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9 Set [16:05]

Hamilton torna in corsa per il mondiale

Dall'inviato Massimo Costa

Un dominio... a metà. La McLaren poteva trionfare nella tana della Ferrari, ma anziché una meritata doppietta, fotocopia della qualifica, ha festeggiato "solo" la vittoria di un imbattibile Lewis Hamilton. Storcendo, però, il labbro per il ritiro di Jenson Button che dopo una infelice partenza, superato da Felipe Massa, si era ripreso il secondo posto ai danni proprio del brasiliano, come al solito in crisi di gomme prima del previsto. Un problema banale quello di Button, un condottino della benzina staccatosi, più o meno simile a quel dado della barra antirollio della F2010 di Fernando Alonso allentatosi e che ha costretto lo spagnolo, in qualifica, a piazzarsi appena decimo. Cosette da pochi euro, come si suol dire.

Hamilton ritorna dunque in piena corsa per la conquista del mondiale mentre l'amico e compagno Button, dopo la gran gara di Spa, sperava di recuperare punti che gli permettessero di risalire ulteriormente in classifica e invece rimane ancorato al sesto posto con 101 punti. Contro i 179 di Alonso e i 142 di Hamilton. Alonso invece ha rimediato molto bene a una situazione che pareva complicata. Nei primi giri ha rimontato con grinta e attenzione, Massa gli ha poi ceduto il terzo posto, divenuto il secondo col Ko di Button. Ma a rovinare, in parte, i piani Ferrari ci ha pensato Sergio Perez.

Il messicano della Sauber, come già fece a inizio stagione a Sepang, ha "giocato" bene la carta delle gomme dure utilizzate al via, a differenza di tutti i big, partiti con le morbide. Perez ha spinto forte per tutto il GP, ha ritardato il cambio pneumatici, poi con le soft si è lanciato all'inseguimento del podio. Di slancio ha superato le due Ferrari e buon per Hamilton che si era costruito un buon margine di vantaggio altrimenti... Bravo Perez, bravi gli uomini Sauber e quel James Key, ora alla Toro Rosso, che ha progettato quel gioiellino che è la C31, spesso efficace quando i suoi piloti, spesso un po' lunatici, azzeccano la giornata giusta.

Hamilton, Perez Alonso, poi Massa. Partito come un missile sembrava voler obbedire all'ordine di Luca Montezemolo: vincere. Bruciato Button, ha provato ad attaccare subito Hamilton, ma l'inglese non ha fatto una piega alla prima variante. Massa ha quindi ceduto, come detto, il secondo posto a Button, poi si è giustamente fatto da parte per lasciare passare Alonso e niente ha potuto contro Perez. Un buon quarto posto il suo in un weekend che è il suo migliore dell'anno per continuità e rendimento. Bravo e come al solito combattivo Kimi Raikkonen con una Lotus che però è parsa ancora inferiore rispetto a Ferrari e McLaren. Ma rimane il fatto, carta canta, che Raikkonen è ora incredibilmente terzo nella classifica generale del campionato.

È piaciuto Michael Schumacher, sesto e mai domo con la Mercedes, certamente più aggressivo di un Nico Rosberg che si è svegliato solamente nella seconda parte della corsa. Ma il fatto importante del Gran Premio italiano è il doppio ritiro delle Red Bull. Sebastian Vettel se la giocava bene con Alonso, sono arrivati anche a un quasi contatto quando il tedesco non ha concesso lo spazio adeguato, alla Grande Curva, alla Ferrari dello spagnolo che tentava il sorpasso all'esterno. Un momento caldo, con Alonso che si è trovato a fare il rallista quando era a fondo con l'acceleratore, in piena velocità.

Vettel è stato punito con un drive through. Giusto o non giusto? A quelle velocità bisogna prestare attenzione. Se si è detto che Romain Grosjean deve guardare gli specchietti quando si muove attraverso la pista, allora deve farlo anche Vettel il quale non ha, tra l'altro, lasciato lo spazio ad Alonso. La polemica comunque si è spenta perché Vettel si è ritirato per rottura dell'alternatore, come a Valencia. Peggio Mark Webber, in seria difficoltà nei primi giri, in affanno per tutto il GP, autore di un testacoda nel finale nel quale ha spiattellato le gomme. Di conseguenza, il ritiro a poche tornate dal traguardo. Lattine amarissime per gli uomini Red Bull...

Poco da dire per gli altri. La Force India non ha avuto il passo mostrato in qualifica con Paul Di Resta, Bruno Senna è stato bersagliato dai rivali, Pastor Maldonado pareva inebetito dopo le penalità rimediate a Spa, Daniel Ricciardo ha spinto forte, Jerome D'Ambrosio ha giocato male la sua unica carta offertagli dalla competitiva Lotus. Passi per la qualifica mediocre, ma in gara è rimasto laggiù, poco sopra quelle posizioni che occupava lo scorso anno con la Marussia. Se in F.1 non si stupisce, non si sfruttano le occasioni, difficile poi che ti richiamino...



Nella foto, Lewis Hamilton (Photo 4)

Domenica 9 settembre 2012, gara

1 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/27-Mercedes) - 53 giri 1.19'41"221
2 - Sergio Perez (Sauber C31-Ferrari) - 4"356
3 - Fernando Alonso (Ferrari F2012) - 20"594
4 - Felipe Massa (Ferrari F2012) - 29"667
5 - Kimi Raikkonen (Lotus E20-Renault) - 30"881
6 - Michael Schumacher (Mercedes MGP W03) - 31"259
7 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W03) - 33"550
8 - Paul Di Resta (Force India VJM05-Mercedes) - 41"057
9 - Kamui Kobayashi (Sauber C31-Ferrari) - 43"898
10 - Bruno Senna (Williams FW34-Renault) - 48"144
11 - Pastor Maldonado (Williams FW34-Renault) - 48"682
12 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR7-Ferrari) - 50"316
13 - Jerome D'Ambrosio (Lotus E20-Renault) - 1'15"861
14 - Heikki Kovalainen (Caterham CT01-Renault) - 1 giro
15 - Vitaly Petrov (Caterham CT01-Renault) - 1 giro
16 - Charles Pic (Marussia MR01-Cosworth) - 1 giro
17 - Timo Glock (Marussia MR01-Cosworth) - 1 giro
18 - Pedro De La Rosa (HRT F112-Cosworth) - 1 giro
19 - Narain Karthikeyan (HRT F112-Cosworth) - 1 giro

Giro più veloce: Nico Rosberg 1'27"239

Ritirati
51° giro - Mark Webber
50° giro - Nico Hulkenberg
47° giro - Sebastian Vettel
32° giro - Jenson Button
8° giro - Jean Eric Vergne

Il campionato piloti
1.Alonso 179; 2.Hamilton 142; 3.Raikkonen 141; 4.Vettel 140; 5.Webber 132; 6.Button 101; 7.Rosberg 83; 8.Grosjean 76; 9.Perez 65; 10.Massa 47; 11.Schumacher 43; 12.Kobayashi 35; 13.Di Resta 32; 14.Hulkenberg 31; 15.Maldonado 29; 16.Senna 25; 17.Vergne 8; 18.Ricciardo 4.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Renault 272; 2.McLaren-Mercedes 243; 3.Ferrari 226; 4.Lotus-Renault 217; 5.Mercedes 126; 6.Sauber-Ferrari 100; 7.Force India-Mercedes 63; 8.Williams-Renault 54; 9.Toro Rosso-Ferrari 12.