16 Apr [1:26]
L'editoriale - Rosberg le prende ovunque
L’editoriale di Massimo Costa
Chi è il cattivo tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg? Il ragazzo pieno di tatuaggi, con al collo le orribili collane d’oro da rapper e una vita sentimentale quanto mai turbolenta, che sogna un giorno di diventare cantante, o il golden boy della porta accanto, il bel biondino che tanto ricorda Leonardo Di Caprio, felicemente sposato e in attesa di un bimbo, che parla cinque lingue, che fa della gentilezza il suo modo di essere, ma la cui vita privata non ha nulla da dire?
Contrariamente alle apparenze, mi vien da dire che è Rosberg quello cattivello, che in pista ha fatto il furbo in maniera scomposta a Monte Carlo (ma non si saprà mai la verità di come andò quel dritto in qualifica) e Spa, che ora sembra la cattiva copia del pilota visto in pista nel 2014. I casi sono due e non si scappa: o Hamilton è cresciuto ancora di più pescando nel suo infinito pozzo di talento o Rosberg anziché compiere quel passetto in avanti che aveva promesso di fare nel corso dell’inverno per raggiungere l’odiato compagno di squadra, si è in realtà bloccato, avendo già trovato il suo limite e non trovando più nulla nel suo personale pozzo.
Non si spiega altrimenti la sua uscita fuori controllo in conferenza stampa a Shanghai, al termine del Gran Premio. Una filippica senza senso contro Hamilton, reo di averlo rallentato volutamente per rovinargli la strategia permettendo a Sebastian Vettel di avvicinarlo. Sentendo quelle parole, Hamilton lo guardava incredulo e Vettel aveva la faccia di quello che vorrebbe immediatamente uscire dalla stanza benché non riuscisse a trattenere un malefico sorrisetto.
Quando poi Hamilton ha preso in mano il microfono, ha incenerito Rosberg portando valide motivazioni, prima tra tutte quella del “potevi sorpassarmi” che ha definitivamente messo KO non solo in pista, ma anche verbalmente, davanti a tutto il mondo, il confuso pilota tedesco della Mercedes. Va da sé che Vettel non ne poteva più dal trattenersi dal ridere quando Hamilton ha iniziato la sua requisitoria. Lui del resto se ne intende di compagni più lenti che in Red Bull avevano sempre da dire qualcosa sul suo operato…