Autotecnica Motori Magazine
Alberto, nella configurazione top il V6 di Auto tecnica potrà arrivare a 750 cavalli. Perché proprio questo limite? «La potenza massima è stata pensata guardando ai nuovi regolamenti WEC, Hypercar e LMDh. Abbiamo inoltre ragionato sull’integrazione di un sistema ibrido, che potrebbe aumentare la poten- za standard offerta dalla sola unità termica. Que- sta possibilità è stata voluta fortemente dall’am- ministratore delegato Giovanni Delfino, per esse- re pronti a rispondere subito a eventuali esigenze dei clienti. E per tutti i campionati che richiedono cavallerie inferiori, ci possiamo adattare facilmen- te». In che modo, ad esempio? «Da subito abbiamo cercato di mantenere il massimo della flessibilità in fase di progettazione, per adeguarci appunto a livelli di potenza diversi, ma anche a diversi tipi di installazione lavorando molto sulle geometrie del motore. Facendo così, successivamente basterà apportare solo leggere modifiche. Il motore è stato concepito in partenza con un doppio turbo: questa è la versione che andrà per prima in sala prova e che stiamo attualmente progettando. Ci sarà una variante aspirata, che deriverà da quella turbo, con ritocchi a cilindra- ta e regime massimo di rotazione, e una ibrida che potrà essere sia sovralimentata che aspira- ta. L'idea è di avere un pacchetto ibrido plug- and-play, in modo che chiunque acquisti il nostro motore, in futuro possa aggiornarlo con interventi non troppo invasivi e continuare a sfruttare il materiale già a disposizione». 7
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