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MONDIALE RALLY
MONTE-CARLO
C’è da capirlo, per il ritorno nella serie iridata gli
organizzatori hanno diluito le funzioni in cinque
giornate. E sono state tante, persino troppe.
“Sarebbe stato tutto diverso, se Jari-Matti Lat-
vala non fosse uscito di scena tanto presto”,
osserva Loeb. Già, lo sarebbe stato. Ma il bollen-
te finlandese non ha resistito alla tentazione di
andare a tutta anche quando era chiaro che non
aveva le “scarpe” adatte per farlo. Un errore gra-
ve e fatale, il suo. Che il re del Monte giustifica:
“Per me – argomenta – era stato più facile accet-
tare di lasciare per strada quasi un minuto: so di
essere il più veloce sull’asfalto e quindi mi
bastava restare in strada per aver la ragio-
nevole certezza di poter recuperare. Lui,
invece, sa che dove il catrame è pulito non
può tenere il mio passo e per questo, pen-
so, ha provato a fare di tutto per non per-
dere il vantaggio che aveva”.
Generoso con l’avversario più pericolo-
so nella corsa al titolo, rende merito
anche all’altro finlandese in gara, quel-
lo che indossa la sua stessa divisa:
“Mikko Hirvonen ha confermato di
essere quello che si sapeva: un pilo-
ta molto veloce e un perfetto com-
pagno di squadra”. Provarlo dicen-
dogli che è facile dire bene di chi è
dietro, non serve: “C’è chi, dopo
la scorsa stagione, è convinto che
io voglio essere protetto dalla
squadra. Ma non è vero: anche
se corro sempre per vincere, se
un altro è più veloce accetto di perdere. E infat-
ti non mi dispererò se in Svezia lui mi starà
davanti: ciascuno per sé e tutti per la squadra,
almeno fino a quando non saranno i numeri a
stabilire gerarchie precise”. La lingua batte sem-
pre dove il dente vuole e il pensiero torna all’an-
no passato: “Non avevo e non ho niente contro
Sébastien Ogier, quello che mi ha dato fastidio è
stata la totale mancanza di chiarezza nel gestire
le varie situazioni”.
Dal passato prossimo all’immediato futuro.
Loeb ha nel mirino il nono titolo e non ne fa
mistero. Non ci sta, però, a sentir parlare di stra-
da già tutta in discesa: “E’ chiaro che aver inizia-
to l’annata facendo il pieno di punti è confortan-
te, ma siamo solo all’inizio e non avrebbe nessun
senso fare proclami adesso”, taglia corto. Ma
intanto guarda tutti dall’alto dei venticinque
punti raccolti con la sessantottesima vittoria in
carriera e i tre extra conquistati al Col de la
Madone. “Potevamo anche non vincerla, quella
prova, ma siamo ingordi…”, fa Daniel Elena.