Autotecnica Motori Magazine

2 Un’azienda in costante movimento Autotecnica Motori è sempre in cammino. E anche quando l’Italia si fermava per combattere il Covid-19, Giovanni Delfino e i suoi uomini hanno tenuto acceso i computer guardando avanti, al futuro, non mancando di far sentire il proprio appoggio concreto a chi stava soffrendo in quei giorni che hanno cambiato la storia di Massimo Costa “AutotecnicaMotori si trova inun’areadellaLombardiaparticolarmen- te colpita dal Coronavirus e quindi ancora prima che il governo deci- desse la chiusura totale, c’eravamo attivati per tutelare il benesserepsi- co fisico dei nostri dipendenti”. Comincia con queste parole accorate il raccontodi GiovanniDelfinoper spiegarequesto iniziodi 2020davvero complicato. “C’è stato un momento, infatti, in cui si percepiva un certo disagio,sisoffrivalasituazione,siandavaincontroall’ignoto,espostarsi pervenireinaziendasenzagaranzie,procuravatimori.Perquestomoti- vo, già dallametà di marzo, avevamo deciso di chiudere la factory in via preventiva, dopo di ché c’è stato il lockdown ufficiale. Noi, avendo un codice Ateco sia relativo alla ricerca e sviluppo sia relativo alla produ- zione di parti in alluminio e revisionemotori, cadiamo in un settore che ci ha comunque consentitodi rimanere in attività. Quindi, fino allametà di aprile, abbiamo mantenuto il ‘motore’ al minimo per evitare assem- bramenti dei nostri tecnici in assenza di protocolli ben definiti; poi, quando è stata disposta una prima apertura in aprile, siamo stati tra i primi a riaprire. Ovviamente, ci siamo ritrovati con un’enorme mole di lavori di motori, di revisioni, di attività sperimentali, di ricerche e svi- luppo in sala prove, da smaltire e, essendo in assenza di gare, siamo riu- sciti a portare avanti tutte queste occupazioni. Dettoquesto, trovandoci in una zona sensibile, che ha sofferto tanto, è nata l’iniziativa di fare, nel nostro piccolo, quel che potevamo per aiutare chi era impegnato nella lotta al Covid-19, fornendo un supporto concreto a chi era impegnato in questa battaglia. In qualità di amministratore del gruppo, ho propo- sto al CdA di donare una parte del ricavato del mese di aprile agli ospe- dalimaggiormenteinprimalineadellanostraareadicompetenza.Deci- sione che è stata accolta con grande favore. E l’aver ricevuto una lettera da parte della ASST lombarda che ci ringraziava per tale iniziativa, ci ha ovviamente riempito d’orgoglio”. Superati questi momenti complicati per tutti, ora siete a pieno regime con le vostre attività? “ComeAutotecnicaMotori siamoall’ottantaper centodell’operatività. In quanto azienda coinvolta durante l’anno in numerose trasferte, assistenzee inattivitàparticolarmenteprolungate, i nostri dipendenti avevano accumulato un monte ferie elevato e, quindi, siamo ricorsi a questo strumento per permettere loro di non essere troppo gravati inbusta paga dalla cassa integrazione. Uno strumento a cui comunque abbiamo dovuto fare ricorso. Adesso, siamo arrivati al mese di giugno e con lo svolgimento dei primi test delle varie serie ed i campionati che partiranno tra poco più di un mese, credo che entro breve torne- remo ad essere operativi al cento per cento”. Siete quindi più che pronti per l’attesa ripartenza della stagio­ ne? “Assolutamente sì. Dovete pensare che tra la F4 italiana, tedesca e spa- gnola, la Formula Regional European Championship, il WTCR, almeno due campionati nazionali TCR, la VLN con Glickenhaus, ogni domenica, da qui a fine anno, saremo impegnati in pista per seguire tutte le gare”. Quante saranno le persone che impegnerete sui vari circuiti di gare? “Traingegneriemotoristi,sarannounaquindicinairagazzichesaranno presenti nei campionati in cui siamo direttamente coinvolti”. Solitamente i vostri ingegneri sono fissi nel seguire i vari cam­ pionati o si alternano? “Cerchiamo sempre di garantire continuità nel personale durante la stagione, perché è importante che un team possa sempre fare riferi- mento allo stesso tecnico. Quindi, nei campionati in cui siamo coin- volti, manteniamo una certa stabilità. Anche se poi, di anno in anno, i nostri tecnici ruotano per accumulare maggiori esperienze”. Per quanto riguarda il numero dei partecipanti dei vari campio­ nati, prevedete delle flessioni a seguito della crisi dettata dal Coronavirus? “Stiamo verificando con i vari promotori, ma al momento non vi sono grandi certezze. Prevediamo un calo tra il venti e il trenta per cento delle presenze per ogni categoria. Se nella F4 Italia dello scorso anno la media dei partecipanti era stata di trenta piloti ad appuntamento, pensiamo che questa stagione si possa arrivare a ventiquattro iscritti. Di pari passo, se nel Regional erano una quindicina nel 2019, ora ne prevediamo circa tredici. Insomma, indubbiamente avremo dei numeri in ribasso in quanto ci saranno dei piloti che hanno a che fare con un budget ridotto, alcuni di loro hanno anche perso lo sponsor. I team poi, dovranno studiare una logistica molto diversa dal solito, perché campionati che erano abitualmente spalmati su sei-settemesi, ora saranno concentrati in tre mesi e mezzo. Di conseguenza chi, per esempio, nel 2019 affrontava il F4 Italia, il Formula 3 Regional e il F4 tedesco, quest’anno dovrà fare i conti con alcune sovrapposizioni di calendario che di sicuro renderanno più complicate le decisioni da prendere”.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjU2MTI=