasseur ha voluto aggiungere: "Anche noi dobbiamo perfezionare l'approccio alla qualifica", quasi un tentativo di salvaguardare il suo pilota che forse sta affrontando un periodo di crisi?

A Sakhir, Leclerc partiva dalla prima fila, ma è arrivato quarto mentre Carlos Sainz, quarto in qualifica, si è piazzato terzo, davanti a lui. Il monegasco via radio ha lamentato continui problemi ai freni, confermati dalla Ferrari e dalla Brembo che in merito ha voluto rilasciare un comunicato: "Le analisi svolte dagli ingegneri dopo il GP del Bahrain non hanno evidenziato anomalie particolari sui componenti dell’impianto frenante. Ferrari e Brembo stanno lavorando insieme per chiarire completamente il quadro tecnico; nel frattempo il fornitore supporta come sempre il team, concordando soluzioni atte ad ovviare il problema riscontato durante la gara in Bahrain”. Un problema che dunque pare da addebitare alla Ferrari.

Alla fine della corsa di Sakhir, Carlos Sainz l'ha buttata là: "Anche io ho avuto problemi con i freni". Non se ne è parlato ulteriormente, tutti si sono concentrati soltanto sull'inconveniente occorso a Leclerc. Sainz non si lamenta mai troppo con la squadra e soprattutto sa gestire al meglio i momenti di difficoltà. E' stato così anche a Sakhir?

A Jeddah, Sainz si è dovuto arrendere all'appendicite, Leclerc si è piazzato secondo in qualifica e terzo in gara. Al posto di Sainz, ha gareggiato Oliver Bearman facendo un figurone: 11esimo in qualifica e settimo nel Gran Premio. A conferma che questa Ferrari sa essere competitiva anche se la guida un ragazzo di 18 anni al debutto assoluto in F1.

Arriva Melbourne. Sainz, claudicante, affaticato, senza allenamento per dieci giorni in seguito all'operazione all'appendicite, conquista la prima fila, Leclerc è quarto. La corsa ce la ricordiamo bene: Verstappen si ritira, Sainz ha un passo incredibile e va a vincere davanti al compagno di squadra . Una doppietta entusiasmante, ma a stupire il mondo è la prestazione dello spagnolo che passa direttamente da un letto in cui ha riposato forzatamente per dieci giorni al gradino più alto del podio di un Gran Premio di F1.

Suzuka: pista affascinante, forse ancora più difficile di Spa. Sainz è quarto in qualifica, Leclerc precipita in ottava posizione. In gara, lo spagnolo attacca continuamente, recupera bene dopo i pit-stop, mette pressione a Lando Norris che commette un errore facilitando così il sorpasso della Ferrari sulla McLaren. Al traguardo, Sainz è terzo dietro alle due Red Bull. Leclerc, nel traffico inevitabile del centro gruppo, fatica a risalre e allora, cambio di strategia: un solo pit-stop. Charles è bravo a gestire le gomme medie per 23 giri, poi fa il resto nel secondo stint. Concluderà buon quarto, anche lui ha la meglio su Norris, terzo in qualifica.

Dando semplicemente una occhiata ai numeri, Sainz ha tre podi su tre gare, Leclerc due podi su quattro corse. I punti: Leclerc 59, terzo in campionato, Sainz 55, quarto, e come detto, con una corsa in meno. Che è tantissima roba. L'assenza di Carlos da Jeddah, e dunque lo zero in classifica, non è paragonabile all'eventualità di un ritiro derivante da un guasto o un errore di guida. No, lui non ha proprio partecipato e dunque quei 55 punti hanno veramente un gran peso.

Tornando al discorso iniziale, perché Leclerc fatica in qualifica? Certo, la coincidenza con le prestazioni di altissimo livello di Sainz nel suo ritorno dopo Jeddah, potrebbe non essere casuale. Leclerc si sente sotto pressione, è nervoso, e dunque non è stato perfetto nello scaldare le gomme nel giro di preparazione della qualifica? Dove a Suzuka ha sprecato addirittura un treno di gomme soft nel Q1 per non essere stato particolarmente incisivo? Domande che al momento non hanno risposta e che invece soltanto Leclerc e lo staff Ferrari conoscono.

Anche lo scorso anno, nella parte finale della stagione, Leclerc aveva vissuto un momento di flessione nei confronti di Sainz. Poi, si è rirpeso alla grande. Dunque, non vediamo particolari problemi per lui e siamo certi che già nel prossimo GP di Shanghai saprà farsi valere fornendo già in qualifica, anzi, nelle due qualifiche visto che vi sarà la gara Sprint, quelle performance che potranno infastidire la Red Bull.

7 Apr [9:28]

Verstappen torna alla vittoria
Bravo Perez, Ferrari sul podio

Massimo Costa - XPB Images

La reazione della Red Bull non si è fatta attendere. Uscita malconcia dal Gran Premio di Australia, la squadra diretta da Christian Horner ha mostrato grande compattezza ritrovando la via della vittoria, anzi, della doppietta. Non era iniziata benissimo però, con le critiche di Max Verstappen e Sergio Perez per quanto riguardava il passo gara non soddisfacente ed evidenziato nelle prove libere. Si è lavorato sodo nel box Red Bull e, come dichiarato dall'olandese e dal messicano nel dopo gara, la RB20 oggi è nettamente migliorata in quanto a guidabilità col carico di benzina e nella gestione delle gomme. A quanto pare, le polemiche interne nel team Red Bull non hanno scalfito la concentrazione dello staff tecnico, della parte manageriale e sportiva, dei piloti. Lasciate che parlino, diceva qualcuno...

Verstappen è stato impeccabile nelle due partenze (dopo la prima, subito bandiera rossa per l'incidente tra Alexander Albon e Daniel Ricciardo) e per come ha condotto i 53 giri della corsa. Non una sbavatura, non un passo falso, non una indecisione. Per lui è arrivato il terzo successo su quattro gare disputate in questo inizio di stagione. E notevole è stata anche la prestazione di Perez, ottimo secondo per la terza volta dopo il passo falso di Melbourne dove aveva terminato quinto. Su una pista estremamente tecnica come quella di Suzuka, Perez fin dalle prove libere ha mostrato grande solidità mentale in ogni frangente, disputando anche la miglior quaifica conclusa a 6 centesimi da Verstappen. Segnale molto importante lanciato ad Horner e Marko, che forse potrebbero anche mettersi il cuore in pace nel cercare un suo eventuale sostituto per il prossimo anno perché il Perez di questo primo scorcio di campionato è decisamente positivo.



In casa Ferrari, dopo la doppietta australiana, a Suzuka avevano presto capito che sarebbe stato complicato poter ripetere tale risultato. E così è stato. La RB20 è stata nettamente superiore rispetto alla SF-24, ma i segnali positivi non sono mancati. Per il quarto Gran Premio consecutivo, un pilota di Maranello è salito sul podio, per la terza volta è toccato a Carlos Sainz che ha tratto il massimo possibile dalla sua gara. Perfetta la strategia adottata per lui e da quarto al via ha terminato terzo scavalcando così Lando Norris che con la McLaren-Mercedes si era preso il terzo tempo in qualifica. Determinato nei sorpassi dopo i due pit-stop, Sainz prosegue inesorabile nel suo cammino di grande qualità e pur con un Gran Premio in meno, ha praticamente gli stessi punti del compagno Charles Leclerc.

Falloso in qualifica, il monegasco da ottavo ha terminato quarto ben supportato dalla strategia adottata dal box, ovvero un solo cambio gomme. Soluzione che si è resa necessaria per toglierlo dal traffico. Come ha detto il team principal Frederic Vasseur, non è stata la scelta migliore se si guarda al complesso della corsa, ma in quel momento della gara era necessario provarla e alla fine ha anche ben pagato. Leclerc è stato bravo a gestire a lungo le gomme medie nel primo stint e poi nel controllare al meglio la seconda parte. Il terzo e il quarto posto finale, benché Sainz abbia rimediato ben 20"8 da Verstappen, pongono la Ferrari in una posizione di concretezza non indifferente rafforzando il secondo posto nella classifica costruttori.



La McLaren le ha provate tutte per contrastare Sainz e Leclerc, ma non ci è riuscita. Norris, da terzo in partenza a quinto al traguardo, non potrà essere granché soddisfatto anche per un paio di errori che devono averlo innervosito. Più lontano Oscar Piastri, ottavo, protagonista di vari duelli tra cui quello piuttosto duro con George Russell negli ultimi due giri. La Mercedes non è andata oltre il settimo posto del giovane inglese mentre Lewis Hamilton ha terminato nono. Entrambi i piloti sono molto frustrati per una monoposto che non vuole fare progressi. Nonostante i vari sviluppi portati, la Aston Martin-Mercedes è rimasta in quella che è ormai la sua "zona" e Fernando Alonso ha concluso sesto. Come sembrano lontani i giorni dei podi del 2023. Lance Stroll dopo la disastrosa qualifica, si è dato da fare, ma è rimasto fuori dai punti.



Spettacolare Yuki Tsunoda, spinto da tutto il Giappone. Il decimo posto finale conferma il suo buon momento e anche della Racing Bulls-Honda. Daniel Ricciardo invece, ha concluso la sua corsa alla seconda curva della prima partenza. In una fase concitata come quella dei primi metri di gara, si è spostato troppo verso destra per impostare la piega a sinistra, non considerando che al suo fianco poteva esserci qualcuno, in questo caso Alexander Albon con la Williams-Mercedes. A sua volta messosi in una posizione complicata, all'esterno e dunque non "negli occhi" del rivale che impostava la curva a sinistra. Un incidente di gara, che è sicuramente risultato pesante per le due squadre. Sopratuttto per la Williams che sta collezionando incidenti a ripetizione da parte dei suoi piloti. Logan Sargeant non si è smentito e pur disputando una gara discreta, ha voluto tener fede al suo pedigree infilandosi nella sabbia della curva 9. E' riuscito a ripartire, ma è finito ultimo.



La gara della Alpine-Renault è stata disastrosa. Pierre Gasly alla seconda partenza ha tentato di eliminare se stesso e il compagno Esteban Ocon rifilandogli una inutile ruotata in pieno rettifilo tentando di infilarsi a sandwich tra il compagno e una Sauber. Dopo di che, nonostante la buona vena dei due piloti, tutti superavano le A524 tanto che pareva di rivedere in pista monoposto come la Marussia o la Caterham. Una prestazione a dir poco indecente per un colosso come la Renault, ma il discorso lo abbiamo già ampiamente approfondito. Nico Hulkenberg ha perso ogni chance di poter puntare al decimo posto con la Haas-Ferrari a causa di una pessima partenza e l'11esimo posto finale grida vendetta. Poco da fare per la Sauber-Ferrari che almeno ha risolto il problema dei pit-stop, ma ha dovuto ritirare Guan Yu Zhou per problemi al cambio.

Domenica 7 aprile 2024, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 53 giri
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 12"535
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 20"866
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 26"522
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 29"700
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 44"272
7 - George Russell (Mercedes) - 45"951
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 47"525
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 48"626
10 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
11 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
13 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro
15 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
16 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
17 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro

Ritirati
Guan Yu Zhou
Daniel Ricciardo
Alexander Albon

Il campionato piloti
1.Verstappen 77; 2.Perez 64; 3.Leclerc 59; 4.Sainz 55; 5.Norris 37; 6.Piastri 32; 7.Russell, Alonso 24; 9.Hamilton 10; 10.Stroll 9; 11.Tsunoda 7; 12.Bearman 6; 13.Hulkenberg 3; 14.Magnussen 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 141; 2.Ferrari 120; 3.McLaren-Mercedes 69; 4.Mercedes 34; 5.Aston Martin-Mercedes 33; 6.Racing Bulls-Honda 7; 7.Haas-Ferrari 4.

7 Apr [9:01]

Suzuka - La cronaca
Doppietta Red Bull, poi la Ferrari

Vnce Verstappen davanti al compagno di squadra Perez. Bel terzo posto per Sainz che precede un ottimo Leclerc, autore di un solo cambio gomme. Quinta posizione per Norris che precede Alonso Russell Piastri Hamilton e Tsunoda, che recupera un punto per la Racing Bulls ed esalta il pubblico presente a Suzuka. A seguire, Hulkenberg Stroll Magnussen Bottas Ocon Gasly Sargeant.

Norris non riesce a recuperare su Leclerc

Ultimo giro - Verstappen vola verso la terza vittoria su quattro gare disputate in questo avvio di stagione. Russell supera Piastri per la settima posizione

Piastri e Russell hanno raggiunto Alonso, si annuncia un finale incandescente per la conquista della sesta posizione

Sainz diminuisce lo svantaggio da Perez a 7"5 ma ormai mancano solo 2 giri

Leclerc deve difendersi da Norris, a soli 2" da lui

Gran duello tra Piastri e Russell, leggero contatto alla variante finale, poi l'australiano si difende duro

49° giro di 53 - Verstappen +11"2 Perez +19"6 Sainz +24"2 Leclerc +26"4 Norris +40"5 Alonso +41"8 Piastri +42"7 Russell +45"8 Hamilton

Cinque giri al termine, Sainz segna il giro più veloce e si porta a 9" da Perez

Stroll con le soft recupera forte e supera prima Bottas poi Magnussen per l'11esima posizione

46° giro - Leclerc non resiste all'attacco di Sainz che va in terza posizione

Il box Ferrari avvisa Leclerc che sta arrivando alle sue spalle un velocissimo Sainz e quindi non deve prendere rischi

Gran recupero di Sainz che sorpassa Norris e va quarto ed ora è a soli 2" da Leclerc

43° giro - Il solito Sargeant fa il suo errore quotidiano e finisce nella sabbia della curva 9. Innesta la retro e riparte

Sainz è il più veloce in pista e guadagna sensibilmente su Norris, quarto, mentre Piastri avvicina Alonso, sesto

40° giro - Secondo pit-stop anche per Hamilton, che va all'attacco con le medie come Russell

38° giro - Secondo cambio gomme per Russell, che monta le medie

37° giro - Verstappen +7"5 Perez +10"5 Leclerc +12"7 Norris +16"8 Russell +20"4 Hamilton seguito da Sainz poi Alonso Piastri e Tsunoda

37° giro - Secondo pit-stop per Sainz, hard per lui, ora è settimo

Sainz arriva lungo alla variante finale, ma non perde troppo tempo

Sainz sempre sul pezzo per quanto riguarda la strategia da adottare chiede di rientrare subito ai box prima che le gomme medie che ha da 20 giri gli facciano perdere tempo. E intanto Perez scatenato supera anche Leclerc

35° giro - Anche Verstappen va per il secondo pit-stop, Sainz diventa primo e Perez supera Norris

34° giro - Ai box Perez e Alonso, gomme hard per tutti e due

Gran lotta per il decimo posto con Tsunoda che manda in visibilio il pubblico superando Hulkenberg

33° giro - E difatti Piastri si ferma per il secondo pit-stop, Leclerc sale quinto

La strategia adottata da Leclerc, di tenere a lungo le gomme medie allungando i tempi del primo pit-stop, per poi montare le hard, potrebbe pagare in quanto davanti a lui dovrebbero fermarsi Piastri e Alonso prima della bandiera a scacchi

29° giro - Verstappen +10"3 Perez +15"6 Sainz +23"3 Alonso +27"0 Piastri +33"4 Leclerc +35"0 Norris +36"4 Russell +40"2 Hamilton poi Hulkenberg Tsunoda Stroll Magnussen Bottas Sargeant Ocon e Gasly

Gara ancora lunga, da poco superata la metà distanza, 53 i giri in programma

27° giro - Primo pit-stop per Leclerc che monta le hard, è seguito in pit-lane da Norris che cambia strategia e effettua un secondo cambio gomme, hard per lui

Errore di Leclerc alla curva 9, Perez ne approfitta e lo passa

25° giro - Leclerc prosegue con le medie che ha da inizio gara e viene raggiunto da Perez

24° giro - Finalmente anche Hamilton viene chiamato ai box per montare altre quattro gomme hard

23° giro - Primo pit-stop per Russell che monta le hard. Ai box anche Magnussen Bottas Sargeant Tsunoda e Stroll, tutti rientrano in pista con le hard

Hamilton chiede di cambiare la strategia, le sue gomme sono finite, e viene passato anche da Alonso

22° giro - Bel sorpasso di Sainz su Russell per il quinto posto

21° giro - Verstappen raggiunge Leclerc e lo supera con facilità alla prima curva. Sainz è nella scia di Russell

Hamilton è in difficoltà con le sue gomme hard utilizzate fin dal via, Sainz lo supera e sale sesto

19° giro - Leclerc primo con 2"6 di vantaggio su Verstappen, che gira un secondo più rapido. Norris è terzo davanti a Perez Russell Hamilton Sainz Alonso Piastri Magnussen Bottas Sargeant Tsunoda Stroll Hulkenberg Ocon e Gasly

18° giro - Leclerc si ritrova al comando, ancora senza pit-stop

17° giro - E' il momento di Verstappen per cambiare le gomme, passa alle medie mentre Norris supera bene Hamilton alla prima curva

16° giro - Ai box Perez subito seguito da Sainz, gomme medie per entrambi

15° giro - Verstappen +5" Perez +9"2 Sainz +17" Leclerc +19"8 Russell +21" Hamilton +24" Norris +35"2 Alonso +37"7 Piastri poi Magnussen Sargeant Ocon Bottas Tsunoda Hulkenberg Stroll Gasly

14° giro - Alonso ha resistito 14 giri con le soft, va ai box per montare le medie

Russell è più rapido di Hamilton, che è davanti a lui, e lo lascia passare

Problemi per Zhou che si ferma ai box e si ritira, il cambio non funziona

13° giro - Anche Piastri prende la corsia box e monta le hard

12° giro - Anche il degrado delle gomme medie è più veloce del previsto, Norris ai box monta le hard

11° giro - Sargeant supera Gasly per il 13esimo posto, Leclerc è vicino a Piastri

9° giro - Verstappen +2"2 Perez +5" Norris +6"5 Sainz +9" Alonso +10"5 Piastri +11"2 Leclerc +13" Hamilton +14"6 Russell +20"3 Stroll

Bel sorpasso di Magnussen su Gasly all'esterno della prima curva, lotta per il 12esimo posto

Non durano molto le gomme soft, ai box anche Zhou e Tsunoda per montare le dure

Piccolo errore di Perez all'uscita della curva 9, perde 2" da Verstappen

7° giro - Pit-stop anche per Bottas che non perde tempo per passare dalle soft alle dure

6° giro - Hulkenberg va ai box, cambia la strategia e monta subito gomme dure

Il replay mostra il grosso rischio corso da Gasly che da una ruotata al compagno di squadra in Alpine, Ocon. Peccato per Hulkenberg partito molto male dalla sesta fila

5° giro - Verstappen ha 7 decimi su Perez, 2"3 su Norris seguito da Sainz. Alonso quinto non sfrutta al meglio le gomme soft per attaccare Sainz

Verstappen scatta bene davanti a Perez Norris Sainz Alonso Piastri Leclerc che passa Hamilton, poi Tsunoda Russell Ocon Bottas Stroll Gasly Magnussen Zhou Hulkenberg Sargeant

Tutto è pronto per la partenza

Situazione gomme: Mercedes e Alpine ripartono con le Pirelli dure, stessa scelta per Sargeant con l'unica Williams rimasta

Semaforo verde all'uscita della pit-lane, i 18 piloti ritornano in pista per schierarsi.

Il pittoresco pubblico giapponese riesce sempre a distinguersi per la fantasia con cui si presenta sulle tribune tra cartelli, tute e caschi dei piloti, cappelli bizzarri

I piloti indossano il casco e risalgono sulle loro vetture posizionate in corsia box

La seconda partenza verrà effettuata con le monoposto ferme in griglia e non dietro la safety-car

Le operazioni alla curva 2 sembrano essersi concluse. La ripartenza è prevista per ile 7.32 ora italiana

La partenza aveva visto Verstappen installarsi in prima posizione davanti al compagno Perez, Norris aveva tenuto la terza posizione su Sainz, poi Alonso Piastri Hamilton Leclerc e Russell. Hulkenberg, decimo, era risalito di due posizioni così come Bottas, 11esimo. Tsunoda invece, aveva perso due posizioni, da decimo a 12esimo.

Ai box i 18 "superstiti" che sono scesi dalle loro monoposto in attesa che vengano ripristinate le gomme di protezione

La Racing Bulls di Ricciardo e la Williams di Albon stanno per essere spostate fuori dal circuito

Ricciardo non vede Albon al suo fianco, si sposta leggermente verso destra e viene centrato dalla Williams. Senza controllo, le due monoposto finiscono contro le protezioni.

Ma c'è un incidente nelle retrovie, alla seconda curva, che coinvolge Albon e ricciardo, infiliatisi nelle gomme di protezione. Gara sospesa, bandiera rossa. Piloti senza problemi escono dalle vetture

Partenza regolare per Verstappen e Perez davanti seguiti da Norris e Sainz

Inizia il giro di riscaldamento, tribune completamente gremite

Con le gomme medie partono i primi quattro dello schieramento, ovvero Verstappen, Perez, Norris, Sainz. Poi, stessa scelta per Piastri Hamilton Leclerc Russell Tsunoda Ricciardo Magnussen e Zhou. Con le soft, Alonso, quinto in griglia, e Hulkenberg Bottas Albon Ocon Stroll Gasly e Sargeant

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