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26 Gen [16:18]

Anteprima 24 Ore di Daytona
Così Ferrari risponde a Ford

La Ferrari torna a Daytona a poco più di un mese dal successo delle prime Finali Mondiali organizzate in terra d’America. A dicembre il motivo era sostanzialmente celebrare nella maniera migliore il marchio, insieme ai clienti e ai tifosi americani. Questa volta invece, si va in pista per provare a battere tanti altri costruttori in occasione della mitica 24 Ore che apre la stagione del campionato IMSA SportsCar Championship e, di fatto, l’intensa stagione delle competizioni GT.

Le Ferrari in pista, a cinquant’anni dal celebre arrivo in parata dell’edizione 1967 vinta da Lorenzo Bandini e Chris Amon con la 440 P4 ufficiale, saranno tre, suddivise in due categorie. Una vettura sarà impegnata nella classe GTLM: si tratta della 488 GTE del team Risi Competizione che fa capo a Giuseppe Risi e che potrà contare sull’equipaggio tutto ufficiale formato da Toni Vilander e Giancarlo Fisichella, che disputeranno l’intera stagione del campionato americano, cui si aggiungerà James Calado andando così a riformare il trio che ha vinto l’ultima corsa della stagione 2016, la Petit Le Mans di Road Atlanta.

Nella classe GTD le 488 GT3 impegnate saranno due. Attesissima la vettura del team Scuderia Corsa con la danese Christina Nielsen e Alessandro Balzan che saranno chiamati alla riconferma in campionato. In occasione della 24 Ore sulla vettura del team di Giacomo Mattioli ci saranno anche il mantovano Matteo Cressoni e, soprattutto, Sam Bird, pilota ufficiale del Cavallino Rampante per le competizioni GT.

L’altra 488 GT3 sarà quella del team Spirit of Race affidata a un grande gentleman driver come Peter Mann. Il pilota famoso per il colore blu che caratterizza le sue vetture potrà contare sul supporto del reggiano Maurizio Mediani, sul pistoiese Rino Mastronardi, sul tortonese Alessandro Pier Guidi e sul vicentino Davide Rigon, pilota ufficiale della Casa di Maranello. Un equipaggio di assoluto livello che può contare anche su un passato vincitore della corsa. Pier Guidi era infatti parte dell’equipaggio che vinse la gara in classe GTD nel 2014 al volante della 458 Italia del team Level 5 Motorsports.

Nella storia, la Ferrari ha vinto per due volte la classifica assoluta della 24 Ore: nel 1967 con la 330 P4 ufficiale di Bandini e Amon, quando ci fu il famoso arrivo in parata e sul podio fu tripletta Ferrari con Parkes-Scarfiotti e Rodriguez-Guichet, poi nel 1998 quando a vincere fu la 333 SP del team Doran-Moretti Racing con Arie Luyendyk, Didier Theys, Mauro Baldi e Gianpiero Moretti. A queste si aggiungono otto vittorie di classe, l’ultima, già menzionata, nel 2014 in GTD con Segal-Pier Guidi-Bell-Sweedler-Tucker e il team Level 5 Motorsports. Si contano anche altri 11 successi non ottenuti nella 24 Ore. Il primo arrivò nel 1959, in una gara della serie USAC, con Santiago Gonzalez e Skip Hudson su una 250 GT del team di Hans Hirch. Da segnalare pure il trionfo nella 6 Ore del 1972 dalla 312 PB della Scuderia Ferrari con Mario Andretti e Jacky Ickx.