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1 Apr [16:11]

Motori più semplici ed economici
I punti del meeting FIA per il 2021

Jacopo Rubino - Photo4

"Dal 2021, il campionato potrebbe introdurre una nuova configurazione delle power unit". Si chiude così il comunicato diffuso dalla FIA per riassumere l'esito della riunione tenutasi ieri a Parigi, proprio per discutere di ciò che saranno i motori di Formula 1 del futuro. Un tavolo in cui era rappresentata ovviamente la nuova proprietà di Liberty Media, gli attuali fornitori Ferrari, Mercedes, Renault e Honda, ma anche case oggi non coinvolte nel Mondiale: il gruppo Volkswagen attraverso Stefano Domenicali, e persino l'Alfa Romeo con Harald Wester, responsabile del comparto tecnico in FCA.

Il meeting potrebbe aver gettato le basi per un cambio di rotta fra quattro anni, rispetto alle attuali unità da 1.6 litri sovralimentate, caratterizzate da una sofisticata componente ibrida. L'obiettivo è quello di avere propulsori "più semplici e meno costosi da sviluppare e produrre", si legge, e dal "suono migliore". Il tutto, con il desiderio di mantenere la F1 "il vertice della tecnologia nel motorsport, e un laboratorio di soluzioni rilevanti per le auto stradali", oltre che di "consentire ai piloti di guidare sempre in modo più aggressivo".

Ci vorrà tempo per arrivare a un regolamento definitivo: mesi, o forse di più. "Sono stato molto soddisfatto di come sia andata", ha comunque sottolineato il presidente della Federazione Jean Todt, "e del fatto che stakeholder così diversi abbiamo concordato una direzione da dare alla F1 in un'area tanto importante. Abbiamo cominciato col piede giusto, ora dobbiamo sederci e lavorare sui dettagli per capire esattamente come saranno le power unit del 2021".

Fino alla fine del 2020, quindi, non ci saranno stravolgimenti, con gli odierni V6 attesi ormai al muro dei 1000 cavalli a fronte di consumi ridotti del 30 per cento a confronto dei vecchi V8 aspirati, e un rendimento termico vicino addirittura al 50 per cento. Numeri decisamente affascinanti dal punto di vista ingegneristico, ma che purtroppo non hanno acceso troppo l'interesse degli appassionati e dei costruttori. Solo la Honda, nel 2015, ha deciso di tentare la sfida tornando in F1 con la McLaren, comunque fra mille difficoltà.