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16 Ago [22:47]

Earnhardt illeso dal crash del jet privato
In NASCAR una lunga lista di incidenti

Marco Cortesi

Dale Earnhardt Jr è scampato ad un incidente aereo in Kansas: il Cessna Citation privato su cui volava come passeggero insieme a moglie, figlia e cagnolino è uscito di pista prendendo successivamente fuoco. L'ex pilota (ora commentatore), e la sua famiglia sono riusciti a uscire dal velivolo, e  dimessi subito dall'ospedale senza danni, a parte lievi ferite, tagli e abrasioni. A Earnhardt è stato dato un weekend di pausa dal lavoro con la NBC.



La NASCAR si interroga sulla propria mobilità
Il fatto che l'incidente abbia coinvolto il volto di gran lunga più familiare del mondo NASCAR ha fatto riflettere. Quasi tutti i team e piloti della serie si affidano pesantemente ai jet privati, che vengono usati non solo per movimentare i nomi "top", ma anche in certi casi membri dello staff e componenti. E gli incidenti in passato non sono mancati. Quello più drammatico costò la vita al fratello e al figlio di Rick Hendrick e altre otto persone nel 2004, ma anche lo stesso patron della scuderia sfuggì insieme alla moglie ad un incidente pochi anni dopo, nel 2011.

Alan Kulwicki, campione scomparso troppo presto
Un altro celebre caso fu quello di Alan Kulwicki, campione Cup 1992 che non poté difendere il suo titolo, rimanendo vittima di un incidente aereo il 1° aprile 1993. Fu tragicamente seguito nello stesso destino tre mesi dopo da Davey Allison, precipitato con il suo elicottero nell'ovale di Talladega. Jack Roush è sopravvissuto addirittura a due incidenti, uno con un ultraleggero e uno col proprio jet, entrambi pilotati personalmente. Il team Roush Fenway è stato uno dei più... supportati dal volo privato, anche per via della passione del titolare: ha avuto addirittura a disposizione, oltre a dei piccoli velivoli, ben due Boeing 727.

Chase Elliott tra i giovani piloti... piloti!
Tra i piloti noti per la loro passione per il pilotaggio c'è il giovanissimo Chase Elliott, mentre il suo rivale Kyle Larson ha più volte spiegato di sentirsi più tranquillo con gli aerei di linea. Anche in seguito a questo incidente, sono molti ad interrogarsi sull'utilità di un modello di trasporto di questo genere. In Europa, si ricorda il caso di David Coulthard, scampato ad un grave incidente a Lione nel 2000, in cui persero la vita i piloti. Mentre madre di tutti gli incidenti aerei rimane il disastro che vide vittime i piloti di F1 Graham Hill (che comandava l'aereo), Tony Brise e i componenti del team Embassy nel novembre del 1975 di ritorno da un test a Le Castellet.