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12 Apr [12:38]

CLAMOROSO - Alonso alla 500 Miglia
con il supporto McLaren-Honda-Andretti

Massimo Costa - Photo 4

Era un tranquillo mercoledì mattina questo soleggiato e caldo 12 aprile, finché non è stato "scosso" dalla notizia incredibile che Fernando Alonso in collaborazione con la McLaren, la Honda e il team Andretti parteciperà alla prossima 500 Miglia di Indianapolis. Inizialmente pareva una notizia classica del 1° aprile, ma... appunto siamo al 12 aprile. Tutto vero dunque, con la conferma della stessa McLaren, della Honda e del team Andretti.

Fernando salta il GP di Monaco, Button al suo posto?
Alonso, per partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis del 28 maggio valevole quale sesta prova per il campionato Indycar, dovrà però saltare uno dei Gran Premi più prestigiosi del Mondiale F.1, quello di Monte-Carlo. La McLaren dovrà quindi trovare un sostituto e il nome che gira è quello di Jenson Button, ritiratosi lo scorso anno, ma rimasto legato al binomio McLaren e Honda. E profondo conoscitore del tracciato monegasco, non certo uno dei più facili da affrontare per un eventuale debuttante. Quello del Principato di Monaco sarà l'unico Gran Premio che Alonso salterà nel corso della stagione 2017 e non parteciperà ad altre gare della Indycar.

Il ritorno della McLaren a Indianapolis
La novità non è soltanto la presenza di Alonso nel catino dell'Indiana, ma anche quella della McLaren. La squadra di Zak Brown allestirà una monoposto Dallara motorizzata Honda che verrà gestita in pista dal team di Michael Andretti, ex pilota McLaren-Ford nel 1993, la sua unica stagione nel Mondiale F.1. Per la McLaren si tratta di un ritorno a Indianapolis dopo 38 anni. Nel 1972 Mark Donohue conquistò la 500 Miglia per il team Penske che adottava telaio McLaren, mentre nel 1974 e 1976 il team McLaren vinse la 500 Miglia con Johnny Rutherford.

Lo spagnolo dovrà affrontare il rookie test
Alonso sarà un rookie per la Indycar e dovrà sostenere il tradizionale esame che tutti i piloti devono affrontare quando debuttano su un tracciato ovale. Tra l'altro, un super speedway. L'avvicinamento alla 500 Miglia di Indianapolis fino a qualche anno fa coinvolgeva tutto il mese di maggio, con una lunga serie di prove. Ora il programma è stato ridotto nel periodo, ma è comunque intenso.

Da lunedì 15 maggio sempre sul catino
Si comincerà lunedì 15 maggio, dalle 12 alle 18 orario locale, con la prima sessione libera. Il 14 maggio Alonso disputerà il Gran Premio di Spagna davanti al suo pubblico, poi si dovrà imbarcare velocemente per gli Stati Uniti. Altre sessioni di prove sono previste il 16-17-18 maggio sempre dalle 12 alle 18. Il giorno 19, dopo un'altra sessione libera, alle 18.15 si terrà il sorteggio per la qualifica che è in programma sabato 20 dalle 12 alle 18 dopo un'ora di libera dalle 11 alle 12. Domenica 21, secondo turno di qualifica dalle 12 alle 18 poi lunedì 22 altre 6 ore di prove libere dalle 12 alle 18. A seguire, tre giorni di riposo, poi altro turno libero il venerdì 26 maggio alle ore 11, prima della gara Indy Lights. Sabato 27 è dedicato agli autografi e agli incontri con sponsor e pubblico. Infine, domenica 28 il gran giorno della 500 Miglia, 200 giri con inizio alle 12.20.

Alonso come Mansell, Andretti, Clark e Hill
Alonso, due volte campione del mondo F.1, con questa decisione entra sicuramente nella storia del motorsport correndo la 500 Miglia mentre è impegnato nel Mondiale F.1. Prima di lui, nei tempi recenti, Nigel Mansell nel 1994 tornò in F.1 per qualche Gran Premio mentre era impegnato stabilmente nella Indycar dal 1993 dopo il Mondiale F.1 vinto nel 1992. In quella stagione corse la 500 Miglia. Nel 1997 anche il nostro Vincenzo Sospiri fu al via della 500 Miglia di Indianapolis dopo aver tentato senza successo la qualifica in F.1 in Australia con la Lola, che subito fermò il progetto F.1 lasciando a piedi il pilota italiano. Prima ancora, nel 1984, Teo Fabi si alternò tra F.1 e Indycar, 500 Miglia compresa.

Prima ancora, Mario Andretti attraversò più volte l'Atlantico da pilota di F.1 per essere al via della corsa americana più famosa: ne abbiamo contate 14 tra il 1968 e il 1983. Anche nell'anno in cui si laureò campione del mondo F.1, il 1978, riuscì a disputare la 500 Miglia piazzandosi 12esimo. Jim Clark nel 1963 fu campione del mondo F.1 e qualche mese prima si piazzò secondo nella 500 Miglia che poi vinse nel 1965 quando si laureò nuovamente iridato F.1. Clark a Indy corse anche nel 1964 (pole, ma sfortunato in gara) e nel 1966 (secondo). Tre volte a Indy (1966-1967-1968), mentre era in F.1, Graham Hill che fece sua la 500 Miglia nel 1966 e poi divenne campione del mondo F.1 nel 1968 per la seconda volta. Hill vinse anche la 24 Ore di Le Mans del 1972.

Altri piloti iridati che hanno corso la 500 Miglia, ma non contemporaneamente all'impegno in F.1, sono stati Nelson Piquet ed Emerson Fittipaldi. Piquet ci provò nel 1992, ma nel corso delle prove ebbe un grave incidente che gli fratturò le gambe. Il recupero fu lento, ma l'anno seguente Piquet ci riprovò ritirandosi in gara per rottura del motore. Fittipaldi di Indy 500 ne ha fatte ben undici tra il 1984 e il 1995 vincendola due volte: nel 1989 e nel 1993, quest'ultima a 47 anni.