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ITALIANO RALLY
IL CIOCCO
Guido Rancati
Marzo pazzerello: splende il sole, prendi l’ombrello. Paolo
Andreucci lo sa, ma al momento di lasciare il parco assistenza per
andare ad affrontare l’ultima serie di prove di un rally nel quale
agli altri ha fin lì concesso molto poco non pensa a coprirsi la testa.
E neppure si infila che galoches: ha voluto che sotto la sua 207
montassero quattro gomme da stampo e ne ha fatto mettere due
uguali nel bagagliaio. Anche se qualche goccia ha già cominciato a
scendere sul parco assistenza e il programma prevede, nell’ordine, i
due chilometri e mezzo del Ciocco, i quasi quattordici di Malazzana,
i diciannove e sei di Bagni di Lucca e un’altra puntata sul toboga
all’interno del centro turistico. E’ tranquillo, il garfagnino della Peu-
geot: i ventotto secondi e spiccioli che ha di vantaggio su Umberto
Scandola, ormai l’unico a poter in qualche modo pensare di rovinar-
gli la festa, non lomettono al riparo da ogni sorpresa, ma gli consen-
tono di guardare avanti senza tanti patemi. Nemmeno le incognite
legate a un tempo quantomai variabile bastano a fargli tremare i pol-
si: se il cielo chiude i rubinetti è a posto; se l’umido segnalato a trat-
ti si dovesse trasformare in bagnato, le due stampo intagliate che il
veronese della Skoda ha voluto come scorta non gli permetterebbe-
ro di fare grandi differenze.
“Ci sarà da fare attenzione”, dice Ucci prima di ripartire. La fa: alza
il piede dove l’asfalto è lucido e tiene giù dove è asciutto. La spun-
ta al Ciocco e a Molazzana, lascia qualcosina a Bagni di Lucca e nel-
la kermesse finale. Vince per la sesta volta sulle strade di casa emet-
te in cassaforte i primi punti tricolori della stagione. “Non è stato
facile”, dice a bocce ferme. Aggiunge: “Ripetere i risultati dell’anno
passato sarà estremamente complicato, quasi impossibile”. Rende
onore a Scandola che in qualche modo l’ha tenuto sotto pressione
fino alla fine e che, afferma, lo farà soffrire fino alla fine dell’anno,
ma non dimentica di omaggiare la 207 che è ancora migliorata. “E
che grazie anche al fantastico lavoro degli uomini della Racing
Lions, non si ferma mai, non ha mai un problema”, ricorda. Anna
Andreussi conferma convinta: “Umberto è bravo e lo si poteva intui-
re già qualche anno fa, quando correva con l’Impreza. Purtroppo
nel periodo in cui ha avuto la Punto non ha potuto ottenere quan-
to avrebbe meritato, ma sono convinta che quest’anno ci farà soffri-
re”.
Umbi raccoglie i complimenti, ringrazia e fa sapere di essere soddi-
sfatto: “Non potevamo sbagliare e non abbiamo sbagliato. Il secon-
do posto dietro a Paolo era il nostro obiettivo al via e l’abbiamo cen-
trato, anche se, nellaprima tappa, AlessandroPericoè statounavver-
sario tosto”. Non lo dice apertamente, ma è chiaro che pensa di fare
ancora meglio nel tanto che resta dell’annata con un’auto che di fat-
to ha cominciato a conoscere in gara: “Il nostro ingegnere ha avuto
un paio di intuizioni felici e le cose sono subitomigliorate, ma ci sono
ancora ampi margini di miglioramento”, spiega.
Umberto è bravo e lo si poteva intuire già qualche anno fa,
quando correva con l’Impreza. Purtroppo nel periodo in cui ha avuto
la Punto non ha potuto ottenere quanto avrebbe meritato,
ma sono convinta che quest’anno ci farà soffrire
ANNA ANDREUSSI