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MOTO GP
GARA A MOTEGI
Se ci è riuscito lui ce la potrò fare anch’io? Si stara ponendo questa domanda Dani
Pedrosa, che continua imperterrito la sua marcia di avvicinamento a Jorge Lorenzo,
leggendo quel che sta combinando Sebastian Vettel in F.1. Un duello tutto spagnolo
che sta tenendo viva la Moto GP. Pedrosa e la sua Honda stanno marciando come oro-
logi svizzeri avendo ottenuto quattro vittorie nelle ultime cinque gare, un passo tra-
volgente. Ma purtroppo per il piccolo Dani, Lorenzo e la Yamaha non hanno avuto bat-
tute di arresto e si sono piazzati sempre vicino a lui. Così, pur vincendo, Pedrosa non
riesce a fare un salto netto in avanti nella classifica generale per avvicinare il leader
Lorenzo. Nelle ultime due gare, Pedrosa ha guadagnato 50 punti, Lorenzo 40 ed ora
la situazione è di 310 a 282. Sono 28 i punti da recuperare, a Lorenzo, come ha detto
lui stesso, bastano tre terzi posti in caso di tripletta del rivale nelle prove finali di
Sepang, Phillip Island e Valencia. A Pedrosa servirebbe un ritiro di Lorenzo, come
accaduto ad Alonso che a dire la verità ne ha collezionato due tra Spa e Suzuka. La
gara di Motegi ha proposto una volta di più il loro confronto con Pedrosa che ha gio-
cato d’astuzia. Pur avendo notato subito che era più veloce, ha preferito non consu-
mare le gomme fin da subito, tenendo il passo di Lorenzo. Poi lo ha attaccato con suc-
cesso al 12° giro. Pedrosa dice che Honda e Yamaha si equivalgono, ma Lorenzo non
è dello stesso avviso, la moto della HRC è superiore. E in effetti la sensazione è que-
sta. Alla Honda è bastato cambiare una gomma dopo la qualifica per ridurre le vibra-
zioni e volare via. Sul tracciato giapponese si è distinto Alvaro Bautista con la Honda
del team Gresini, ottimo terzo. Tre spagnoli sul podio. Bautista ha rinnovato con Gre-
sini per il 2013. Quarto e arrabbiato Andrea Dovizioso con la Yamaha Tech 3 che ha
dovuto fare i conti con una risposta dei freni non ottimale nei primi giri, freni che era-
no stati cambiati dopo la qualifica e rodati nel warm-up. Soltanto settimo Valentino
Rossi, primo tra i Ducatisti. Questa volta non hanno avuto problemi, Rossi ha detto
che era al massimo e che più di così non si poteva. Sfortunato Cal Crutchlow, rimasto
senza benzina e senza podio, mentre Ben Spies è caduto al 1° giro.
L’arrivo di Bautista
terzo al traguardo
con la Honda del team Gresini