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25 Nov [18:35]

Tuscan Rewind - Finale
Per Trentin un successo che vale doppio

I trevigiani Mauro Trentin ed Alice De Marco, su una Skoda Fabia R5, hanno vinto il Tuscan Rewind, ultimo atto del Campionato Italiano Rally Terra. Una gara tanto avvincente e tirata quanto anche avversata dal maltempo, che ha resto ancora più difficili le prove speciali ricavate nella provincia senese, strade cariche di storia sportiva. Forti sensazioni sia in macchina che a bordo strada, lungo le otto prove speciali di una sfida iniziata nel primo pomeriggio di sabato 24 e terminata la domenica in Piazza del Popolo a Montalcino, andando ad eleggere l’accoppiata veneta con l’ultimo “scudetto” tricolore rimasto vacante. Per loro è stato un poker di allori, nelle competizioni su terra nazionali, essendosi aggiudicati il titolo già nel 2008, nel 2012 e nel 2015.
 
Alla loro seconda vittoria stagionale dopo quella del mese scorso al “Nido dell’Aquila” in Umbria, Trentin e De Marco sono passati al comando dalla sesta prova speciale, avendo rilevato i sino ad allora leader Paolo Andreucci/Anna Andreussi e la loro Peugeot 208 T16 R5. I pluridecorati ufficiali Peugeot, erano a loro volta passati al comando con le prime battute della giornata odierna a seguito dell’incidente del sammarinese Daniele Ceccoli (in coppia con Capolongo su una Skoda Fabia R5), uno dei tre “indiziati” per la corsa al titolo (il terzo era il padovano Nicolò Marchioro, anche lui con una Skoda Fabia, assecondato da Marchetti), messo in difficoltà dal malfunzionamento del tergicristallo e capottato rovinosamente affondando quindi in classifica per poi alzare bandiera bianca per i danni palesati all’auto.
 
Andreucci poi a sua volta ha dovuto arrendersi: la rottura di un tubo freni durante la sesta prova ed il danno impossibile da riparare per proseguire, lo hanno costretto al ritiro, spianando così la strada al futuro vincitore, che ha potuto così cucirsi lo scudetto sulla tuta.  Trentin ha il merito di essere sempre gravitato nelle posizioni da podio, dando prova di forza e voglia di mettere le mani sul titolo.
 La seconda posizione finale, con ampio merito, è stata quindi acquisita dai bassanesi Edoardo Bresolin e Rudy Pollet,  al loro primo rally con la Skoda Fabia R5. Anche per loro una gara sempre ai vertici, in progressione, trascorsa nella prima parte per trovare il miglior feeling con la vettura boema, per poi chiudere la partita con un  “argento” di spessore, non troppo lontano da vincitore.
 
Completa il podio Marchioro, terzo. Il pilota padovano di Montagnana, durante le prime due prove speciali di ieri ha perso leggermente terreno per un’errata scelta di gomme e già da stamane ha saputo reagire con lucidità rimettendosi bene in corsa, pur se il gioco degli scarti ed anche l’andamento della gara non lo vedevano favorito per la corsa al titolo.
 Quarto assoluto ha finito l’umbro Francesco Fanari, in coppia con Stefanelli, pure loro con una Fabia R5, costantemente a ridosso del podio assoluto, di nuovo con una prestazione solare, come tale è stata quella del greco Joannis Papadimitriou (Skoda Fabia R5), tornato dopo molto tempo sulle strade sterrate italiane di cui è grande estimatore (l’ultima sua gara disputata in Italia fu nel 2015 in Val d’Orcia, secondo assoluto). Anche per lui, in coppia con l’inglese Harriman, due giorni d’effetto ed in forte progressione di prestazioni, partito ben dalla tredicesima posizione iniziale e terminati in quinta posizione.
 
Il teramano Alfredo “Dedo” De Dominicis, con il frusinate Inglesi al fianco (Ford Fiesta R5) ha terminato sesto, settimo è il duo veronese Hoelbling-Grassi (Skoda Fabia R5), mentre vanno a completare la top ten le ennesime Skoda Fabia R5 di Taddei-Gaspari, dei boliviani Aguilera-Cagnotti (alla loro prima esperienza in terra italiana) e Fiorile-Arena. D’un soffio fuori dalla top ten il reggiano Zelindo Melegari, navigato da Vezzaro, unidicesimi e primi del Gruppo N con una Subaru Impreza Sti.
 
La due giorni di Montalcino ha detto male a diversi “nomi”, a partire dall’acclamatissino Andrea Aghini, al rientro in un rally di campionato dopo ben sei stagioni. Il pilota pisano di Fauglia, ex Campione Italiano, alla prima volta sul sedile di una Ford Fiesta R5, ha corso la parte iniziale di gara per trovare dialogo con la vettura “dell’ovale blu”, per poi finire anzitempo causa la rottura di un semiasse  a metà gara. Ritiri anche per lo svizzero Della Casa (incidente), Manfrinato (incidente), Bettega (guasto  all’interfono) ed anche per il locale Walter Pierangioli, per una “toccata” durante la penultima prova quando era in undicesima posizione.

28 Ott [20:26]

Nido dell’Aquila
Trentin batte Fanari per un decimo

Il trevigiano Mauro Trentin, già tre volte “tricolore” su terra, in coppia con Alice De Marco, su una Skoda Fabia R5, ha vinto oggi pomeriggio il Nido dell’Aquila 2018, penultima prova del  Campionato Italiano Rally Terra. Una vittoria maturata in coincidenza dell’ultima prova speciale, la salita finale del Monte Pennino, avendo ragione dello scatenato driver locale Francesco Fanari con il sammarinese Stefanelli alle note, anche loro su una Fabia R5, per solo un decimo di secondo. Già dalle prime battute di gara si è evidenziato un acceso dualismo tra Trentin (tornato in gara a Nocera Umbra dopo quattro anni) e Fanari. Per le prime cinque prove il veneto era riuscito a tenere testa a tutti, con il pilota folignate rivelatosi l’unico a soffiargli il fiato sul collo, per poi vedere il rivale passare al comando dalla sesta chrono, il primo passaggio effettuato sulla salita del Monte Pennino dove, con la nebbia e la pioggia battente, aveva saputo esaltarsi sfruttando al meglio la conoscenza del percorso.

Trentin ha poi di nuovo attaccato sulla “piesse” successiva, tornando al comando, per poi rimanerci sino alla bandiera a scacchi, rilanciandosi così in modo concreto per la corsa al titolo, che verrà assegnato al “Tuscan Rewind” di Montalcino (Siena) il mese prossimo. Fanari dunque “argento” sulle strade amiche confermandosi uomo da campionato, mentre terzo ha terminato il sammarinese Daniele Ceccoli, anche lui su una Fabia R5, assecondato da Capolongo. Un avvio sotto tono, per il campione 2016, attardato da un “lungo” sulla prima prova, poi risollevato con una fase centrale della gara assai decisa. Quarta posizione finale per il padovano Niccolò Marchioro, affiancato dall’esperto Marchetti, anche loro sull’ennesima Skoda Fabia. Anche per loro un avvio stentato, condizionato da un errore nella prova inaugurale e poi da un feeling con la strada mai arrivato in piena sintonia, soprattutto dovuto al fatto di aprire le partenze, quindi “spazzando” la strada ai competitor.

Top five conquistata dalla Peugeot 208 T16 R5 del trentino Alessandro Bettega, in coppia con il friulano Cargnelutti, limitato dal fatto di non aver trovato il giusto compromesso di set-up nella prima parte di gara, sesto ha poi finito il sempreverde Giovanni Manfrinato, affiancato dal figlio Michele (Skoda Fabia R5), che ha saputo ovviare al meglio a difficoltà di trazione, anche in questo caso nella prima porzione di gara, mentre la trasferta nella terra umbra delle acque ha detto male allo svizzero Federico Della Casa (Skoda Fabia R5, affiancato da Pozzi), che dopo un brillante avvio ha alzato bandiera bianca per incidente durante la sesta prova.
In gruppo N successo per il laziale “Mattonens” (Mitsubishi Lancer Evolution). Tra le vetture a due ruote motrici vittoria sicura del bresciano Jacopo Trevisani, in coppia con Grimaldi, a bordo di una Peugeot 208 R2, davanti al debuttante su fondo sterrato Christopher Lucchesi con Cecchi alle note, con una vettura analoga. Il toscano di Bagni di Lucca, 19 anni, era il più giovane driver al via della gara.
 
La classifica finale

1. Trentin-De Marco (Skoda Fabia R5 ) in 58'15”5
2. Fanari-Stefanelli (Skoda Fabia R5) a 0”1
3. Ceccoli-Capolongo (Skoda Fabia R5) a 26”4
4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) a 50”5
5. Bettega-Cargnelutti (Peugeot 208 T16 R5) a 59”8
6. Manfrinato-Manfrinato (Skoda Fabia R5) a 1'43”1
7. Chiarani-Gallorini (Ford Fiesta R5) a 8'16”6
8. "Mattonen"-Taglienti (Mitsubishi Lancer) a 8'35”8
9. Codato-Dinale (Mitsubishi Lancer) a 8'36”6
10. Tali-Crosilla (Ford Fiesta R5) a 9'44”4
 

13 Mag [20:50]

Nuraghi e Vermentino - Finale
Costenaro primo a Berchidda

A bordo della Skoda Fabia R5, Costenaro e Bardini si sono aggiudicati la seconda prova del CIR Terra, disputata nel fine settimana in Sardegna. L'equipaggio vicentino della Hawk Racing Club, in un finale concitato, caratterizzato dalle forature di Andreucci e di Bresolin, ha preceduto Dettori-Pisano, e Trentin-De Marco, entrambi su Skoda Fabia R5, bissando così il sucesso ottenuto venti giorni fa al Liburna.

L’esperienza fa la differenza, e lo ha dimostrato Mauro Trentin che, dopo aver regolato al meglio la Skoda Fabia e adattatosi al nuovo tipo di guida richiesto proprio dalla vettura Ceca, cambia ritmo nelle ultime due prove speciali del "Vermentino" e va a conquistare la terza piazza assoluta. Il trevigiano con Alice De Marco alle note è alle spalle del sardo Dettori, secondo in coppia con Pisano, ed anche del vincitore Costenaro, con Bardin entrambi velocissimi nelle ultime due piesse disputate questa mattina

È nell'ultima piesse che Paolo Andreucci deve dire addio ai sogni di vittoria assoluta nel rally della Rassinaby Racing, causa una foratura che lo relega in quinta posizione, dietro a Marchioro, quarto, e davanti allo svizzero Federico Della Casa.
Al traguardo di Berchidda è settimo Andolfi, quindi Ricci, Bresolin e Cobbe.

In R4 torna alla vittoria il senese Valter Pierangioli, con Giancarla Guzzi, dominando al volante della Mitsubishi Lancer, mentre in Gruppo N è il veneto della Hawk Racing, Mattia Codato ad aggiudicarsi la gara a bordo della Mitsubishi Lancer, sulla quale era navigato da Christina Dinale.

21 Apr [19:22]

Liburna Terra
Fanno festa Costenaro e Cobbe

Una gara incerta fino all’ultima prova la decima edizione del Liburna Terra che in appena sei secondi racchiude ben quattro equipaggi. Alla fine ha vinto il duo più costante: Costenaro-Bardini con la Skoda Fabia R5 dell’Hawk Racing Club che è passato in testa dopo il terzo appuntamento cronometrato aggiudicandosi due delle sei prove speciali in programma riuscendo a resistere dagli attacchi degli avversari. Dietro al pilota di Marostica la piazza d’onore è andata al plurivincitore della gara, Taddei che con Gaspari disponeva di una Skoda Fabia R5.  Il pilota trentino ha tentato tutto per tutto nell’ultima crono recuperando la piazza d’onore ai danni del sammarinese Ceccoli che con Capolongo disponeva di analoga vettura. Quest’ultimo ha recriminato una scelta non ottimale di gomme nel secondo giro dove ha perso secondi preziosi. Subito a ridosso del podio il rientrante Bettega con Bresolin alle note che si è aggiudicato una prova speciale migliorando il feeling prova dopo prova.

Gara in crescendo per il giovane Marchioro che con Marchetti ha inizialmente dovuto modificare l’assetto della  sua Fiesta R5 riuscendo a recuperare nel finale. Inizio esaltante per Bresolin che con Pollet è riescito anche ad aggiudicarsi la prova d’apertura e poi, per un testa coda successivo, ha perso tempo accontentandosi della sesta piazza. Ottima gara per il gentleman driver Manfrinato che con Condotta utilizzava una Skoda Fabia R5 e che ha corso nonostante non fosse in ottime condizioni fisiche per un intervento alla caviglia cogliendo la settima piazza finale. Noie meccaniche nelle ultime battute hanno allontanato dal podio lo svizzero Della Casa che con Pozzi è rientrato dopo un anno di assenza dalle corse utilizzando una Skoda Fabia.

Il trentino Cobbe con Pozzi è riuscito, con il nono posto assoluto finale ed utilizzando una Fabia R5 al posto della usuale Ford Focus WRC, ad aggiudicarsi per la seconda volta consecutiva il Raceday Rally Terra. Eccezionale decima piazza assoluta per il giovane Nerobutto che con Menegazzo si è anche aggiudicato il due ruote motrici e l’Under 25 con la piccola Peugeot 208 T16 con tempi costantemente di assoluto rilievo. In evidenza alle spalle del trentino un altro giovane, Bottarelli portacolori dell’Aci Team Italia presente al Liburna in vista del futuro impegno mondiale Rally del Portogallo, per poter fare esperienza sul fondo sterrato finora poco conosciuto. Grande gare per Pierangioli che con la dodicesima piazza riesce a cogliere la piazza d’onore nella classifica finale del Raceday Rally Terra come anche ottima gara per il sammarinese Vagnini in evidenza con la usuale Renault Clio R3.

La classifica finale

1. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) in 35’53”6
2. Taddei-Gaspari (Skoda Fabia R5) +3”1
3. Ceccoli-Capolongo (Skoda Fabia R5) +3”3
4. Bettega-Scattolin (Skoda Fabia R5) +6”1
5. Marchioro-Marchetti (Ford Fiesta R5) a +34”6
6. Bresolin-Pollet (Peugeot 208 R5) a +37”4
7. Manfrinato-Condotta (Skoda Fabia R5) a +42”1
8. Della Casa-Pozzi (Skoda Fabia R5) a +1’02”1
9. Cobbe-Turco (Skoda Fabia R5) a +1’10”0
10. Nerobutto-Menegazzo (Peugeot 208 R2B) +2’55”1

30 Ott [11:31]

Val d’Orcia - Finale
Taddei incorona Dalmazzini

Il Rally della Val d’Orcia, ultimo e decisivo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra oltre che primo della serie RaceDay Rally Terra ha visto in evidenza, fin dalle prime battute, il trentino Alessandro Taddei che con Andrea Gaspari ha sempre mantenuto la testa della gara portando a sei le vittorie nella gara senese. Il pilota Skoda che in sei edizioni vinte ha utilizzato cinque vetture diverse si è aggiudicato inoltre tre delle sei prove speciali in programma ed ha dovuto controllare il suo compagno di squadra Luca Hoelbling che invece ha vinto due prove e che alla fine ha subito un distacco finale di 14”9. Il terzo gradino del podio è appannaggio della promessa boliviana, il diciasettenne Marco Bulacia, sempre in lotta con il campione uscente Ceccoli quest’ultimo non arrivato per aver rotto un braccetto nell’ultima crono. Gara in crescendo per Manfrinato-Condotta che ha alla fine guadagnato la quarta posizione assoluta con la Ford Fiesta R5 a disposizione, mentre Marchioro-Marchetti  con la Peugeot 208 T16 ha colto la quinta piazza assoluta con una gara accorta e costante.
     
Gara finalizzata a controllare gli avversari di Campionato per il modenese Andrea Dalmazzini che con Giacomo Ciucci con la sesta piazza assoluta ed a bordo della Ford Fiesta R5 corona un’esaltante stagione che lo ha visto tra i migliori interpreti sulla terra e così aggiudicarsi il primo titolo di Campione Italiano Rally Terra dopo essersi aggiudicato il Campionato Italiano Cross Country nel 2015 ed essere giunto terzo nel Trofeo Rally Terra lo scorso anno.  Alle spalle del neo Campione Italiano Rally Terra nella classifica assoluta il giovane Tommaso Ciuffi che con Nicola Gonnella non poteva che esordire nel migliore dei modi con la Peugeot 207 Super2000, prima volta con una quattro motrici su fondo sterrato, tempi interessanti per il fiorentino che sta proseguendo la sua attività di apprendistato. Gara conoscitiva di Luciano Cobbe con la Skoda Fabia R5, (divisa con Fabio Turco) con cui ha colto l’ottava piazza assoluta in attesa di poter ricorrere con la usuale Ford Focus WRC. Grande gara e rientro dopo alcune stagioni di assenza per il pilota locale il rientrante Valter Pierangioli che per l’occasione navigato dalla Neri ha ripreso in mano la sua Mitsubishi Lancer Evo IX cogliendo la nona piazza assoluta davanti ai veloci e regolari Versace-Caldart sempre più a loro agio con la Ford Fiesta R5.
Tra i ritiri eccellenti Costenaro che era in lizza per il Campionato Italiano ma che ha dovuto abbandonare nelle prime fasi per aver toccato nel secondo passaggio della insidiosa prova di Radicofani e Ceccoli che, come già detto, ha subito il ritiro nell’ultimo trasferimento pur avendo concluso l’ultimo tratto cronometrato. Fulmineo ritiro anche dell’umbro Fanari che ha dato forfait nelle primissime battute per la rottura di un braccetto.In evidenza il veterano Bentivogli con la sempre verde Subaru Impreza Sti che ha sfiorato i top ten guadagnando l’undicesima piazza assoluta oltre che aggiudicarsi la classe N4. Tra le due ruote motrici grande lotta fino alla fine con Vagnini su Renault Clio R3 che ha la meglio di stretta misura davanti a Nerobutto e Trevisan entrambi invece con le rispettive Peugeot 208 tutti in un fazzoletto di appena 5”5 . In N3 vince Ioratti con la Opel Astra Gsi davanti a Bucci e Morelli entrambi invece su Renault Clio RS. Panzani ritornato per l’occasione alla piccola MG ZR 105 dopo una grande stagione del CIR ha vinto la classe A5 con la piccola MG ZR 105.  Gli altri vincitori di classe sono: Gasperoni la classe N2 con la Peugeot 106, Mascitti la classe A8 con la Lancia Delta, “Brik” la classe A6 con la Opel Corsa, Picchetta la classe A7 con la Seat Ibiza e il neo Campione Italiano Rally R1 Martinelli la classe R1 con la sua Suzuki Swift.

26 Ott [16:22]

Val D’Orcia da record:
ben 112 gli iscritti!

Successo clamoroso di iscritti al Rally della Val d’Orcia, 112 i partecipanti tanti anche a Raceday Ronde Terra, ma il numero finale si avrà solo alla fine delle verifiche sportive. Questa gara decreterà anche il vincitore del Campionato Italiano Rally Terra 2017. Il rally sulle colline senesi, organizzato con successo e soddisfazione da Scuderia Balestrero e dalla locale Radicofani Motorsport si preannuncia molto combattuto e propone un percorso rivoluzionato rispetto alle ultime edizioni.
 
Il percorso di gara
L’edizione 2017 del Rally della Val d’Orcia avrà le stesse prove, ma effettuate in senso inverso e con lo spettacolare passaggio sul pezzo asfaltato che sfiora il borgo di Radicofani, che mancava ormai da diverse edizioni. Le prove saranno: Radicofani di Km. 11,46 e San Casciano dei Bagni di Km. 6,48 che saranno ripetute tre volte ciascuna con un totale di 53,82 km cronometrati su un percorso globale di Km. 178,83 . Un percorso molto compatto che prevede a fine di ogni giro un Riordino a San Casciano dei Bagni e un Parco Assistenza presso l’ampia zona Industriale di Val di Paglia.
 
Il programma della gara
Venerdì 27 ottobre dalle ore 21.00 alle ore 23.00 consegna dei radar e verifiche. Sabato 28 ottobre dalle ore 08.00 alle ore 12.00 oltre alla consegna del radar sono previste le verifiche sportive e tecniche nella Zona Artigianale della Val di Paglia sulla S.P. 478. Sempre sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00 è previsto lo Shakedown e nel pomeriggio dalle ore 12.30 alle ore 17.30 sono in programma le ricognizioni del percorso.
La suggestiva piccola Piazza S. Pietro di Radicofani ospiterà la sede della partenza prevista sabato 29 ottobre alle ore 19.01 da dove prenderà il via ufficialmente la prima vettura per poi proseguire, a distanza di un minuto, con tutti gli altri equipaggi ammessi alla gara con una coreografica passerella serale a cui seguirà il riordino notturno previsto nella Zona Artigianale della Val di Paglia.

La gara vera e propria inizierà domenica 29 ottobre con l’uscita dal lungo riordino notturno alle ore 8.31 ed ingresso in Parco Assistenza (dalla durata di 15 minuti) ed alle ore 09.00 la partenza della prima vettura sul primo dei tre passaggi previsti della prova speciale denominata Radicofani di Km. 11,46  che poi sarà ripetuta alle ore 11.39 e alle ore 14.18; l’altra prova San Casciano dei Bagni di Km. 6,48 sarà effettuata alle ore 9.40 – 12.19 e 14.58. 
Arrivo finale sarà a Radicofani nella piazza San Pietro alle 16.00 della domenica con premiazione sul palco d’arrivo.  
La base logistica della gara sarà il Palazzo Comunale di Radicofani che ospiterà la Direzione Gara, Segreteria, Sala Classifiche e Sala Stampa.
Lo scorso anno si aggiudicò la gara portando così a cinque i successi al Rally della Val d’Orcia il trentino Alessandro Taddei (Foto Davide Monai) affiancato da Andrea Gaspari su Ford Focus WRC, alle sue spalle altro pilota trentino Cobbe con alle note Turco sempre su Ford Focus WRC, mentre Hoelbling con Grassi aveva guadagnato il terzo gradino del podio con la Skoda Fabia R5.

7 Ott [16:41]

Costa Smeralda
Dettori profeta in patria

Gara, come nelle previsioni, molto difficile e che ha vissuto sulla determinazione e la grande voglia di vincere in casa, da parte di Giuseppe Dettori. Il pilota di Arzachena ha sferrato l’attacco nel primo giorno, per poi provare, con successo, a contenere il ritorno degli avversari, a partire da Daniele Ceccoli, in coppia con Capolongo, di fatto primi nel Campionato Terra. Il sammarinese si trovava davanti ad una missione difficilissima, quella di dover centrare il bersaglio grosso, ma anche sperare in qualche rallentamento degli avversari in chiave campionato.

Acquisito il primo obbiettivo, mentre gli altri pretendenti alla vittoria di campionato, hanno adottato una tattica dettata soprattutto dal buonsenso. Ovviamente il ritmo è sempre stato molto alto, ma  Andrea Dalmazzini, navigato da Ciucci, alla guida della Ford Fiesta R5 ha dimostrato tanta maturità, con il risultato di chiudere al  terzo posto assoluto, secondo di campionato. Quarto posto finale per Nicolò Marchioro al volante della Peugeot 208 T16 R5 del Power Car Team.  Il padovano di fatto conquista la terza piazza nel tricolore terra.

Degli altri, gara sfortunata e con qualche piccolo errore, fin dall’inizio, per il principale inseguitore del leader in campionato, Dalmazzini, ovvero Giacomo Costenaro, che fin dalla prova di apertura ha toccato una ruota, con il risultato del ritiro dalla gara; rientrato nella stessa con forti penalità, non ha potuto recuperare tutto, ma, oltre ad avere vinto alcune speciali, ha comunque incassato punti preziosi in chiave campionato. Dunque tutto è rimandato all’ultima gara della stagione dove si assegnerà il titolo tricolore e saranno i primi tre in campionato a giocarsi il tutto per tutto.

La classifica finale

1. Dettori-Pisano (Skoda Fabia R5) in 1.02’08”5
2. Ceccoli-Capolongo (Ford Fiesta R5) a 20”3
3. Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 52”1
4. Marchioro-Marchetti (Peugeot 208 T16 R5) a 52”9
5. Hoelbling-Grassi (Skoda Fabia R5) a 1’45”5
6. Marrone-Fresu (Peugeot 208 R5) a 3’33”9
7. Biolghini-Ferrara (Skoda Fabia R5) a 3’36”7
8. Musselli-Pischedda (Skoda Fabia R5) a 5’50”2
9. OrecchioniTali (Peugeot 208 R5) a 6’37”1
10. Canu-Piras (Mitsubishi Lancer) a 7’14”2

Il campionato
1. Dalmazzini 57,75; 2.Ceccoli 48; 3.Costenaro 47,75; 4.Marchioro 36,25; 5.Hoelbling 33,50; 6.Bruschetta 16,5; 7. Ricci 15; 8.Manfrinato 13,5; 9.Donetto e Dedo” 10,5.

10 Set [17:21]

Nido dell’Aquila
Certezze per Dalmazzini

Sono stati Andrea Dalmazzini e Giacomo Ciucci, su una Ford Fiesta R5 della GB Motors Racing, a vincere oggi il Nido dell’Aquila 2017, la quarta prova del Campionato Italiano Rally Terra, che si è disputata con le insidie del maltempo, che hanno reso ancor più ostico, ma comunque anche appassionante, il confronto sul campo, punteggiato da sei prove speciali in totale, due da ripetere.
 
Il Campionato Italiano Rally Terra era arrivato in Umbria con una situazione di classifica estremamente corta e ne riparte con alcune certezze in più per Dalmazzini che, partendo per primo sulla strada sapeva di poter avere l’handicap di aprire la strada agli avversari. il pilota modenese, ha attaccato sino dai primi metri di gara spiazzando tutti ed allungando in modo concreto, inseguito da vicino solamente dal giovane sedicenne boliviano Marco Bulacia (Ford Fiesta R5), alla fine arrivato secondo assoluto, affiancato dall’esperto copilota argentino Fernando Mussano.
 
Proprio Bulacia, la grande rivelazione della stagione sterrata nazionale, è stato quello che più ha impensierito il vincitore, costringendolo a forzare sino all’ultima prova speciale, segno di una gara rivelatasi anche spettacolare oltre che tirata. Il giovane sudamericano, tre volte Campione Nazionale rally di Bolivia, ha messo pepe alla sfida dalla parte centrale del confronto, ha siglato la miglior prestazione cronometrica in tre prove e sotto la bandiera a scacchi Dalmazzini ha primeggiato con l’inezia di 1”6.
 
Dietro ai due è emerso con ampio merito Giacomo Costenaro, con Bardini, su una Peugeot 208 T16 R5. Partito in sordina, duellando con forza con il Campione in carica Daniele Ceccoli, in coppia con Capolongo (Ford Fiesta R5), il driver vicentino ha poi finito in tranquillità al terzo posto, visto che a due prove dal termine il sammarinese si è fermato per noie elettriche.
 “Nido” sfortunato anche per i padovani Nicolò Marchioro/Marco Marchetti, traditi dalla trasmissione della loro Peugeot 208 T16 R5 dopo tre prove quando occupava il gradino più basso del podio provvisorio.
 
Dalmazzini dunque ha preso leggero margine in classifica di Campionato quando mancano due prove al termine (Rally Costa Smeralda e Rally Val d’Orcia) e Costenaro rimane bene in corsa per il rush finale, mentre dai loro mancati arrivi sono stati certamente penalizzati sia Ceccoli che Marchioro.
 Quarta piazza assoluta per i veronesi Luca Hoelbling/Mauro Grassi, con la Skoda Fabia R5, sempre rimasto a ridosso del podio nonostante un avvio stentato per problemi di set-up, mentre l’acceso confronto per il Gruppo N è andato al trevigiano Alessandro Bruschetta, con Zortea alle note, su una Subaru Impreza N4.

Le prime due prove erano state appannaggio dello sloveno Aljosa Novak, con una Mitsubishi Lancer Evo IX poi, dal secondo giro di prove, il pilota di Montebelluna è salito in cattedra, andando a chiudere vittorioso in Piazza Vittorio Umberto I a Nocera Umbra nonostante abbia corso debilitato dai postumi di una colica renale avuta nell’immediato pre-gara. Con questa nuova pregevole prestazione Bruschetta consolida il primato nel Trofeo Yokohama, riservato ai clienti del costruttore di gomme giapponese. Prestazioni di rilievo anche per Facca (Ford Fiesta R5), sempre molto spettacolare, per Rigo (al debutto con una trazione integrale, Mitsubishi Lancer Evo IX) e per Codato (Mitsubishi Lancer Evo IX).

La classifica finale

1. Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5) in 38’59”2
2. Bulacia-Mussano (Ford Fiesta R5) a 1”6
3. Costenaro-Bardini (Peugeot 208 T16 R5) a 53”8
4. Hoelbling-Grassi (Skoda Fabia R5) a 1’30”7
5. Bruschetta-Zortea (Subaru Impreza N4) a 2’39”8
6. Novak-Car (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 3’09”6
7. Facca-Maggiolino (Ford Fiesta R5) a 4’25”7
8. Rigo-Cadore (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 5’01”5
9. Codato-Dinale (Mitsubishi Lancer Evo VIII) a 5’05”3
10. Pellegrineschi-Tondini (Citroen DS3) a 5’18”1

La classifica di campionato

1) Dalmazzini 45,75; 2) Costenaro 42,75; 3) Ceccoli 33; 4) Marchioro 26,25; 5) Hoelbling 25,5; 6) Bruschetta 16,5; 7) Ricci 15 ; 8) Manfrinato 13,5; 9) Donetto 10,5; 9) “Dedo” 10,5.

9 Apr [11:04]

Liburna Terra - Finale
Imprendibile Trentin

Nella gara d’apertura del Campioanto Terra a dominare è stato l’equipaggio Trentin-De Marco a bordo della Ford Focus WRC che ha saputo regolare il sempre più bravo Costenaro, vincendo ben 4 prove speciali sulle 6 disputate lasciando due scratch uno a Caldani, poi costretto al ritiro per un brutto cappottone sull’ultima prova, e allo stesso Costenaro che ha fatto suo il penultimo passaggio sulla PS di Ulignano a conferma del talento crescente. Quest’ultimo navigato da Bardini ha guidato egregiamente la performante Peugeot 208 T16 R5 emergendo in tutte le prove speciali. Sul terzo gradino del podio il campione italiano Trofeo Terra 2016, il sammarinese Daniele Ceccoli con alle note Capolongo all’esordio con la Ford Fiesta R5.
Secondo passaggio su Ulignano neutralizzato dopo il principio di incendio sulla Focus di Taddei dove il turbo ha innescato l’incendio e il pilota, visto il fumo proveniente dal cruscotto, è stato costretto a fermarsi e dopo aver scaricato il proprio estintore ha potuto utilizzare quello delle due vetture che seguivano riuscendo a spegnerlo.

Subito sotto il podio un grande gentleman driver Manfrinato che con Condotta divideva una performante Ford Fiesta R5 e sempre con tempi di assoluto rilievo che ha preceduto analoga vettura del giovane Donetto che con Giatti sta prendendo sempre più confidenza con la vettura. Ritorno alle corse con successo per Tonso che con Bizzocchi esordiva alla guida della Skoda Fabia R5 trovandosi ben a suo agio con la sua nuova vettura. Cobbe-Turco con la settima piazza si aggiudica il Raceday Terra di cui il Liburna Terra era la finale della edizione 2016/2017 ed ha preceduto l’atteso sedicenne boliviano Bulacia che con Mussano esordiva in Italia e su Ford Fiesta R5 iniziando un percorso di alta formazione proprio nel neonato Campionato Italiano Rally Terra. Una sorpresa per il campione boliviano che ha saputo, con una naturalezza inconsueta, adattarsi velocemente ad un fondo impegnativo e tecnicamente complesso come quello di Ulignano che ha messo a dura prova numerosi equipaggi. Plauso perciò per Bulacia che ha saputo ben  interpretare la gara e sicuramente riuscirà a distinguersi nel proseguo della sua carriera. Completano i top ten Marchioro-Marchetti che hanno pagato lo scotto di dover aprire la gara e quindi di non trovare nel primo giro un fondo ideale seguiti dal rientrante “Dedo” che con Inglesi esordiva con la Skoda Fabia R5 e che, lottando per il podio con Costenaro, ha commesso un errore nell’ultima crono che lo ha retrocesso pesantemente nella classifica assoluta. Soddisfazione per la Scuderia Livorno Rally che ha festeggiato i sessantasette arrivati dei novantanove ammessi alla partenza coinvolgendo per la premiazione il sindaco di Volterra Marco Buselli e gli assessori Baruffa e Tanzini oltre che coinvolgere anche l’assessore di Peccioli Lazzareschi ed anche il Gruppo sbandieratori di Volterra che hanno preceduto nel fantastico contesto della Piazza di Priori di Volterra la cerimonia di Premiazione.

La classifica finale

1.Trentin-De Marco (Ford Focus Wrc) - 37’19”9
2.Costenaro-Bardini (Peugeot 208 T16 R5) a 23”5
3.Ceccoli-Capolongo (Ford Fiesta R5) a 30”2
4.Manfrinato-Condotta (Ford Fiesta R5) a 36”2
5.Donetto-Giatti (Ford Fiesta R5) a 45”2
6.Tonso-Bizzocchi (Skoda Fabia R5) a 46”9
7.Cobbe-Turco (Ford Focus Wrc) a 47”5
8.Bulacia-Mussano (Ford Fiesta R5) a 47”8
9.Marchioro-Marchetti (Peugeot 208 T16 R5) a 49”4
10.“Dedo-Inglesi (Skoda Fabia R5) a 51”8

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