Page 11 - Dallara_ITA

This is a SEO version of Dallara_ITA. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
11
Hai debuttato in GP2: cosa ti sembra e
quali sono le tue ambizioni in questa
categoria?
«Sicuramente sono molto felice di essere
finalmente in GP2. Era da tanti anni che
ci provavo, ora ho trovato il budget
giusto, e posso dire che si tratta di una
categoria molto impegnativa, con tanti
piloti bravi. Una categoria dove
l’esperienza conta tantissimo, però
sinceramente, visto che corro con un
ottimo team come Coloni, quindi credo di
avere tutte le possibilità di fare bene.
Nelle prime tre gare abbiamo incontrato
qualche difficoltà, ma stiamo
migliorando, trovando il ritmo giusto,
quindi a breve contiamo di poter fare
bene».
Quali sono, nell’ottica del pilota, i punti
forti della nuova vettura?
«E’ una macchina molto potente,
impegnativa, soprattutto completa. In
passato ho guidato in Formula Bmw,
Formula Renault, AutoGp, ho provato in
World Series, questa è la più completa
che ho avuto modo di guidare. Dà molta
soddisfazione al pilota, e ti insegna tanto,
anche in prospettiva F.1 può essere
utilissima».
In che cosa si adatta meglio al tuo stile di
guida?
«Mi trovo bene un po’ in tutti i settori. Ha
una buona frenata, l’erogazione del
motore mi piace, soprattutto è una
macchina che va guidata in maniera
molto pulita, senza strafare, e avendo io
una guida molto delicata mi trovo a mio
agio. Trovando il giusto set-up credo si
possa torarne fuori davvero tanto».
E’ facile da settare?
«No, giustamente è un po’ più complicata.
Però credo che con dei buoni tecnici sia
possibile raggiungere un ottimo
bilanciamento».
Se dovessi dare un suggerimento agli
ingegneri Dallara, su cosa interverresti?
«Probabilmente vorrei ancora più
aerodinamica».
Tu e il team siete soddisfatti del tipo di
assistenza che Dallara fornisce in pista?
«Da parte mia sicuramente sì, e siccome
non ho mai sentito nessun tipo di
lamentele sono convinto che anche il
team sia molto soddisfatto, anche per
quanto riguarda i ricambi».
Tu punti ad arrivare nel Circus o hai
progetti diversi per la tua carriera futura?
«Il sogno è sicuramente arrivare in F.1,
anche se tutti sappiamo che le possibilità
sono poche, vedendo come siamo
considerati noi italiani nella Massima
Serie…».
Come ti spieghi la mancanza di piloti
italiani in F.1?
«Mi chiedo anch’io i motivi di questa
assenza. Non credo che in Italia
manchino piloti bravi, anzi. Sicuramente
per noi è una brutta cosa. Chissà, forse ci
siamo fatti un cattivo nome, oppure
manca un vero interesse. E’ anche un
problema legato agli appoggi istituzionali:
le Case tedesche ad esempio spingono
molto i loro giovani; noi abbiamo la
Ferrari, ma purtroppo non sembra molto
interessata ad avere un italiano nel
Circus».
Massimo Costa