FIA Formula 3

Test a Montmelò - 1° turno
Prema e Trident al comando

Disputati i primi due eventi a Sakhir e Melbourne, la Formula 3 torna in pista in Europa con i test collettivi di Montmelò, l...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Le Castellet - 1° turno
Prema comanda con Camara e Wharton

Uno-due del team Prema nel primo turno dei test collettivi della Regional European by Alpine in scena a Le Castellet. Rafael ...

Leggi »
formula 1

La corsa Sprint di Shanghai?
I piloti bocciano tale scelta

Non l'hanno mandata a dire. Il campione del mondo Max Verstappen e il ferrarista Carlos Sainz, hanno criticato apertament...

Leggi »
Rally

Rally di Ungheria
Tempestini vince tra i colpi di scena

Michele Montesano Non poteva che esserci avvio di stagione più intenso ed emozionante per l’European Rally Championship. Il R...

Leggi »
Formula E

Misano – Gara 2
Wehrlein 1°, finale amaro Nissan

Da Misano - Michele Montesano Ciò che la FIA toglie, la pista restituisce. Pascal Wehrlein ha vendicato la Porsche, privata d...

Leggi »
Formula E

Misano – Qualifica 2
Hughes firma la pole del riscatto

Da Misano - Michele Montesano L’adrenalina della Formula E ha letteralmente stregato il pubblico di Misano accorso ancora pi...

Leggi »
8 Mar [8:12]

L'IndyCar affronta la scommessa 2017

Marco Cortesi

L’IndyCar riapre i battenti e lo fa con una sfida classica ma in salsa rinnovata, in partenza questo weekend col tradizionale round di St.Petersburg. Parlando di favoriti, il team Penske si troverà ancora a combattere con gli arci-rivali di casa Ganassi, ma i mesi invernali hanno portato uno sconvolgimento generale con novità sportive e tecniche. In più, si cercherà di cementare la crescita (ancora insufficiente) in termini di visibilità e pubblico, per competere con una NASCAR sempre più intenta ad alienare il proprio pubblico più appassionato. In altre parole, il campionato 2017 per molti rappresenterà… una scommessa!



Penske Racing - Chevy - Quota 1.5:1
Dal Capitano è arrivato Josef Newgarden, speranza non solo del team, ma anche in parte di tutto l’ambiente, in cerca di maggiore visibilità. Il pilota del Tennessee è giovane, estroverso, telegenico e talentuoso: pronto a bucare lo schermo anche coi risultati, se manterrà le prestazioni mostrate negli anni scorsi. Insieme a lui i padroni dei tracciati stradali Will Power e Simon Pagenaud, protagonisti della lotta al top nel 2016 vinta dal francese, oltre ad Helio Castroneves, forse all’ultima apparizione prima del passaggio all’endurance nel 2018: sarà il jolly della situazione. Da non dimenticare a Indy l’innesto importante di Juan Pablo Montoya, vincitore solo due edizioni orsono.

I piloti
1 - Simon Pagenaud
2 - Josef Newgarden
3 - Helio Castroneves
12 - Will Power
22 - Juan Pablo Montoya*



Chip Ganassi Racing - Honda - Quota 2:1
Da Ganassi si è cambiato sul lato tecnico, col passaggio a Honda. La casa giapponese ha fatto ponti d’oro a Chip Ganassi offrendo anche un grande supporto tecnico. La mossa, che anticipa il debutto dell’aerokit unico che cambierà le carte in tavola nella series, potrebbe produrre i suoi frutti anche quest’anno: dipenderà tutto da quanto sarà reattivo il team, già in difficoltà negli scorsi anni in avvio dei campionati. Mentre in Penske si gioca su quattro punte alla pari, in Ganassi Scott Dixon è chiaramente il leader con Tony Kanaan un gradino sotto e Charlie Kimball e Max Chilton ancora alla ricerca di un salto di qualità.

I piloti
8 - Max Chilton
9 - Scott Dixon
10 - Tony Kanaan
83 - Charlie Kimball



Andretti Autosport - Honda - Quota 3:1 (Indy 500 1.5:1)
La squadra di Michael Andretti è stata a sua volta rinforzata anche grazie alla stessa Honda. In dote è arrivato Takuma Sato, che alla prima vera esperienza con un top-team dovrà dimostrare di poter affiancare la continuità alla mai discussa qualità di guida. Ryan Hunter-Reay sarà ancora la “punta” della squadra sia a Indy che per il campionato, con il vincitore a sorpresa di Indy Alex Rossi impegnato a dimostrare di non essere stato solo fortunato l’anno scorso in Indiana. Molte sono le speranze su di lui che è visto come un “Newgarden alternativo”, ovvero un giovane su cui costruire. Viceversa, appare ancora disperso, praticamente trasparente, Marco Andretti. Per tutta la squadra rimarrà comunque fondamentale l’impegno alla 500 Miglia, che da sola vale una stagione. Probabile che l’inizio anno venga “sacrificato”.

I piloti
26 - Takuma Sato
27 - Marco Andretti
28 - Ryan Hunter-Reay
98 - Alexander Rossi



Rahal Letterman Lanigan Racing - Quota 5:1
Dopo la straordinaria stagione 2015, in cui aveva lottato per il titolo, Graham Rahal si è trovato (per altro solo in alcuni round) un po’ troppo “seduto” e non solo per sua responsabilità. La squadra continua inoltre a puntare su una sola vettura: solo in alcuni appuntamenti ci sarà, a supporto di Rahal, Oriol Servià, ma servirebbe una partecipazione più continuativa per non lasciare “monca” una parte di lavoro che potrebbe essere sfruttata.

I piloti
15 - Graham Rahal
16 - Oriol Servià*



Schmidt Peterson Motorsports - Honda - Quota 6:1
Nessuno chiedeva troppo a James Hinchcliffe nell’anno del rientro dal brutto incidente del 2015. Ora però è il momento per il canadese di cambiare marcia, e di mostrare di essere in grado di condurre il team quantomeno a dei successi in gara. Non è forse veloce come Newgarden, ma il “sindaco” ha mostrato di poter fare cose egregie se in periodo positivo. Con lui Mikhail Aleshin, che dopo aver sfiorato la prima vittoria, ci riproverà con ancora più esperienza alle spalle. Il russo è uno degli “stranieri” più a suo agio sugli ovali, un elemento che potrebbe fare la differenza per farlo affermare pieno titolo come un protagonista.

I piloti
5 - James Hinchcliffe
7 - Mikhail Aleshin
77 - Jay Howard*



Dale Coyne Racing - Honda - Quota 7:1
La scuderia di Dale Coyne è uno dei laboratori più interessanti della nuova strategia “inclusiva” della Honda, e cercherà il rilancio dopo qualche stagione sottotono, quasi da affittamacchine. E’ arrivato Sebastien Bourdais, insieme ai due tecnici protagonisti dei suoi successi in ChampCar (col team Newman-Haas) e IndyCar col KV Racing. Il lavoro invernale è stato scrupoloso e i risultati dei test sembrano interessanti. Insieme al transalpino ci sarà Ed Jones, arrivato grazie al bonus da un milione di dollari per il titolo Indy Lights. Da lui non ci si aspetta molto, e questo forse è un buon vantaggio nel suo anno di apprendimento.

I piloti
18 - Sebastien Bourdais
19 - Ed Jones



AJ Foyt Enterprises - Chevy - Quota 10:1
Due nuovi piloti per Larry Foyt (ormai del tutto in controllo della scuderia): al posto di Jack Hawksworth è arrivata la speranza americana Conor Daly, che dovrà confermare i risultati positivi dello scorso anno (spesso però coadiuvati da strategie rischiose) al team Coyne. Accanto a lui, al posto di Sato è approdato Carlos Munoz. Il colombiano è un buon piede, e ha un rapporto speciale con Indianapolis, cosa sicuramente gradita alla scuderia e allo stesso Foyt. Il team dovrà però mostrare di saper lavorare in una direzione in maniera efficace: a dare una mano in questo senso anche il perugino Daniele Cucchiaroni che, col team dal 2015, sarà a supporto proprio di Munoz.

I piloti
4 - Conor Daly
14 - Carlos Munoz



Ed Carpenter Racing - Chevy - Quota 12:1
Quanto c’era di Newgarden nei successi del team di Ed Carpenter? Il sospetto è che ci fosse molto, e l’arrivo di JR Hildebrand ha lasciato qualche punto di domanda dato che il californiano non guida più full-time dai tempi del suo appiedamento al team Panther nel 2013. Nel 2016 ha però terminato sesto ad Indy. Difficile che non faccia rimpiangere il predecessore, ma potrebbe sorprendere. Non saranno in gioco per il campionato Carpenter e Spencer Pigot, che si divideranno la seconda vettura. Il Team Principal vuole dimostrare a tutti (anche a se stesso) di poter ancora lottare sugli ovali. Il californiano ex campione Pro Mazda e Indy Lights si aspetta finalmente una possibilità concreta di emergere.

I piloti
20 - Spencer Pigot/Ed Carpenter
21 - JR Hildebrand

* Programmi parziali

Gli altri
Attualmente sono due le strutture “aggiuntive” che ci si attende per la Indy 500. Si tratta del Dreyer&Reinbold Racing, e del Juncos Racing. La squadra di Robbie Buhl e Dennis Reinbold non avrà più il supporto di Chip Ganassi, essendo restata sotto le insegne Chevrolet, e dovrà presumibilmente trovare un nuovo partner per supportare Sage Karam. Per il team Juncos, appena sbarcato sulla scena dell’IndyCar dopo aver rilevato quel che rimaneva del KV Racing, sarà un esordio senza particolari aspettative ma con tante incognite.