Page 18 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
18
GPMALESIA
MCLAREN E RED BULL
Massimo Costa
Lewis Hamilton, come da tradizione, non
resiste dal criticare alcune scelte sbagliate
della squadra che gli hanno pregiudicato la
possibilità di tentare di stare più vicino a Fer-
nando Alonso e a Sergio Perez. Jenson But-
tonse larideperessereandatoasbatterecon-
tro la HRT, e per di più per colpa sua. Quasi
non ci crede.Morale: laMcLaren dominatri-
ce della qualifica, nel tempestosoGPdiMale-
sia non ha raccolto nulla di buono. O quasi.
Un altro terzo posto col poleman Hamilton
che ormai tollera poco il fatto che il sabato
vola indisturbato verso la pole mettendoci
anche tantissimo di suo, poi la domenica non
gliene va bene una. Il muretto box McLaren
non funziona sempre al meglio e per di più
nel primo pit-stop c’è stata una certa difficol-
tàdeimeccanici nell’alzargli lamonopostoda
dietro. Errori a parte però, in condizioni di
pista mista asciutta e bagnata, la MP4/27 ha
dimostrato qualche pecca di troppo: “Non
riuscivoproprioaprenderli quei due”, hadet-
to Hamilton riferendosi ad Alonso e Perez,
“anche quando l’asfalto si asciugava”, ha
aggiunto con sorpresa. Ma alla fine “quel che
conta è aver portato a casa altri punti e un
altro podio”.
Sepangpareva il copioneperfettoperButton,
sempre tantobravonel gestire legomme, nel-
l’immaginare prima di altri le situazioni di
gara. E’ invece sprofondato quando ha urta-
to la HRT di Narain Karthikeyan, davanti a
lui perché l’indiano non aveva effettuato
alcun pit-stop, dunque non era doppiato.
“Non so perché ma faticavo a mandare in
temperatura le gomme, mi è partito il poste-
riore, ho perso la traiettoria ideale e ho col-
pito Karthikeyan danneggiando il muso e
dovendo fare una sosta in più. Nella foga del
recupero, si sono succedute scelte errate nel
momento delle altre soste: “Tutto quel che
dovevaandarestortoèandatostorto”, hadet-
to senza rabbia un serafico e sorridente But-
ton rimasto senza punti dopo la vittoria di
Melbourne.
Chi invece ha rabbia da vendere è Sebastian
Vettel. Non ha digerito neanche un po’ che
Karthikeyan (ancora lui) gli sia finito contro
dopoaverlodoppiato. Il pilotadellaHRTnon
si sa bene cosa volesse fare, una volta che la
Red Bull lo ha passato lui ha sterzato un po’
troppo colpendo con la propria ala la gomma
posteriore sinistra del campione del mondo.
Che è dechappata. Era quarto Vettel, di più
nonpoteva proprio fare conunaRedBull che
questa volta non è migliorata nel passo gara
come in Australia. Nessun miracolo in quel-
le condizioni che lui adora e con le quali ci ha
vinto pure una gara con una monoposto net-
tamente inferiore, la Toro Rosso a Monza
2008. Nonostante ciò si stava difendendo e
magari poteva anche pensare di poter
acchiappare la McLaren di Hamilton, non
lontana, per il podio. Niente da fare, Karthi-
keyan Cetriolo, così Vettel lo ha chiamato, lo
ha mandato all’inferno e fuori dai punti. Ci
hapensatoMarkWebbera finirequartoasoli
3” da Hamilton. La stessa posizione di Mel-
bourne per il canguro della Red Bull che ora
si scopre davanti a Vettel in classifica gene-
rale: 24 a 18. Una sensazione che non prova-
va da tanto tempo.