Page 7 - Dallara_ITA

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Stefano De Ponti, a che punto sono i
lavori della nuova factory Dallara a
Indianapolis?
“I lavori sono ultimati, siamo già
operativi nel nuovo building con i reparti
di assemblaggio e carpenteria, dove
stiamo iniziando a produrre i pezzi per
l’Indycar 2012. Il prossimo reparto che
sarà completato sono i compositi e lo
sarà entro metà marzo; a seguire avverrà
il trasferimento dal building provvisorio a
quello definitivo del controllo qualità,
magazzino e uffici. Prevediamo di essere
operativi al 100% per fine marzo“.
Ci può dare una road-map dei prossimi
mesi?
“Dobbiamo prepararci per l’inizio del
campionato, che sarà la fine di marzo, e
quindi essere in grado di costruire, riparare
e distribuire i pezzi di ricambio per le
vetture, oltre a fornire supporto tecnico“.
Come sono gestite le attività e
l’interscambio di informazioni
con l’headquarter di Varano
de’ Melegari?
“Per la parte tecnica, abbiamo due
ingegneri: uno, Alex Timmermans, in
costante contatto con il responsabile di
progetto Indy e con l’ufficio tecnico
italiano per seguire gli sviluppi alla
vettura e l’altro, Sam Garrett, che ha il
contatto diretto con i team e l’Indycar.
Ci sentiamo sempre con il reparto
produttivo italiano: il 15 febbraio
consegneremo il terzo lotto di quindici
macchine, mentre la consegna
dell’ultimo lotto è prevista
per il 15 marzo.
L’Italia è la nostra guida a livello di
strategia, noi siamo il braccio operativo e
siamo il ponte informativo fra Varano,
l’Indycar e le squadre. Sta nascendo un
bel lavoro di team e relazioni“.
Ci può dare qualche cifra a proposito di
personale, numero di vetture che
verranno prodotte, investimenti
complessivi?
“Attualmente siamo in dodici.
Siamo in procinto di assumere altre
persone per il reparto compositi,
quindi si arriverà a quindici persone
entro fine marzo.
Abbiamo consegnato tutte le macchine
che ci hanno ordinato e ci impegnamo a
tenerne una scorta di cinque-dieci in
modo da coprire eventuali richieste per la
500 miglia: ciò dimostra l’interesse per
questa attività sportiva che, nonostante
la crisi, è sempre molto seguita.
Gli investimenti complessivi saranno di