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30 Mar [12:45]

Sepang - Mercedes senza rivali
Red Bull in crescita, Ferrari calma piatta

Massimo Costa

Una passeggiata in spiaggia per i piloti Mercedes, una via crucis per tutti gli altri. Lewis Hamilton esce dal circuito Sepang con la forte consapevolezza di essere il numero uno del mondiale 2014, seppur in forma virtuale. Poleman a Melbourne, poleman a Sepang con pista bagnata e dominatore del Gran Premio malese sotto il sole. Inutile aggiungere che senza quel prematuro ritiro in Australia, Hamilton avrebbe potuto festeggiare il primo posto anche nella corsa di apertura stagionale. Per cui i 18 punti che lo separano dal compagno di squadra Nico Rosberg, secondo a Sepang, non dovrebbero preoccuparlo più di tanto.

È una Mercedes travolgente quella che si è vista a Sepang e, dopo la debacle di Hamilton a Melbourne, divenuta anche tremendamente affidabile. Capace di contenere gli avversari, grazie all'ex iridato, in una bagnata qualifica, e di schiacchiare Red Bull e compagnia in gara. Eppure la tensione nel box Mercedes era notevole, da Toto Wolff a Paddy Lowe passando per Niki Lauda. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo tra power unit, consumi benzina, software che fanno le bizze, gomme Pirelli che col caldo malese si degradavano non poco. Tutto però ha funzionato alla perfezione ed ora il team cresciuto da Ross Brawn comanda baldanzosamente la classifica costruttori e i suoi due piloti sono davanti a tutti.

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Nella foto, Nico Rosberg rimane leader del mondiale (Photo 4)

Rosberg nulla ha potuto contro Hamilton. È scattato bene dalla seconda fila, ma non aveva il passo del compagno. Avrà fatto qualche calcolo e non valeva la pena sacrificarsi ulteriormente rischiando di mettere sotto torchio più del dovuto la sua W05. Ora Rosberg guida il mondiale con 43 punti, Hamilton ne ha 25. Sul terzo gradino del podio Sebastian Vettel, soddisfatto a metà. Prendersi 24" da Hamilton, con la consapevolezza che in tasca si è tenuto un margine di vantaggio che poteva essere maggiore, non è certo il massimo per Vettel e la Red Bull, ma i passi in avanti ci sono eccome. Dal ritiro australiano al podio malesiano, il salto è importante.

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Nella foto, il pit-stop che ha "fregato" Ricciardo (Photo 4)

Palma della sfortuna invece, a Daniel Ricciardo. Partito aggressivo, tanto da portarsi da quinto a terzo e davanti a Vettel, l'australiano ha poi ceduto al compagno di squadra. Procedeva bene, bravo nel duello con Alonso, finché al secondo pit-stop la ruota anteriore sinistra non si è "incastrata" a dovere ed è stato rispedito in pit-lane con troppa solerzia nonostante il meccanico ancora non avesse dato l'ok. Ricciardo è quindi stato fermato qualche decina di metri più avanti, riportato a spinta nella sua piazzola per ripetere meglio l'operazione. Questo non gli ha evitato la penalità dagli inflessibili uomini FIA. Poi, l'ala anteriore si è piegata andando a offendere la gomma anteriore destra. Poco dopo, il mesto ritiro. Prima del via, il sensore del carburante era andato KO ed era stato necessario riprogrammare il tutto, d'accordo con la FIA.

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Nella foto, Alonso all'attacco di Hulkenberg (Photo 4)

Bella la gara di Fernando Alonso, già in qualifica autore di una prestazione da campione. Il pilota Ferrari ha superato in extremis Nico Hulkenberg e ha portato a casa punti pesanti che lo collocano al terzo posto in classifica, a meno uno da Hamilton. Ma benché sia evidente qualche passo in avanti rispetto a Melbourne in termini di lontananza dalla Mercedes, i 36" rimediati da Hamilton rimangono un abisso preoccupante. Abbiamo sentito un certo ottimismo riguardante la gara della Ferrari, non siamo dello stesso avviso e se il telaio pare nato bene, le difficoltà arrivano dal motore. Peccato per Kimi Raikkonen, che si è visto tagliare la gomma posteriore destra dopo pochi chilometri da Kevin Magnussen. Il finlandese ha dovuto percorrere un giro intero ad andatura ridotta, ha poi recuperato, ma fino al 12° posto finale dopo aver perso la battaglia ingaggiata con la non brillante Lotus-Renault di Romain Grosjean.

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Nella foto, Button precede Massa e Bottas nel finale (Photo 4)

Gagliarda la prestazione di Hulkenberg e della Force India-Mercedes, solo due pit-stop effettuati. Malissimo è andata al suo compagno Sergio Perez, neanche partito per un problema al software. Un piccolo passo indietro per la McLaren-Mercedes, con Jenson Button grintosissimo e sesto al traguardo mentre il rookie Magnussen ha preso ancora punti chiudendo nono, ma attardato dallo stop and go e dal cambio musetto per il contatto con Raikkonen. Tra le due McLaren si sono piazzate le Williams-Mercedes di Felipe Massa e Valtteri Bottas. Un buon risultato per loro con tanto di psicodramma finale. Il team aveva chiesto a Massa di cedere la posizione a Bottas, più veloce, per tentare di acchiappare Button davanti al brasiliano. Che però, non si è fatto da parte. Ci saranno polemiche in Williams.

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Nella foto, Daniil Kvyat ancora a punti (Photo 4)

Ancora una grande gara di Daniil Kvyat, che ha recuperato punti per la Toro Rosso-Renault come a Melbourne. Peccato per Jean-Eric Vergne, subito rallentato. Romain Grosjean ha portato al traguardo la Lotus-Renault in una non pessima undicesima piazza, tamponato invece da Jules Bianchi (che pareva aver la vettura fuori controllo), Pastor Maldonado. Notevole la prova di Kamui Kobayashi, a un certo punto della gara anche decimo con la Caterham-Renault, poi ha chiuso tredicesimo a 1 giro. Ne ha invece rimediati due, di giri di distacco, Marcus Ericsson. In ombra le Marussia-Ferrari. Weekend da incubo per la Sauber-Ferrari.

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Nella foto, Bianchi senza ruota (Photo 4)

Tutti gli approfondimenti del GP di Sepang, sul Magazine Italiaracing 265 online lunedì sera

Domenica 30 marzo 2014, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes W05) - 56 giri 1.40'25"974
2 - Nico Rosberg (Mercedes W05) - 17"313
3 - Sebastian Vettel (Red Bull RB10-Renault) - 24"534
4 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 35"992
5 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 47"199
6 - Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1'23"691
7 - Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 1'25"076
8 - Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 1'25"537
9 - Kevin Magnussen (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1 giro
10 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 1 giro
11 - Romain Grosjean (Lotus E22-Renault) - 1 giro
12 - Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 1 giro
13 - Kamui Kobayashi (Caterham CT05-Renault) - 1 giro
14 - Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) - 2 giri
15 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 2 giri

Giro più veloce: Lewis Hamilton 1'43"086

Ritirati
49° giro - Daniel Ricciardo
35° giro - Esteban Gutierrez
32° giro - Adrian Sutil
18° giro - Jean-Eric Vergne
8° giro - Jules Bianchi
7° giro - Pastor Maldonado
0 giri - Sergio Perez

Il campionato piloti
1.Rosberg 43; 2.Hamilton 25; 3.Alonso 24; 4.Button 23; 5.Magnussen 20; 6.Hulkenberg 18; 7.Vettel 15; 8.Bottas 14; 9.Raikkonen, Massa 6; 11.Vergne 4; 12.Kvyat 3; 13.Perez 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 68; 2.McLaren-Mercedes 43; 3.Ferrari 30; 4.Williams-Mercedes 20; 5.Force India-Mercedes 19; 6.Red Bull-Renault 15; 7.Toro Rosso-Renault 7.