Autotecnica Motori Magazine

2 Sempre più in alto Sin dalla sua nascita, Autotecnica Motori non ha mai smesso di crescere, nemmeno di fronte alle problematiche create dal Covid-19. E mentre il 2021 segna un ritorno alla normalità, l'azienda capitanata da Giovanni Delfino sta ultimando il progetto forse più importante della sua storia di Jacopo Rubino N el2020,quandoilmondoèstatosconvoltodall'emergenzaCoro- navirus, Autotecnica Motori non si è fermata. Anzi, ha deciso di premere l’acceleratore: dopoaver preso lenecessarie contromi- sure per proseguire l'attività in regime di pandemia, ha subito proiet- tato lo sguardo in avanti. L'amministratore delegato Giovanni Delfino, assiemeal suostaff, pensavaa come rendereancorapiùgrande la realtà di cui è alla guida dal 2008. È passato ormai un anno, la stagione 2021 è già cominciata e l'azienda lombarda è divisa su due fronti. Da un lato, il proseguimento di tutte le attività esistenti tra monoposto e ruote coperte, in cui è un punto di riferimento riconosciuto, dall'altra il com- pletamentodel camminoper realizzare il primopropulsore incasa: una sfida che porterà AutotecnicaMotori ad un livello superiore nello scac- chiere globale del motorsport, qualcosa che soltanto qualche un paio d’anni fa sembrava impossibile da immaginare. Ma per questo ancora più entusiasmante. Giovanni, lastagionediAutotecnicaMotori è iniziatacomesempre molto presto, con la F3 Asia e la F4 degli Emirati Arabi disputate in inverno. Si può parlare di progressivo ritorno alla normalità, dopo il 2020 caratterizzato dal Covid19? «Dal punto di vista dei numeri l'anno è partito inmodomolto positivo. Sembra che la FIA e i vari organizzatori abbiano trovato i meccanismi giusti per ridurre al minimo gli effetti della pandemia. Questo permet- te a squadre e piloti di scendere in pista e, per chi come noi è coinvolto nel mondo del motorsport, di continuare a operare. Dove la pandemia non ha smesso di impattare, invece, è sulla logistica: la gestione dei viaggi, fra voli, alberghi, ristoranti, vita in circuito, tamponi e burocra- zia, resta complicata. Per programmare le trasferte abbiamo ormai delle figure dedicate, perché si tratta di qualcosa che richiede davvero una enorme mole di lavoro. Questa è la vera differenza tra l'attualità e gli anni pre-pandemia. Ma per il resto, tra attività, domanda e iscritti nelle varie categorie, siamo tornati a livelli precedenti al Coronavi- rus». Sul piano sportivo, in ogni caso, l’anno di Autotecnica Motori pro­ mette già bene. «La F3 Asia ha avuto il suo schieramento più ricco di sempre, con il 50 per centodimonoposto inpiù al via rispetto al 2019. La Formula 4degli Emirati Arabi ha registrato a sua volta un lieve aumento, quella spagno- la a Spa è cominciata con 28 piloti ed è incredibile, visto che quattro- cinque anni fa arrivava appena a una decina. E ovviamente senza dimenticare la F4 italiana, partita dal Paul Ricard con 38 iscritti, restan- do il top assoluto, e quella tedesca. Ci sono tante conferme importanti. Dopo un anno di stop, inoltre, riavremo la W Series con un notevole aumentodi prestigio, affiancando ilMondialedi Formula1 inotto even- ti. Anche questo è un ottimo segnale». Qual è il lavoro che compie da un anno all’altro Autotecnica sui propulsori che gestisce, anche in presenza di cicli regolamentari stabili? «Oggi lenostre commesseprincipali sononelle varie F4, nei campionati di tipo F3 Regional come la Formula 3 Asia, la W Series e la Formula Regional Japan. In più, abbiamo firmato un contratto di fornitura per un nuovo campionato che scatterà in India, probabilmente alla fine di quest'anno. Al di fuori delle monoposto, equipaggiamo tutte le auto Honda TCR nel mondo, dal FIAWTCR alle serie nazionali, collaboriamo con Glickenhaus in ambito endurance, con Podium Advanced Techno- logies per la Delta Futurista di Amos Automobili, e sviluppiamo motori per conto di varie case. In questi termini, in funzione dei regolamenti e delle fiches di omologazione vigenti, di anno in anno apportiamo le migliorie che ci sonoconsentiteoche riteniamoutili per aumentare l'af- fidabilità dei prodotti. Laddove possibile, come con Glickenhaus o in ambito Gran Turismo o TCR, cerchiamo anche di lavorare sulla presta- zione». La W Series abbinata alla F1 darà modo ad Autotecnica Motori di diventare ancora più nota, anche presso il pubblico meno specia­ lizzato? «In questi 15 anni, Autotecnica Motori è cresciuta moltissimo. Da offi- cina di provincia, pur ben tenuta e organizzata, è diventata un'enginee- ring che nel settore motorsport ha conquistato la sua notorietà. Se ci riferiamo a un pubblico meno informato su tutti i dettagli di questo mondo, un pubblico più generalista, la WSeries sarà senza dubbio una splendida vetrina, ma a noi interessa soprattutto essere conosciuti nel paddockdagli addetti ai lavori. Èquesto che ci porta leopportunitàpro- fessionali, e negli ultimi due anni sta accadendo in modo addirittura superiore alle aspettative. Pur sempre allo studio di nuove strategie, per ampliare il nostro business e ottenere nuove commesse, nemmeno iomi sarei aspettatoun tale aumentodi lavoro. Persinonel 2020, inuna stagione di ovvie difficoltà generali, siamo stati capaci di creare busi- ness. Questa è la cosa che più mi rende felice: aver messo le basi a pro- getti che da qui in avanti andranno a concretizzarsi».

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