Page 4 - Dallara_ITA

This is a SEO version of Dallara_ITA. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
4
l’India, dove nell’ultima gara di F1 si è
visto che la passione per il motorsport è
sorprendente, cosa che in Cina per
esempio non è ancora vera.
L’altra area è il Medio-oriente, dove la
cultura del motorsport è molto diffusa,
basta vedere il numero di circuiti
che ci sono negli Emirati.
In questi nuovi paesi, la nostra intenzione
è costruire un percorso per i giovani piloti
partendo dalle formule addestrative fino
ad arrivare alla F1 o alla Indycar”.
Con la nascita del Mondiale Endurance
vedremo la Dallara intensificare il suo
impegno di consulenza in questa
categoria che sembra poter attirare
l’interesse di tanti importanti marchi
mondiali?
“Sicuramente per Dallara è un’area
importante. Già oggi siamo presenti
con attività di consulenza e produzione
con prestigiosi marchi. L’aumento di
interesse su questo tipo di categoria ci
porterà ad avere una crescente mole di
attività”.
Parliamo del simulatore: soddisfatto del
plus tecnologico e di immagine che ha
significato per la Dallara?
“Per quanto riguarda l’immagine, non
abbiamo fatto leva su questa in modo
estremo. Sono soddisfatto per la tecnologia
perché ha consentito una crescita del know-
how dei nostri ingegneri: oggi riusciamo a
capire meglio le interazioni fra le varie
componenti di un auto (motore, peso,
aerodinamica ecc…). Il simulatore ci aiuta
a trovare il miglior package, avendo
simulazioni rappresentative della realtà
prima di costruire la macchina e, quindi,
riducendo i costi”.
Cosa dice chi l’ha provato?
“È rimasto sorpreso dalla versatilità dello
strumento e della coerenza dei risultati
con la pista, dove gli scostamenti in
termini di tempistiche sono ridottissimi.
Si sta inoltre rivelando uno strumento
utile per i grandi OEM (produttori di
motori, elettronica, gomme, vetture…),
come per i racing team, che possono
provare diversi set-up e/o soluzioni,
verificando la sensibilità della vettura ai
cambiamenti. E poi non dimentichiamo il
pilota che ha l’opportunità di addestrarsi
con nuove vetture o nuovi circuiti,
migliorando attraverso il colloquio con gli
ingegneri di pista la comprensione della
dinamica della vettura”.
Il drammatico incidente di Las Vegas ha
mostrato che anche sul piano della
sicurezza, carissimo a Dallara, esistono
sempre sono margini di miglioramento.
Che novità vedremo in questo campo?
“L’incidente di Dan Wheldon ci ha
profondamente scosso e ci dice che la
strada è ancora lunga in questo sport, che
è per definizione pericoloso. La nuova
Indy, sviluppata proprio da Dan, ha
alcune soluzioni che sono state pensate
per aumentare la sicurezza. La sicurezza
comunque è un lavoro continuo che deve
essere fatto tra i diversi stakeholder, come
i costruttori di circuiti, gli organizzatori,
chi scrive i regolamenti, i piloti: tutti
devono avere lo stesso obiettivo di ridurre
i rischi, sempre presenti”.
“L’incidente di Dan Wheldon
ci ha profondamente scosso e ci
dice che la strada è ancora lunga
in questo sport, che è per
definizione pericoloso.
La nuova Indy, sviluppata proprio
da Dan, ha alcune soluzioni
che sono state pensate per
aumentare la sicurezza”