formula 1

Due giorni con la Mercedes F1
Il debutto di Antonelli a Spielberg

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FIA Formula 3

Test a Montmelò - 6° turno
Fornaroli e Trident chiudono al comando

Massimo Costa - Dutch Photo La sessone finale dei test collettivi della Formula 3 a Montmelò si è conclusa con due piloti del...

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Rally

Rally di Croazia – Shakedown
Ogier batte Evans nel duello Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally torna in Europa, più precisamente sulle strade asfaltate della Croazia. I protagonisti de...

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FIA Formula 3

Test a Montmelò - 5° turno
Boya ancora leader, doppietta Campos

Mari Boya si ripete e finisce al comando il quinto turno del terzo e ultimo giorno di test della Formula 3 a Montmelò. Per la...

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FIA Formula 3

Test a Montmelò - 4° turno
Goethe per la doppietta Campos

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Regional by Alpine

Test a Le Castellet - 4° turno
Le e G4 chiudono la due giorni francese

Tempi  più alti nel turno finale della due giorni dei test Regional European by Alpine a Le Castellet con le squadre int...

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18 Giu [18:22]

Isola risponde a Verstappen:
"Parametri diversi da quelli stimati"

Massimo Costa - XPB Images

La risposta della Pirelli alle insinuazione antipatiche di Max Verstappen riguardo l'indagine condotta sulla gomma posteriore sinistra della Red Bull esplosa a Baku, non si è fatta attendere. Mario Isola, responsabile del costruttore italiano, ha detto: “Non abbiamo mai detto che i team abbiano commesso irregolarità, ribadiamo che abbiamo dei parametri di buon funzionamento delle gomme, ma che non sono al momento da noi misurabili durante lo svolgimento del GP. Questo accade perché al momento i sensori utilizzati non sono standard, ma ogni team se li personalizza e non sono sotto il nostro controllo. Sono state le condizioni di gara ad aver generato il cedimento, condizioni di utilizzo che non erano prevedibili da Pirelli”.
 
“Non giudico la capacità delle squadre di estrarre velocità e prestazione da tutto questo, che da sempre fa parte della storia della F1. Ma queste condizioni d’uso, secondo le nostre indagini, hanno creato molta più energia sulla spalla, generando il cedimento. Hanno in pratica ottenuto uno scenario di utilizzo diverso rispetto alle nostre aspettative, non legato alle pressioni, e questo scenario prestazionale ha generato il cedimento. Il parametro reale di utilizzo si è rivelato diverso da quello stimato”.