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FORMULA 1
JARNO TRULLI
Massimo Costa
Tra i dispiaciuti dell’uscita di scena di Jarno Trulli dal mondiale F.1, il team
principal Ferrari Stefano Domenicali: “Poche volte ha avuto un mezzo capa-
ce di esaltarne il talento”. Bella dichiarazione, ma decisamente stonate: vie-
ne da chiedersi come mai la sua Ferrari non abbia mai preso in considerazio-
ne il pilota italiano? Trulli l’ha presa bene comunque: “Me lo hanno comuni-
cato giovedì”, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport, “l’avevo detto che i pic-
coli team devono fare i conti, li capisco e non c’è nessun rammarico. C’erano
meccanici e tante famiglie che devono andare avanti, adesso possono affron-
tare la situazione in maniera migliore”. Trulli però non si arrende, non si sen-
te tagliato fuori dalla F.1: “Ho chiuso con la Caterham, non con il mondiale.
Ho sempre corso da professionista, sono rimasto in F.1 per quindici anni e ci
sarà un motivo per questo…”. Non si sa quel che potrà accadere, non lo sa
nemmeno Trulli. La F.1 è sempre imprevedibile. Magari dopo qualche gara
si incrina il rapporto tra un pilota e il suo team ed ecco che Trulli potrebbe
essere l’opzione giusta. Chi può dirlo… E’ però sicuro che Jarno non vuole
fermarsi qui: “A 37 anni non si va in pensione”, dice lasciando intendere che
potrebbe abbracciare qualche progetto esterno al mondiale F.1, magari nelle
corse endurance con quella Toyota per la quale ha corso tanti anni “Non pos-
so dire nulla in merito, staremo a vedere, non è questo il momento per par-
larne”. Va detto però che la Toyota ha già definito i propri equipaggi per il
WEC e la 24 Ore di Le Mans. “L’importante è che si tratti di un progetto pro-
fessionale che mi consenta di tornare a vincere. Per troppi anni ho dovuto
soffrire e remare, è ora che il vento cambi”. Su questa dichiarazione molti
avranno da ridire considerando che Trulli ha corso per grandi costruttori
come Renault e Toyota, ma tant’è, Trulli ci è piaciuto anche per le sue lamen-
tele alla… Mourinho.
“SENZA
RAMMARICO”
L’avevo detto che i piccoli team devono fare i conti,
li capisco e non c’è nessun rammarico. C’erano meccanici
e tante famiglie che devono andare avanti,
adesso possono affrontare la situazione in maniera migliore
JARNO TRULLI