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6 Gen [17:19]

IL CASO - Perché l'ALPS
ha fermato il campionato 2016

Massimo Costa

Per il 2016 gli organizzatori del campionato Renault ALPS avevano stilato un calendario di alta qualità, con abbinamenti importanti con la GTSport che avrebbe permesso di abbinarsi alla Euroformula Open e al GT Open, ma anche alla Formula 3.5 V8. E con la conferma del tracciato cittadino di Pau, una tappa importante per la formazione dei piloti, e per di più affiancando il FIA F.3. C'erano quindi grandi propositi per la categoria della Fast Lane che offriva una dimensione decisamente internazionale alla propria categoria. Ma non è bastato.

Il rischio era avere una decina di iscritti
Tra novembre e dicembre ci si è accorti che i team incontravano grande difficoltà nel convincere i piloti a correre nella Renault ALPS e alla chiusura del 2015 solo JD Motorsport, Cram e TS Corse avevano garantito la loro presenza. C'era ancora tempo per verificare il lavoro di ricerca piloti di team come BVM e GSK, e magari coinvolgere altre realtà, leggi Avenir by ARTA. Ma, dopo anche il ritiro di Koiranen, e aver constatato che Tech 1 e Fortec hanno dirottato i loro interessi verso il campionato Renault NEC, Fast Lane ha fatto i conti e il rischio era quello di ritrovarsi una decina di monoposto iscritte. E a quel punto è arrivata la decisione di fermare il campionato ALPS.

Piloti preferiscono il NEC
Ma perché i piloti, e chi li gestisce (team compresi), hanno deciso di rivolgersi al NEC proprio nell'anno in cui l'ALPS ha stilato un calendario, come detto sopra, di qualità? A "turbarli" sembra siano state le ultime due tappe ALPS di Montmelò e Jerez che si dovevano svolgere dopo la fine della Eurocup Renault, quindi sarebbe stato ritenuto un impegno ormai inutile. Altro appunto, che la prova di Monza dell'ALPS era in calendario dopo quella dell'Eurocup e dunque non c'era la possibilità di conoscere prima il tracciato italiano. Discorsi comunque fini a se stessi perché l'appuntamento di Spa dell'ALPS si sarebbe svolto prima della Eurocup sul medesimo tracciato, per non parlare di Pau, appena prima di Monte-Carlo, che regalava la chance di conoscere le problematiche di un circuito cittadino che poi, chi proseguirà la carriera, dovrà affrontare nel FIA F.3.

Non riconosciuto il buon lavoro di Fast Lane
Sembra dunque incredibile, ma dopo che per anni Fast Lane si è sentita reclamare da team e piloti che i weekend legati al Gruppo Peroni proponevano un paddock poco esaltante, ora che l'ALPS ha avuto la forza di legarsi alla GTSport (che, ripetiamo, con l'aggiunta della 3.5 V8 presenterà uno dei paddock più importanti nel panorama delle corse europee) e con Peroni sarebbe rimasta legata per un solo appuntamento a Imola, è comunque stata criticata e snobbata. A dimostrazione che la logica, il buon lavoro, spesso si scontra con ragionamenti per lo più incomprensibili. Come questo altro aspetto: gli ultimi due campioni della Eurocup Renault, Nyck De Vries e Jack Aitken, hanno vinto anche l'ALPS a conferma della bontà della serie. Ma evidentemente anche questo non conta più.

La poca lungimiranza di Renault
È però tutto il mondo Renault 2.0 a soffrire. La Eurocup conterà una ventina di monoposto a essere ottimisti. Cosa sta accadendo dunque? Appare ormai evidente che nonostante la grande qualità della monoposto Tatuus con motore da 210 cavalli, che permette ai piloti di salire di categoria (FIA F.3 o 3.5) senza problemi ed essere fin da subito vincenti come racconta la storia del motorsport, viene preferita la F.4 da 160 cavalli su scala nazionale, a differenza dei campionati targati Renault che solcano le piste europee. E qui entra in gioco non tanto la moda del momento, ma il peso della FIA che i dirigenti della Casa francese, dispiace dirlo, con poca lungimiranza hanno clamorosamente sottovalutato.

Il no alla F.4 di Renault, il fallimento della 1.6
Quando tre anni orsono la FIA aveva deciso con Gerhard Berger di provare a lanciare la nuova categoria F.4, Renault è stata la prima ad essere contattata, proprio per la notorietà acquisita nell'ambito delle serie propedeutiche, per tentare di sviluppare assieme un propulsore per la serie. Niente di più logico per Berger che legarsi a Renault per promuovere il primo step delle formule, con la 2.0 che poi per i piloti poteva essere il passaggio successivo prima dell'approdo nella F.3 europea. Ma la risposta di Renault Sport Technologies è stata quasi sprezzante pensando di avere in casa la formula vincente, ovvero la 1.6. Che invece si è rapidamente rivelata un flop clamoroso.

Mai dichiarare guerra alla FIA...
Fare sgarbi alla FIA, voler dichiarare guerra alla Federazione Internazionale dopo che lei stessa aveva teso la mano a Renault, è stato un macrospico errore di presunzione. Tipicamente francese verrebbe da dire... La FIA ha proseguito il suo cammino lanciando la F.4 Italia nel 2014 e poi nel resto dei Paesi, Germania e Gran Bretagna, zona Nord Est Europa, Giappone. Renault non ha fatto nulla per contrastare l'avvento di tali campionati, non ha mosso un dito per proteggere la sua migliore creatura, la 2.0 litri. E quando la FIA ha deciso di creare una Super Licenza a punti, ecco che la prima a essere penalizzata è stata proprio Renault. Che poi ha protestato, il sistema punti è stato (leggermente) rivisto, ma ormai il danno, e che danno, era stato maliziosamente fatto.

Renault pensa al 2018, ma sarà troppo tardi
I campionati di F.4 si sono rivelati un successo, contrariamente a quanto pensava qualcuno di Renault Sport Technologies, e benché ciò fosse evidente e alla luce del sole, si è continuato a non fare nulla per proteggere la 2.0 litri, i campionati ALPS e NEC che sono entrati in sofferenza nel 2015. E così, mentre la F.4 inglese procede spedita per il 2016, la F.4 tedesca conta ben cinquanta iscritti, e i piloti di queste serie con già una stagione di esperienza hanno deciso di affrontare un secondo anno non salendo in F.Renault 2.0 come si pensava, da Parigi è arrivato il progetto per il 2018 di un nuovo motore e probabilmente di una nuova generazione di vetture. Sì, avete letto bene, per il 2018! Troppo tardi, decisamente, anche perché nonostante la concessione di Renault alla FIA di far morire il fiore all'occhiello della serie 3.5 per non contrastare la nascente F.2, dalla Federazione sembra non si siano impressionati più di tanto. E allo studio vi è la creazione di una categoria che si pone come via di mezzo tra la F.4 e la F.3. Ovvero, una serie che metterebbe definitivamente in un cassetto il mondo Renault 2.0. A meno che, a Parigi qualcuno non si svegli per tempo e proponga di unirsi alla FIA per partecipare alla creazione di questa nuova formula di mezzo.

Renault vuole essere la Renault di sempre?
Ma la domanda che sorge spontanea è: c'è ancora l'intenzione di Renault di proseguire sulla via maestra tracciata tanti anni fa e che coinvolge la formazione dei giovani, e che l'ha sempre distinta nella storia delle corse? Dopo lo spreco economico che si è reso necessario per il lancio del costoso Trofeo RS01 in un momento di grave recessione, campionato che nel 2015 è stato un chiaro flop, Renault che ora si appresta ad investire decine e decine di milioni di euro in F.1, ha la forza per concentrarsi sullo sviluppo degli altri programmi?

6 Gen [12:11]

CLAMOROSO
La Renault ALPS chiude

La F.Renault ALPS si ferma. Il colpo di scena è arrivato nel giorno della Befana come un fulmine a ciel sereno. Ecco il comunicato rilasciato dagli organizzatori della Fast Lane:

"Creatività ed entusiasmo, oltre ad una riconosciuta professionalità, hanno da sempre caratterizzato l’attività della Fast Lane Promotion. Elementi che, pur continuando ad animare le scelte del promotore italiano, non sono sufficienti ad impedire di fermare quest’anno il programma sportivo della Formula Renault 2.0 ALPS. Nel 2016 la Fast Lane Promotion concentrerà pertanto il proprio “know-how” e tutte le sue risorse nella Clio Cup Italia, con il supporto di Renault Sport Technologies e di Renault Italia".

"Dopo 15 anni ininterrotti di successi, la categoria 2 litri della Fast Lane Promotion si prende una pausa, in attesa di condizioni maggiormente favorevoli al prosieguo di un campionato che, nel corso della sua storia, ha sfornato numerosi ed indiscussi talenti. Un ringraziamento particolare va a tutti i partner che in questi 15 anni hanno contribuito al successo del campionato che ha dato l’opportunità a tanti giovani piloti di raggiungere il traguardo della Formula 1; da Felipe Massa (vincitore della prima edizione della Formula Renault 2.0 Italia e della serie Eurocup) a Pastor Maldonado e Kamui Kobayashi, che hanno scritto anche loro il proprio nome nell’albo d’oro della categoria, proseguendo con Robert Kubica, fino a Daniil Kvyat, il quale nel 2012 ha conquistato il titolo della Formula Renault 2.0 ALPS".

2 Dic [12:43]

JD Motorsport conferma la presenza

Il team JD Motorsport ha confermato il proprio impegno nella Formula Renault 2.0 ALPS 2016, in cui sarà presente almeno con due monoposto, puntando a schierare anche una terza vettura. Dopo due stagioni complete, la squadra di Vespolate (che ha fatto ufficialmente il proprio ingresso nella categoria nel 2013) si accinge pertanto a proseguire una sfida che negli ultimi due anni l’ha vista conquistare il terzo posto nella classifica piloti prima con il giovane russo Matevos Isaakyan e nel 2015 con il brasiliano Thiago Vivacqua, entrambi fino all’ultimo in lotta per il titolo assoluto.

Nell’ottica della prossima stagione, la JD Motorsport ha già preso parte a diverse sessioni di test che completerà all’inizio della prossima settimana, sul circuito spagnolo di Barcellona, per poi prendersi una breve pausa e ritornare in pista nei primi mesi del 2016. Ancora da annunciare i nomi dei piloti che correranno il prossimo anno con la squadra di Roberto Cavallari e che verranno definiti proprio in questi giorni. In particolare, i test fino ad ora sostenuti hanno visto scendere in pista James Allen e Alexey Korneev.

«Siamo felici di continuare il nostro impegno nella Formula Renault 2.0 ALPS, dando così un giusto seguito alla collaborazione con la Fast Lane Promotion. - ha commentato Cavallari - La nostra scelta è ricaduta ancora su questa categoria, considerando anche l’ormai consolidata organizzazione del campionato e la validità del calendario internazionale proposto per il prossimo anno».

24 Ott [12:34]

Finale di campionato 2016 a Jerez

Continua a prendere forma il calendario 2016 della Formula Renault 2.0 ALPS, che si articolerà sempre su sette appuntamenti internazionali, da disputarsi su alcuni dei circuiti più interessanti del panorama europeo. Per il prossimo anno, la serie della Fast Lane Promotion ha ulteriormente rafforzato, in termini di sinergie, la propria partnership con la GT Sport Organizacion, dal momento che sono saliti a quattro gli eventi che si svolgeranno negli stessi weekend dei campionati facenti capo all’organizzatore spagnolo. Con una novità assoluta rispetto alla prima versione del calendario stesso: anche nel 2016 la Formula Renault 2.0 ALPS si concluderà infatti sul circuito di Jerez de la Frontera, che quest’anno ha assegnato il titolo a Jack Aitken nell’ultima gara dell’ultimo appuntamento.

Il via pertanto da Imola, che viene anticipato di una settimana rispetto alla data comunicata inizialmente, andandosi a collocare nel weekend del 2 e 3 aprile. A seguire, confermata sia la tappa che si svolgerà sul circuito cittadino francese di Pau (21-22 maggio), quanto quella in programma sull’affascinante tracciato belga di Spa (11-12 giugno). Gli altri quattro round, come si diceva, si disputeranno nell’ambito dei prestigiosi weekend della GT Sport Organizacion. Da definire la pista dove si andrà a correre il 10 e 11 settembre, che sarà comunque anche essa un circuito di Formula 1. A seguire Monza (1-2 ottobre), Barcellona (29-30 ottobre) e appunto Jerez (5-6 novembre).

Il calendario

3 aprile - Imola (Gruppo Peroni)
22 maggio - Pau (FIA F.3)
12 giugno - Spa (Euro Race)
11 settembre - Spielberg ?? (GT Sport)
2 ottobre - Monza (GT Sport)
30 ottobre - Montmelò (GT Sport)
6 novembre - Jerez (GT Sport)

11 Ott [18:09]

Jerez, gara 2
Aitken campione, vittoria di Barnicoat

Un finale entusiasmante, incerto fino all’ultimo, quello che ha assegnato il titolo 2015 della Formula Renault 2.0 ALPS all’anglo-coreano Jack Aitken. Il pilota del team Koiranen GP, che alla vigilia del settimo e conclusivo appuntamento di Jerez de la Frontera aveva 12 punti in meno rispetto al suo compagno di squadra Jake Hughes, è riuscito in un’impresa tutt’altro che scontata. Secondo in gara 1 dietro ad Anthoine Hubert (Tech 1 Racing), Aitken è stato autore in gaa 2 di una condotta perfetta che lo ha portato a risalire terzo dalla decima posizione di partenza a cui era stato relegato dopo una qualifica caotica, condizionata da due bandiere rosse.

Il giovane britannico, 20 anni, ha così concluso ancora una volta sul podio totalizzando 242 punti. Sul gradino più alto Ben Barnicoat, il quale ha riportato in alto i colori del team Fortec, con Hubert questa volta secondo. Per quanto riguarda il suo contendente al titolo Hughes (che a Jerez era arrivato da leader del campionato), una gara difficile condizionata totalmente dalla posizione di partenza, la diciannovesima. Con grinta, Hughes è risalito fino al nono posto, ma non è bastato per contrastare Aitken, terminando con 237 punti.

Dalla prima pole della sua carriera alla penalizzazione di 10” per avere anticipato la partenza: un susseguirsi di emozioni per Martin Kodric, compagno di squadra dello stesso Barnicoat, che ha così concluso quarto. Peggio sono andate le cose a Matevos Isaakyan. Il russo è stato infatti protagonista di un testacoda che ha di fatto consegnato il terzo posto in campionato all’altro pilota della JD Motorsport, Thiago Vivacqua, sesto al traguardo alle spalle del belga Max Defourny, al suo rientro nella serie con un’altra monoposto della Koiranen GP.

Domenica 11 ottobre 2015, gara 2

1 - Ben Barnicoat - Fortec - 16 giri 27'31"532
2 - Anthoine Hubert - Tech 1 - 3"591
3 - Jack Aitken - Koiranen - 4"267
4 - Martin Kodric - Fortec - 9"017
5 - Max Defourny - Koiranen - 9"831
6 - Thiago Vivacqua - JD Motorsport - 12"578
7 - Simon Gachet - Tech 1 - 13"000
8 - Jehan Daruvala - Fortec - 19"143
9 - Jake Hughes - Koiranen - 19"819
10 - Nikita Troitskiy - GSK - 25"379
11 - Alexey Korneev - JD Motorsport - 25"747
12 - Matevos Isaakyan - JD Motorsport - 26"548
13 - James Allen - ARTA - 27"212
14 - Hugo De Sadeleer - Tech 1 - 27"496
15 - Stefan Riener - Fortec - 27"758
16 - Danylo Pronenko - BVM - 33"354
17 - Travis Jordan Fischer - Cram - 38"799
18 - Riccardo Cazzaniga - GSK - 39"602
19 - Bruno Baptista - Koiranen - 41"856
20 - Daniele Cazzaniga - GSK - 44"238
21 - Matteo Ferrer - Cram - 47"406
22 - Amaury Richard - ARTA - 1 giro

Giro più veloce: Ben Barnicoat 1'41"882

Ritirato
6° giro - Vasily Romanov

11 Ott [12:00]

Jerez, qualifica 2: Kodric in pole

Prima pole di Martin Kodric nella F.Renault ALPS. Il croato del team Fortec si è imposto nella seconda qualifica a Jerez, l'ultima della stagione 2015. Con il tempo di 1'52"191, Kodric ha battuto nettamente Matevos Isaakyan della JD Motorsport, 561 millesimi il divario. Seconda fila per Ben Barnicoat e il vincitore di gara 1 Anthoine Hubert. E i due contendenti per il titolo dove sono? Incredibile, ma vero, i due inglesi del team Koiranen sono apparsi in grande difficoltà: Jack Aitken è risultato decimo mentre Jake Hughes ha concluso addirittura diciannovesimo, "fregato" da una rossa uscita nel finale per contatto tra Fischer e Pronenko. Hughes guida la classifica con 222 punti mentre Aitken ne conta 217. Tutto potrà accadere.

Lo schieramento di partenza di gara 2

1. fila
Martin Kodric - Fortec - 1'52"191
Matevos Isaakyan - JD Motorsport - 1'52"752
2. fila
Ben Barnicoat - Fortec - 1'52"945
Anthoine Hubert - Tech 1 - 1'53"095
3. fila
Max Defourny - Koiranen - 1'53"151
Thiago Vivacqua - JD Motorsport - 1'53"193
4. fila
Simon Gachet - Tech 1 - 1'54"164
Alexey Korneev - JD Motorsport - 1'54"390
5. fila
Nikita Troitskiy - GSK - 1'54"502
Jack Aitken - Koiranen - 1'54"514
6. fila
Amaury Richard - ARTA - 1'54"535
James Allen - ARTA - 1'54"602
7. fila
Hugo De Sadeleer - Tech 1 - 1'54"694
Jehan Daruvala - Fortec - 1'54"864
8. fila
Matteo Ferrer - Cram - 1'54"931
Danylo Pronenko - BVM - 1'55"231
9. fila
Bruno Baptista - Koiranen - 1'55"357
Daniele Cazzaniga - GSK - 1'55"522
10. fila
Jake Hughes - Koiranen - 1'55"695
Vasily Romanov - Cram - 1'56"632
11. fila
Riccardo Cazzaniga - GSK - 1'57"022
Travis Jordan Fischer - Cram - 1'57"513
12. fila
Stefan Riener - Fortec - no time

10 Ott [18:14]

Jerez, gara 1: vince Hubert
Finale senza respiro per il titolo

Sarà l’ultima gara del conclusivo appuntamento di Jerez de la Frontera ad assegnare il titolo della Formula Renault 2.0 ALPS. La lotta in famiglia tra Jake Hughes e Jack Aitken, compagni di squadra della Koiranen GP (già vincitrice del titolo Team), proclamerà domani il campione 2015, con sole cinque lunghezze di distacco tra i due ed un massimo di 25 punti in palio. Un epilogo davvero emozionante, quello che ha riservato il campionato della Fast Lane Promotion, che in gara 1 ha visto matematicamente uscire Matevos Isaakyan, Stefan Riener e Thiago Vivacqua da quella che inizialmente era una volata finale a cinque.

Ma a mettersi in evidenza è stato soprattutto Anthoine Hubert. Il transalpino della Tech 1, presente in Spagna come “wild card”, ha prima conquistato la pole nel primo turno di qualifica; poi ha messo a segno un successo meritato, dopo avere dominato per tutti i 16 giri completati. Alle sue spalle ha chiuso proprio Aitken, che ha rosicchiato appunto qualche punticino a Hughes, quarto al traguardo alle spalle di Ben Barnicoat, che ha portato la bandiera della Fortec sul gradino più basso del podio.

Fuori dai giochi, come si diceva, gli altri tre contendenti alla corona; cominciando da Isaakyan, che arrivava a questo round finale terzo in campionato. Il pilota della JD Motorsport nella sessione cronometrata del mattino è scivolato 13°, dopo essere stato fortemente penalizzato nel suo giro buono dalla bandiera rossa. Al via il russo ha subito rimontato tre posizioni, ma nel corso della seconda tornata è stato protagonista di un contatto con lo svizzero Hugo De Sadeleer che ne ha decretato il ritiro e in gara 2 pagherà inoltre quattro posizioni sulla griglia.

Il suo compagno di squadra Vivacqua ha invece concluso ottavo, mentre Riener è rimasto fuori dalla top-10, pur risalendo adesso terzo nella classifica. Riflettori puntati viceversa sull’altro russo Vasily Romanov (Cram), reduce dalla sua prima vittoria messa a segno a Monza a inizio luglio e autore di una condotta perfetta con cui ha agguantato un lusinghiero quinto posto tenendo dietro l’indiano Jehan Daruvala ed il croato Martin Kodric, entrambi al loro rientro nel campionato sempre con i colori della Fortec Motorsports.

Sabato 10 ottobre 2015, gara 1

1 - Anthoine Hubert - Tech 1 - 16 giri 27'23"918
2 - Jack Aitken - Koiranen - 0"972
3 - Ben Barnicoat - Fortec - 3"932
4 - Jake Hughes - Koiranen - 14"137
5 - Vasily Romanov - Cram - 18"387
6 - Jehan Daruvala - Fortec - 18"885
7 - Martin Kodric - Fortec - 19"111
8 - Thiago Vivacqua - JD Motorsport - 23"121
9 - Simon Gachet - Tech 1 - 23"554
10 - Max Defourny - Koiranen - 24"066
11 - Stefan Riener - Fortec - 24"481
12 - Matteo Ferrer - Cram - 28"815
13 - James Allen - ARTA - 34"162
14 - Alexey Korneev - JD Motorsport - 34"687
15 - Amaury Richard - ARTA - 36"076
16 - Travis Jordan Fischer - Cram - 39"654
17 - Danylo Pronenko - BVM - 40"467
18 - Nikita Troitskiy - GSK - 42"601
19 - Bruno Baptista - Koiranen - 1'09"713
20 - Riccardo Cazzaniga - GSK - 2 giri

Giro più veloce: Anthoine Hubert 1'41"873

Ritirati
9° giro - Daniele Cazzaniga
1° giro - Matevos Isaakyan
1° giro - Hugo De Sadeleer

Il campionato

1.Hughes 222; 2.Aitken 217; 3.Riener 183; 4.Isaakyan 181; 5.Vivacqua 179.

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