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FORMULA 1
RUBENS BARRICHELLO
Massimo Costa
Diciannove anni consecutivi di F.1. Chi nel 1993 era un bambi-
no oggi è un adulto, magari con figli. In questo lunghissimo arco
di tempo, Rubens Barrichello ci è passato in mezzo come fosse
sempre la prima volta, travolto da una grande passione che gli
ha permesso di partecipare a 322 Gran Premi. Un record che dif-
ficilmente verrà battuto. Vice campione del mondo nel 2002 e
2004 con la Ferrari, Barrichello questa volta non riuscirà a esse-
re al via della stagione 2012. Il 23 maggio compirà 40 anni,
un’età che ormai non è più identificata come quella di un ex pilo-
ta considerando le performances di Michael Schumacher o il
ritorno in F.1 di Pedro De La Rosa. Lo stile di vita di tutti noi è
migliorato negli ultimi decenni, gli sportivi hanno una carriera
più lunga e a questo aspetto ormai consolidato non si sottrae il
motorsport. Barrichello non ha intenzione di ritirarsi, la chance
unica rimasta è quella della HRT e sicuramente il brasiliano non
vorrà partire dall’ultima fila tanto per esserci. In Indycar ha tan-
ti amici che già lo hanno invitato a fare un salto da quelle parti.
Vedremo. In attesa di sapere cosa combinerà quell’ex ragazzino
che nel 1993, giovanissimo, è arrivato in F.1 dopo aver vinto il
campionato inglese di F.3 nel 1991 ed essersi piazzato terzo nel-
la F.3000 del 1992, vediamo in numeri la sua carriera. Come det-
to, sono stati 322 i GP svolti, ma 326 le presenze. Una sola vol-
ta non si è qualificato, in quel drammatico GP di San Marino del
1994 a Imola quando è stato protagonista di un terribile inciden-
te il venerdì, nelle prove libere. Preludio dei drammi successivi:
la morte di Roland Ratzenberger durante la qualifica e quella di
Ayrton Senna in gara. Per 11 volte ha conquistato la vittoria e in
ben 68 occasioni è salito sul podio. Barrichello ha ottenuto 14
pole e 17 giri veloci durante le gare, è partito dalla prima fila 34
volte. Numeri senza dubbio pesanti. Anche se Barrichello, non
ha mai convinto in fondo e, soprattutto, non ha mai scaldato la
folla brasiliana non riuscendo mai a rimpiazzare nel cuore dei
tifosi il compianto Ayrton. Barrichello è stato, ed è, un ottimo
pilota, ma non è mai stato baciato dal talento puro dimostran-
do anche una certa fragilità caratteriale. I suoi anni migliori sono
stati quelli vissuti in Ferrari, dove però è sempre stato schiac-
ciato da Schumacher, non riuscendo a imporsi nonostante aves-
se un missile tra le mani. E quando ha avuto la chance di guida-
re un’altra monoposto in grado di vincere il mondiale, la Brawn
nel 2009, è stato sopraffatto dal compagno di squadra Jenson
Button. Barrichello ha debuttato in F.1 con la Jordan nel 1993 e
vi è rimasto fino al termine del 1996. Ha quindi portato al debut-
to la Stewart nel 1997, team che ha fatto crescere fino al 1999
quando è arrivata la chiamata Ferrari. Il brasiliano è rimasto a
Maranello sei stagioni, poi nel 2006 ha firmato per la Honda
vivendo nel 2008 il momento del ritiro del costruttore giappo-
nese e la rinascita con Ross Brawn. Nel 2010 e 2011 ha vestito
la tuta della Williams.