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3 Ago [9:02]

Il punto dopo Hockenheim
Sirotkin in testa... all'improvviso

Jacopo Rubino

È stato un mese di luglio infuocato per la GP2 Series. Chiamata ovviamente ad adeguarsi al calendario della Formula 1, la categoria cadetta ha affrontato quattro appuntamenti in un mese, ritrovandosi già oltre il fatidico giro di boa. E negli ultimi sette giorni a disposizione, Sergey Sirotkin ha letteralmente rovesciato le sorti della propria stagione. Il russo, che ha vissuto una prima parte di calendario ricca di imprevisti e occasioni perse, ha rotto il ghiaccio con la vittoria in gara 2 a Budapest. Fino a quel momento era staccato di 48 punti in classifica dal leader Pierre Gasly, davvero tanti per chi in inverno era forse considerato come il favorito per il trono. Dopo la Sprint Race di Hockenheim, incredibilmente, Sirotkin ha affiancato il francese in testa al campionato a quota 113.

Stagione combattuta come non mai
Il portacolori della ART Grand Prix, che ha scalato la graduatoria ottenendo in Germania pole-position, best lap, successo in gara 1 e piazza d'onore in gara 2, può insomma godersi la pausa estiva con la consapevolezza di aver ridato linfa alle proprie ambizioni. Il suo fulmineo recupero conferma inoltre come questa sia forse l'edizione più combattuta nella storia della GP2. Non ci eravamo certo abituati, dopo aver assistito negli ultimi anni alla cavalcata di molti dominatori: non solo Stoffel Vandoorne nel 2015, ma anche Jolyon Palmer, Davide Valsecchi, Romain Grosjean o Pastor Maldonado negli anni precedenti. Tabella alla mano, sulla carta possono sperare nel titolo i primi 7/8 in elenco, visto che fino a Mitch Evans sono tutti racchiusi in 33 punti. E lì vicino c'è pure Alex Lynn, che riassaporando il gradino più alto del podio nella domenica ungherese ha risalito un po' la china insieme alla DAMS. Allo stesso tempo colpisce la discesa di Artem Markelov, in testa dopo il clamoroso successo di Montecarlo, ma ormai tagliato fuori dai giochi. Insomma, nulla è scontato.

Prema la sorpresa dell'anno
Fino a qui, la sorpresa è stata sicuramente il cammino della Prema. Non c'erano dubbi sulla forza in prospettiva della compagine veneta, visti i tanti trionfi tra Formula 4 e FIA F.3, ma era difficile attendersi da subito una tale competitività, suggellata addirittura da tre doppiette: un record. Il weekend all'Hungaroring non è stato dei più fortunati, ma la leadership fra le scuderie è ancora ben salda (213 lunghezze, contro le 171 della ART), così come le ambizioni dei suoi alfieri. Non soltanto Gasly, ma anche il nostro Antonio Giovinazzi.

Giovinazzi, Marciello, Ghiotto: italiani sul pezzo
Il pilota pugliese, dopo la tanta gavetta compiuta in Formula 3, si sta rivelando il miglior rookie dell'anno, già entrato negli annali con la doppia vittoria conquistata a Baku. Un'impresa riuscita dal 2005 solo a una manciata di corridori, quasi tutti futuri campioni. In generale, comunque, è un 2016 che sorride ai ragazzi azzurri: sulla vettura marchiata Russian Time, Raffaele Marciello si sta esprimendo al massimo livello, restando solo una volta fuori dalla zona punti. "Lello" è ora terzo in classifica con 102 punti, seguito proprio da Giovinazzi a 100, e gli mancherebbe soltanto la soddisfazione di una vittoria. Senza poi dimenticare Luca Ghiotto. Il vicecampione della GP3 ha finalmente ingranato la marcia giusta insieme alla Trident, trovando due secondi posti e mostrando il suo vero potenziale.

Tanti protagonisti, griglia stabile
Gli altri protagonisti principali sono stati Oliver Rowland, Norman Nato e Jordan King, con alterne fortune. Un fine settimana al top, un fine settimana di difficoltà: spesso è stato questo il trend, sottolineando come la costanza di rendimento sarà l'arma decisiva fino all'ultimo atto sul circuito di Abu Dhabi. Ad oggi lo spettacolo in pista non è quasi mai mancato, e fa piacere constatare come lo schieramento di partenza sia fra i più stabili che ricordiamo: abbiamo assistito a soli due cambi di sedile, con René Binder subentrato a Nobuharu Matsushita in Austria (il giapponese era stato escluso dopo la scorretta condotta in regime di safety-car in Azerbaijan), e poi a Sergio Canamasas a Budapest. Un bel segnale dopo la girandola di volanti degli anni recenti.

Il campionato
1.Sirotkin, Gasly 113 punti; 3.Marciello 102; 4.Giovinazzi 100; 5.Rowland 99; 6.Nato 81; 7.King 80; 8.Evans 77; 9.Lynn 72; 10.Markelov 65.