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Massimo Costa
Il primo intento dell’ACO è pienamente riu-
scito. La European Le Mans Series lo scorso
anno, meglio nota come Le Mans Series, era
giunta al collasso. Ora, sotto l’ombrello del
FIAWEC, con la spinta di uomini chiave come
Gerard Neveu e Pierre Fillon, la ELMS si è
rivitalizzata proponendo un discreto numero
di iscritti tra Prototipi e vetture Gran Turi-
smo. Quel che voleva l’ACO, preoccupato
anche a creare un bacino di vetture da porta-
re alla 24 Ore di Le Mans. A Imola, seconda
prova stagionale, in realtà prima vera gara
2013
dopo quella bagnatissima ed interrotta
con bandiera rossa di Silverstone, si sono
viste 28 macchine e team in prevalenza fran-
cesi e inglesi, con l’Italia rappresentata dalla
sola AF Corse. Il nuovo format è parso vincen-
te. Dalla durata delle gare di 6 Ore dei prece-
denti anni si è passati alle 3 Ore il ché ha com-
portato una diminuzione di costi (anche per
un calendario di sole cinque tappe, le prossi-
me tre inserite nei weekend ricchi di pubbli-
co della World Series Renault) e uno spetta-
colo più avvincente. Anche se alcuni team
manager che schierano i Prototipi hanno fat-
to notare al giornale inglese Autosport che
dovendo utilizzare non più tre piloti, ma due,
il budget richiesto a chi guida si è inevitabil-
mente alzato. Ma non si può avere sempre tut-
to e sappiamo bene come nei paddock di tut-
to il mondo i proprietari delle squadre non
siano mai contenti… Rimane il fatto che la 3
Ore di Imola ha divertito proponendo una
gara tiratissima dove i piloti hanno dato sem-
pre il cento per cento spremendo al massimo
i loro mezzi, sia nella classe LMP sia nella
classe GT. Paradossalmente, è nelle gare
Endurance che i piloti spingono a fondo dal
primo all’ultimo minuto, e un esempio di que-
sto lo vedremo presto alla 24 Ore di Le Mans,
e non più in F.1 o GP2 o GP3 dove occorre pen-
sare al degrado delle gomme. Un fatto vera-
mente bizzarro. La corsa è stata vinta dalla
veloce coppia Thiriet-Beche con la Oreca-Nis-
san del Thiriet by TDS. Fino al primo stint, la
corsa ha proposto sei LMP2 racchiuse in un
fazzoletto col poleman Turvey costantemente
pressato da Hartley, Beche, Panciatici, Kim-
ber-Smith e Mailleux. Il duello si è poi ristret-
to alla Zytek Jota di Dolan, che ha preso il
posto di Turvey, e alla Oreca di Thiriet, salito
in vettura per Beche. Un confronto vero nel
quale nessuno dei due ha risparmiato colpi
bassi. Dopo il primo stint, Turvey aveva per-
so la prima posizione, ritrovata successiva-
mente da Dolan il quale però ha dovuto cede-
re a Thiriet, bel sorpasso alla Tosa, a un erro-
re in fase di doppiaggio e a pochi giri dal ter-
mine all’alternatore. Chi andava fortissimo
all’inizio era Hartley, che ricordiamo ex pilo-
ta Red Bull nelle formule e ora impegnato al
simulatore per la Mercedes F.1. Il neozelan-
dese del teamMurphy, autore del gpv in gara,
era secondo, ma il suo non più giovane com-
pagno Patterson quando ha preso il volante è
precipitato a centro classifica. Alla lunga sono
emersi gli affidabili Ragues-Panciatici con la
Alpine della Signatech mentre una bella sor-
presa è arrivata dalla Morgan di Mailleux che
condivideva l’abitacolo con la svizzera
Gachnang, molto rapida.
GRIFFIN SUPERSTAR
LEO-CIOCI CHE RIMONTA!
Anche nella classe GT non è mancato lo spet-
tacolo con uno splendido Griffin mattatore
della giornata con la Ferrari 458 della RAM.
L’inglese ha guidato per due ore di fila dappri-
ma ingaggiando un gran duello con la Porsche
Imsa di Long, poi gestendo al meglio la corsa
come il suo compagno di equipaggio Mowlem.
La Porsche dell’americano è poi svanita con
Milesi per qualche problema tecnico, poi è riu-
scita a ritrovare la marcia giusta anche se trop-
po tardi. Sono così saliti in cattedra Leo e Cio-
ci che con la Ferrari AF Corse presa da Peraz-
zini, che ha corso il primo stint, si sono prodot-
ti in una gran rimonta che li ha portati al secon-
do posto finale. Sia Leo sia Cioci hanno rischia-
to di rimanere senza benzina dal tanto che
spingevano! Proprio a meno di 10’ dal traguar-
do, Cioci ha superato la seconda Ferrari RAM,
guidata da Montecalvo, assicurandosi la posi-
zione d’onore. Leo invece, alla ricerca del tris
dopo aver vinto i campionati GT3 nel 2011 e
GT Open nel 2012, ha dimostrato di avere le
carte in regola per tentare il colpaccio anche
quest’anno. Peccato per Bertolini-Camathias
che hanno perso il podio probabile per un pro-
blema di misfire al motore.
ELMS
GARA A IMOLA
Primi in GT
Griffin e Mowlem