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28 Mar [12:14]

Melbourne - Il commento
Alonso leader, Kubica superbo

Jenson Button al volante della McLaren-Mercedes è tornato alla vittoria e lo ha fatto nella corsa più bella e appassionante degli ultimi anni. Impossibile contare i sorpassi che hanno movimentato il GP di Australia. A rendere critica la condizione del tracciato di Melbourne, la pioggia caduta pochi attimi prima della partenza. Asciugatosi in fretta l'asfalto, fuori dalle traiettorie è rimasto l'umido, variante che ha esaltato lo spettacolo. La chiave della vittoria di Button è stata la scelta (sua e non del team), che pareva rischiosa, di montare le gomme slick,, dalle intermedie con le quali era partito, dopo appena 6 giri.

A quel punto, il campione del mondo, grazie ad una guida pulita, perfetta, che gli ha permesso di non cambiare gli pneumatici nei rimanenti 52 giri, ha fatto suo il GP. Un vero capolavoro quello del campione del mondo che dopo le ombre del Bahrain e delle ultime gare del 2009, ha dimostrato una volta di più le proprie qualità. Certo, rimane il dubbio su cosa sarebbe accaduto se Sebastian Vettel non si fosse ritirato al 26° giro per un problema ai freni, che lo ha proiettato nella ghiaia. Il tedesco aveva preso il largo dopo essere partito dalla pole, ma ancora una volta ha dovuto fare i conti la mancanza di affidabilità della sua Red Bull.

Sarebbe interessante capire se la strategia di Vettel comportava due soste per il cambio gomme. Rimane il fatto che la Red Bull ha gettato via altri punti e che il compagno di Vettel, Mark Webber, ha confermato una volta di più la propria inconsistenza. Non aveva il passo di Vettel e innumerevoli sono stati gli errori commessi dal pilota australiano fino alla ciliegina sulla torta: la tamponata a Lewis Hamilton a tre giri dal traguardo. Se Button è stato magistrale nella gestione delle gomme, Robert Kubica ha compiuto qualcosa di magico. Il polacco ha portato una Renault che non ha niente a che fare con McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes, al secondo posto.

Posizione conquistata non per caso, ma fin dai primi metri di corsa, con una partenza scaltra che gli ha permesso di evitare il caos scatenato da Fernando Alonso alla prima staccata. E poi con un passo di gara da campione. Kubica ha effettuato un solo cambio gomme (da intermedie a slick), ma a differenza di Button, il pilota Renault ha dovuto difendersi dagli attacchi di Hamilton (chissà come ha fatto considerando che l'inglese era nettamente più veloce) e alla fine si è dovuto guardare dalle due Ferrari. Nonostante questo, Kubica ha saputo conservare gli pneumatici facendo suo un secondo posto che per la Renault vale una vittoria.

Anche i piloti Ferrari hanno scelto di fermarsi una sola volta per la sostituzione delle Bridgestone, da quelle da pista bagnata alle slick. Alonso, dopo un pessimo avvio dalla seconda fila, ha esagerato chiudendo la porta a Button che certo non poteva svanire. Contatto inevitabile e testacoda per lo spagnolo che è ripartito ultimo. E qui, Alonso si è reso protagonista di una rimonta spettacolare. Tanti sorpassi, mai una sbavatura. Nel finale, con classe ha rintuzzato gli attacchi di Hamilton "creando" il contatto tra Webber e l'inglese della McLaren. Il quarto posto permette ad Alonso di tenere la testa della classifica iridata davanti a Felipe Massa, staccato di quattro punti.

Il brasiliano, terzo al traguardo, è stato bravissimo in partenza balzando dalla terza fila alle spalle di Vettel. Una vera fionda. Ma successivamente la sua corsa non è parsa ficcante. Si è perso in vari duelli, conditi da errori, con Webber e se consideriamo la rimonta di Alonso, viene da pensare che Massa (non sempre forte in queste condizioni di pista) poteva osare molto di più. Quinto posto per la Mercedes di Nico Rosberg, ma la vettura di Ross Brawn non ha mai lottato per una posizione da podio. Michael Schumacher è stato coinvolto nel contatto tra Alonso e Button alla prima curva dopo la partenza e si è fermato per cambiare il musetto.

Ma Schumacher ha faticato parecchio nel rimontare. Davanti a sè aveva Alonso, che velocemente lo ha abbandonato a centro gruppo. D'accordo, la Mercedes non è la Ferrari, ma la fatica con cui Schumacher ha avuto la meglio sulla Toro Rosso di Jaime Alguersuari, indica che il tedesco ancora non ha la cattiveria necessaria per disputare al meglio un GP. Bella la corsa di Hamilton, un vero combattente. Protagonista di numerosi duelli, di tanti sorpassi, di qualche errore, l'ex iridato è stato buttato fuori da Webber e alla fine gli è andata anche bene perché ha perso una sola posizione. Applausi per Vitantonio Liuzzi, settimo con la Force India-Mercedes, bravo nel districarsi nel gruppone nelle prime fasi di gara e poi a farsi largo con autorità.

Bella gara anche per Rubens Barrichello, che ha portato ancora una volta a punti la Williams-Cosworth. Jaime Alguersuari ha accarezzato il sogno di conquistare il primo punto, ma a pochi chilometri dal traguardo Schumacher non ha perdonato un suo piccolo lungo. Ma la corsa dello spagnolo della Toro Rosso è stata di grande spessore. Nel finale, Pedro De La Rosa è uscito dalla top ten mentre la Lotus festeggia l'ennesima corsa conclusa da Heikki Kovalainen, seppure a due giri da Button.

Non è invece partito Jarno Trulli per noie tecniche. Festa in casa Hispania: la Dallara di Karun Chandhok ha visto l'arrivo, a quattro giri dal battistrada. Per il team spagnolo di Colin Kolles un risultato inatteso. Non hanno finito il GP le Virgin. Brutto l'incidente che ha visto Kamui Kobayashi, nel corso del 1° giro, piombare senza controllo, per la perdita dell'ala, contro Nico Hulkenberg. Subito fuori anche Sebastien Buemi, colpito da Kobayashi (da cui il successivo distacco dell'ala anteriore) e Vitaly Petrov protagonista di un testacoda che poteva evitare.

Massimo Costa