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L’INTERVISTA
BRANDON MAISANO
Antonio Caruccio
Brandon Maisano è uscito dal programma
Ferrari Driver Academy. Una notizia passata
in sordina nell’ambiente, che però è risultata
inconfutabile nel momento in cui il giovane
francese era assente alla presentazione della
F138 aMaranello la scorsa settimana. Il fran-
cese non sembra però essere definitivamen-
te fuori dall’orbita del Cavallino, anzi per lui
potrebbero aprirsi interessanti novità per il
futuro. Scopriamolo con lui
Che bilancio puoi trarre della tua sta-
gione 2012 nella F.3 Italia?
La mia è stata una annata poco significativa
perché laMygale, su cui correva il mio avver-
sario Agostini, da metà stagione in poi è
andata molto forte. Ho fatto diversi secondi
posti, conquistando numerosi punti. Ad ini-
zio anno ho fatto un po’ fatica, ma il proble-
ma maggiore per me è stato che eravamo in
pochi al via, vanificando quindi le mie doti di
costanza. Quando ad esempio Eddie Cheever
si è girato a Vallelunga, è ripartito riuscendo
a finire settimo e a conquistare molti punti.
In un campionato con 30 macchine, come fu
l’Abarthche vinsi nel 2010, questononsareb-
be successo. Io sbagliopoco,magari nonsono
velocissimo, ma sonomolto costante. Ho fat-
to un solo errore a Monza quando ero trop-
po concentrato su Cheever che partiva al mio
fianco in prima fila. Ho sbagliato alla prima
curva e questo mi ha fatto perdere il campio-
nato”.
Al tuo secondo anno di Formula 3 ti
aspettavi forse qualcosa di più?
Ho iniziato il campionato pensando di poter
vincere facilmente il titolo e forse mi sono
troppo rilassato, è stato un mio errore. Non
mi ritengo per nulla soddisfatto di questo”.
Nel 2010 iniziasti in ritardo la prepa-
razione della stagione in Formula
Abarth, ma hai vinto il titolo nello
sprint finale. Nel 2011 e nel 2012 hai
faticato a ripetere questi risultati,
come mai?
Come accennavo in precedenza, il fatto che
ci fossero poche vetture in alcune condizioni
ha favorito i miei avversari. Il mio primo
anno in F.3 è andato bene, ho finito quarto
molto vicino ai primi, dopo essere anche sta-
to in testa al campionato per poco. Nel 2012
ho avuto alcuni problemi di motore, perdevo
tanto in rettifilo e non abbiamo potuto cam-
biare il propulsore fino alla gara di Monza.
Una volta sostituito, in qualifica sono andato
benissimo, ma per il resto della stagione que-
sta cosa mi ha molto penalizzato”.
Il confronto diretto che veniva scontato
fare era quello col tuo compagno di
casacca all’internodel programma Fer-
rari, Raffaele Marciello. Come pensi di
esserti comportato rispetto a lui?
I nostri campionati sono stati molto diversi.
Nella Euro Series il livello era nettamente più
alto, mentre il campionato italiano era con-
siderato di livello inferiore. Tuttavia lui ha
dovuto lottare solo con Daniel Juncadella, io
invece ho avuto la concorrenza di Cheever,
Agostini e in alcune occasioni di Giovesi con
cui ho battagliato parecchio. Lui è andato