formula 1

Shanghai - Libere
Stroll guida la classifica

La Formula 1 è tornata in Cina. Sul bel circuito di Shanghai, che ha ospitato il Mondiale per 16 edizioni consecutive dal 200...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 6° turno
Fornaroli e Trident chiudono al comando

Massimo Costa - Dutch Photo La sessone finale dei test collettivi della Formula 3 a Montmelò si è conclusa con due piloti del...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – Shakedown
Ogier batte Evans nel duello Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally torna in Europa, più precisamente sulle strade asfaltate della Croazia. I protagonisti de...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 5° turno
Boya ancora leader, doppietta Campos

Mari Boya si ripete e finisce al comando il quinto turno del terzo e ultimo giorno di test della Formula 3 a Montmelò. Per la...

Leggi »
formula 1

Due giorni con la Mercedes F1
Il debutto di Antonelli a Spielberg

E venne il gran giorno di Andrea Kimi Antonelli. Il bolognese, martedì e mercoledì ha saggiato per la prima volta una monopos...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 4° turno
Goethe per la doppietta Campos

Una giornata all'insegna del team Campos. Sul circuito spagnolo, il team di Valencia ha travolto tutti nella seconda...

Leggi »
28 Gen [8:36]

Ecco la Mercedes W05 di Hamilton e Rosberg

Filippo Zanier

Muso basso, pance compattissime e posteriore molto rastremato. Sono queste le prime cose che saltano all'occhio della Mercedes W05, la vettura con cui Lewis Hamilton e Nico Rosberg daranno l'assalto al titolo iridato 2015 della F.1. Prima delle monoposto presentate questa mattina a Jerez, la stella d'argento presenta più di un particolare che merita di essere sottolineato. Come anticipato dalla foto anteprima mostrata ieri dalla Casa di Stoccarda, anche la Mercedes ha scelto il muso basso per la propria monoposto 2014 in un avantreno che, sospensione push-rod a parte, condivide molto con quello della Ferrari.

Il "naso" della W05 è infatti allargato e basso, anche se non scende a sfiorare l'alettone anteriore come avviene invece sulla F14 T. La soluzione Mercedes lascia più spazio tra il musetto e i supporti dell'ala, una scelta che permette alla monoposto tedesca di sfruttare meglio il sottoscocca scavato con lo scalino già visto su Ferrari, Force India e Sauber: verso di esso, infatti, arriva così un maggiore flusso di aria, indirizzato poi da deviatori provvisti di evidenti soffiature.

La sospensione push-rod presenta bracci leggermente inclinati che favoriscono il passaggio dei flussi al di sotto, ma siamo ben lontani dall'efficacia raggiunta dagli uomini di Maranello in quella zona; interessanti comunque le soluzioni scelte: nella parte superiore il braccetto dello sterzo si attacca al braccio più avanzato del triangolo superiore a formare un vero e proprio profilo alare, mentre il triangolo inferiore ha i due lati particolarmente ravvicinati e uniti da un ponte centrale, a tutto vantaggio dell'aerodinamica.

Stupisce, invece, la dimensione davvero ridotta delle prese d'aria, soprattutto se confrontata a quanto visto sulle altre vetture a motore Mercedes, cioè McLaren e Williams. Evidentemente poter guidare lo sviluppo della Power Unit con un potere di indirizzo molto diverso da quello dei team "clienti" ha fatto la differenza per il team di Brackley, che sembra aver raggiunto risultati di integrazione decisamente superiori a tutto vantaggio della resistenza all'avanzamento.

La dimensione contenuta delle prese d'aria ha permesso di scavare profondamente le pance che stupiscono per compattezza anche nella zona delle fiancate: il "marciapiede" rimane infatti vistoso anche all'altezza del centro-vettura, sottolineando l'ottimo lavoro fatto dagli uomini Mercedes nella collocazione di tutti i sistemi ausiliari necessari al funzionamento del V6.

Meno trascendentale il retrotreno, dove si fanno notare una zona "Coca Cola" molto stretta, l'onnipresente sospensione pull-rod e l'ala con doppio supporto centrale, con lo scarico piazzato nel mezzo. Manca nelle immagini di presentazione il monkey seat, ma c'è da giurare che sarà aggiunto presto alla vettura che scenderà in pista. Sembra nel complesso grande il lavoro eseguito dalla Mercedes per contenere al massimo il drag generato dalla monoposto, una necessità inderogabile in una F.1 2014 che sarà dominata dalla questione consumi.