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6 Apr [19:54]

Sakhir - Mercedes straordinaria
Perez sul podio, Ferrari a picco

Massimo Costa

Uno splendido GP del Bahrain, in notturna, ha esaltato una volta di più le doti della Mercedes W05 e dei suoi piloti Lewis Hamilton e Nico Rosberg, lasciati liberi di duellare. E loro ci hanno dato dentro furiosamente, praticamente per tutti i 57 giri. Sorpassi, ruote che si sfioravano, anche un leggero contatto. Quando tra di loro vi era qualche decimo, scattava la guerra di nervi, l'attenzione al consumo delle gomme e della benzina. Dopo la safety-car, rientrata a 11 giri dalla fine, la bagarre si è infiammata. Rosberg non ci è parso molto furbo nei tentativi di sorpasso su Hamilton, alla prima curva, quando teneva la linea esterna anche in uscita e veniva puntualmente portato oltre il cordolo dal rivale-compagno. In quel punto si sono verificati molti tentativi di sorpasso, con finte all'esterno e rapido passaggio sulla linea interna, con incrocio di traiettorie, che spesso premiavano chi si buttava alla corda.

Con gli altri lontani, lontanissimi, va dato atto a Toto Wolff di non avere mai messo le briglie ai due protagonisti del mondiale. Alla bandiera a scacchi l'ha spuntata meritatamente Hamilton, che se l'è guadagnata fin dal via. Scesi dalle rispettive monoposto, nessuna arrabbiatura, I due piloti Mercedes si sono abbracciati, spintonati per gioco, scambiati opinioni. Vedremo se anche quando la posta in gioco diventerà esplosiva, ovvero il titolo iridato (perché tutto lascia pensare che sarà un affare tra di loro), sapranno mantenere questo bell'atteggiamento di serena e sportiva rivalità.

Il GP è stato bellissimo e come d'incanto tutti i dubbi più che motivati su questa F.1 rivoluzionaria e rivoluzionata, sono spariti. Ma come mai si è assistito ad una gara così straordinaria, piena di duelli dal primo all'ultimo giro per la conquista di praticamente tutte le posizioni? Considerando che appena una settimana prima si era corso a Sepang, e che eventuali sviluppi non sono stati applicati, va detto che Sakhir è una pista piuttosto piatta a differenza del tracciato malese, che perdona molto e soprattutto stiamo parlando di un circuito che per 8 giorni ha ospitato i test pre campionato. Nessuno, dalla Mercedes alla Marussia, si è quindi presentato in Bahrain impreparato, tutti avevano già una buona base dalla quale partire.

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Nella foto, Sergio Perez (Photo 4)

Pazzesco il weekend di Sergio Perez. Letteralmente sparito tra Melbourne e Sepang, tanto che si poteva pensare che lo schiaffo ricevuto dalla McLaren avesse lasciato un segno indelebile, il messicano della Force India-Mercedes si è inventato una splendida qualifica che lo ha portato in seconda fila, poi in gara ha lottato come ai tempi belli schiacciando nettamente (come sabato) il più quotato compagno di squadra Nico Hulkenberg. Perez ha conquistato uno splendido terzo posto domando nel finale un Daniel Ricciardo in formato spaziale.

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Nella foto, Ricciardo e Vettel in lotta (Photo Pellegrini)

Da tredicesimo che era per la penosa penalità inflittagli dalla FIA dopo la Malesia, l'australiano della Red Bull-Renault ha messo alla frusta Sebastian Vettel tanto che il team ha dovuto dire al tedesco di farsi da parte per lasciarlo passare. Una vera furia Ricciardo, finalmente a punti dopo la squalifica di Melbourne e la "sfiga" nera di Sepang. Hulkenberg, buon quinto, si è dovuto difendere più volte da Perez e alla fine lo ha subìto non riuscendo a reagire. La sua VJM07 nel finale ha perso il passo e Hulkenberg ha dovuto cedere a Ricciardo e poi si è dovuto difendere da Vettel. L'iridato è parso sempre in rincorsa rispetto a Ricciardo, qualcosa sulla sua RB10 non era al meglio. Ma va sottolineato che tutte e due le Red Bull hanno vsto l'arrivo, anche se ancora lontane dalle due Mercedes.

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Nella foto, Massa e Bottas fianco a fianco (Photo Pellegrini)

Un Gran Premio "tosto" lo hanno disputato le Williams-Mercedes con Felipe Massa e Valtteri Bottas, ma il settimo e ottavo posto non rispecchia il potenziale. La safety-car ha rovinato i piani di entrambi che potevano concludere davanti quanto meno davanti a una Red Bull, quella di Vettel. Se non più in là. Eccezionale la partenza di Massa, sempre battagliero Bottas. E la Ferrari? Assente. Per commentare la dura corsa di Fernando Alonso (che addirittura all'arrivo ha alzato il braccio in segno di giubilo...) e Kimi Raikkonen, nono e decimo al traguardo, basta la dichiarazione di Luca di Montezemolo, presente a Sakhir, che con volto funereo mentre lasciava il circuito con la gara in pieno svolgimento ha detto: "Non c'è niente da vedere, siamo troppo lenti". La power unit del Cavallino è nettamente inferiore a quella Mercedes ed ora anche a quella Renault e di questa situazione soffre anche la Sauber oltre che la Marussia.

Grande assente anche la McLaren che tra i team con power unit Mercedes è divenuta la cenerentola dopo la grande partenza stagionale di Melbourne. Jenson Button se la giocava con le Ferrari e si è ritirato a 2 giri dal termine, Kevin Magnussen navigava poco dietro, sopravissuto a una manovra azzardata su Raikkonen (ancora) al 1° giro, ma si è fermato molto primo del compagno per problemi al cambio. Ha sfiorato la zona punti, undicesimo, Daniil Kvyat. Sarebbe stata la terza volta di fila per il russo e per la Toro Rosso-Renault. Subito KO Jean-Eric Vergne, toccato duro da una Lotus. Meglio la Lotus-Renault, con Romain Grosjean e Pastor Maldonado al traguardo. Il venezuelano ha mandato a gambe all'aria Esteban Gutierrez...

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Nella foto, il volo di Gutierrez dopo essere stato colpito da Maldonado

Domenica 6 aprile 2014, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes W05) - 57 giri 1.39'42"743
2 - Nico Rosberg (Mercedes W05) - 1"085
3 - Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 24"067
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) - 24"489
5 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 28"654
6 - Sebastian Vettel (Red Bull RB10-Renault) - 29"879
7 - Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 31"265
8 - Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 31"876
9 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 32"595
10 - Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 33"462
11 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 41"342
12 - Romain Grosjean (Lotus E22-Renault) - 43"143
13 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 59"909
14 - Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) - 1'02"803
15 - Kamui Kobayashi (Caterham CT05-Renault) - 1'27"900
16 - Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) - 1 giro
17 - Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) - 2 giri

Ritirati
40° giro - Kevin Magnussen
39° giro - Esteban Gutierrez
33° giro - Marcus Ericsson
18° giro - Jean-Eric Vergne
17° giro - Adrian Sutil

Il campionato piloti
1.Rosberg 61; 2.Hamilton 50; 3.Hulkenberg 28; 4.Alonso 26; 5.Button, Vettel 23; 7.Magnussen 20; 8.Bottas 18; 9.Perez 16; 10.Ricciardo, Massa 12; 12.Raikkonen 7; 13.Vergne 4; 14.Kvyat 3.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 111; 2.Force India-Mercedes 44; 3.McLaren-Mercedes 43; 4.Red Bull-Renault 35; 5.Ferrari 33; 6.Toro Rosso-Renault 7.