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GP AUSTRALIA
LA POLITICA
LA F.1 CORRERÀ
IN BORSA
Stefano Semeraro
La battuta, un po’ macabra, l’ha
fatta StefanoDomenicali alla vigi-
lia del Gp d’Australia. «La Con-
cordia? Per ora è coricata su un
fianco, bisognerebbe rialzar-
la…». Il riferimento è alla nave
della Costa crociere, ma la si può
leggere anche in chiave del nuovo
accordo per i diritti della F.1 che
ormai inizia a delinearsi. E a deli-
nearsi come un rivoluzione tota-
le, un cambiamento epocale
rispetto al vecchio Patto della
Concordia, quello che legava tut-
ti i team di F.1. Con l’uscita l’anno
scorso dalla FOTA di Ferrari e
Red Bull - l’aristocrazia e i nuovi
ricchi del Circus, ovvero le uniche
due scuderie che oggi possono
battere i pugni sul tavolo (perché
senza di loro il Circus perderebbe
senso) - lo scenario è infatti radi-
calmente cambiato. Secondo
quanto rivelato da un giornalista
di Sky News, il CVC, il fondo di
investimento che possiede la
maggioranza dei diritti commer-
ciali della F.1 il 20% e la carica di
direttore generale sono di Eccle-
stone - vorrebbe cedere parte del
suo investimento e quotarlo sulla
piazza di Francoforte costituendo
una nuova società. Per esplorare
la possibilità dell’operazione
sarebbe già stata chiamata in cau-
sa nientemeno che la Goldman
Sachs, e la cessione prevederebbe
un trasferimento di capitali verso
laFerrari –che con il suomarchio
storico è parte integrante degli
assett della F.1 – e anche un posto
nel consiglio di amministrazione
della nuova società per Luca di
Montezemolo e uno per Dietrich
Mateschitz (o in alternativa Chris
Horner), come rappresentanti
della Red Bull. Si parla di una
cifra attorno ai 20milioni di euro,
ma per il momento sono tutti
rumors da confermare, anche
perché l’articolo che si occupava
della faccenda, con tanto di docu-
menti segreti allegati, è stato
rapidamente fatto scomparire
dal web. Nel nuovo Patto della
Concordia insomma, Ferrari e
Red Bull la farebbero da padroni,
ma sarebbe comunque prevista
una percentuale maggiore dei
ricavi anche per gli altri team. E
vi comparirebbe anche la clauso-
la che riguarda la terzamacchina,
un concetto che sta tanto a cuore
a Montezemolo: una nuova squa-
dra interessata a entrare nel Cir-
cus potrebbe infatti utilizzareuna
Ferrari, una McLaren, una Red
Bull o una Mercedes dell’anno
precedente. Le altre scuderie
rimaste nella FOTA, McLaren
compresa, per ora nicchiano, ma
Ecclestone è convinto che alla
fine si piegheranno allo strapote-
re contrattuale di Maranello.
«Due cose non si possono toglie-
re alla F.1: la Ferrari e il rumore
dei motori – sostiene Bernie il
Supremo – e la FOTA non si met-
teràmai d’accordo su nulla. Dico-
no di stare assieme per aiutare la
F.1 e i promotori, ma sono scioc-
chezze. La Ferrari non farebbe
mai accordi con questi pagliacci».
A rischio di far naufragare anche
questa Concordia.
Alla FOTA dicono di stare assieme per aiutare la F.1
e i promotori, ma sono sciocchezze.
La Ferrari non farebbe mai accordi con questi pagliacci
BERNIE ECCLESTONE