Andrea Crugnola
Voleva la bicicletta, l’ha avuta. “Adesso tocca a me pedalare”, fa Andrea Crugnola una volta finita l’orgia di abbracci e foto ricordo. La selezione per la Fia Academy è finita è il varesino è finalmente certo di essersi conquistato uno dei sei posti a disposizione per essere protagonista in sei prove del prossimo mondiale con la Fiesta R2. Di avercela fatta l’ha saputo come gli altri compagni d’avventura quattro ore e passa dopo l’ultimo esame, quello orale. Un’eternità, per dei ragazzi di poco più di vent’anni.
- Quanto è stata dura l’attesa?
“Beh, il tempo passava lentamente. Ma l’ho vissuta con una relativa tranquillità: sapevo di aver ottenuto dei tempi piuttosto buoni sia sulla terra, sia sull’asfalto e per questo cercavo di non agitarmi troppo...”.
- Tutto è bene quel che finisce bene. Ma – risultato a parte – come hai vissuto la selezione?
“Bene, molto bene. Tutti sapevamo di giocarci molto eppure fra noi s’è subito instaurato un buon cameratismo. Al limite, direi che l’ambiente era ancora più sereno di quanto lo sia in Italia, anche se personalmente ho un buon rapporto con quelli che nel corso della stagione tricolore sono stati i miei avversari”.
- L’anno prossimo è dietro l’angolo...
“Ho avuto una bella opportunità e toccherà a me sfruttarla nel migliore dei modi, anche per non deludere chi mi ha dato fiducia. So che non sarà facile, ma per fare bene sono pronto a mettercela tutta, anche a dare sempre più del cento per cento! Intanto, so che dovrò allenarmi come si deve e so di dover lavorare molto per migliorare soprattutto sulla terra, un fondo che mi piace tantissimo ma che conosco ancora poco. La voglia di fare bene non mi manca, questo è certo”: