Page 19 - Dallara Magazine

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H
O CORSO NELLA
F.3 O
PEN INIZIANDO CON LA
308
E QUANDO SONO SALITA SULLA
312
DIREI CHE HO PRESO
UNA VERA E PROPRIA COTTA
!
L
A VETTURA È ANCORA MIGLIORE
PER COME SI LASCIA PORTARE
,
PER LA SUA MANEGGEVOLEZZA
.
D
A QUI
,
DOPO UNA ESPERIENZA FATTA ANCHE NELLA
F.3
TEDESCA
,
È MATURATA LA DECISIONE DI FARE IL SALTO NELL
EUROPEO
aggeggio presente sulla terra! E’
impressionante la sensazione di
realismo che si ha quando si guida, le
modifiche al set-up, i circuiti, i tempi
sul giro. Una volta che ero lì ho
incontrato Kanaan, pilota Indycar, che
provava qualcosa per Indianapolis ed è
stato qualcosa di eccezionale”.
Le monoposto ti hanno rapita
velocemente…
Quando ho provato per la prima volta
una formula, precisamente la GP3
proprio della Dallara, ho subito capito
perché tutti dicevano sempre che le
sensazioni che si ricevono al volante di
una monoposto sono uniche. In quelle
occasioni però, è stato anche difficile
prendere confidenza con un mezzo mai
utilizzato prima, diciamo che è stata
una fase conoscitiva”.
Poi dalla Dallara GP3 sei passata
alla Dallara F.3…
E mi sono innamorata
immediatamente della tipologia di
macchina. Ho corso nella F.3 Open
iniziando con la 308 e quando sono
salita sulla 312 direi che ho preso una
vera e propria cotta! La vettura è
ancora migliore per come si lascia
portare, per la sua maneggevolezza.
Da qui, dopo una esperienza fatta
anche nella F.3 tedesca, è maturata la
decisione di fare il salto nell’europeo”.
L’europeo si annuncia complicato?
Mi piace pensare che correrò in un
campionato tanto competitivo, pieno
di piloti velocissimi. Le sfide che
possono sembrare impossibili, mi
caricano a mille, mi sono sempre
buttata la buio nella mia carriera,
ogni anno affronto una sfida sempre
più difficile, di certo però, questa si
annuncia come la più impegnativa”.
Come mai la scelta di correre per un
team nuovo, quasi di famiglia?
Una serie di coincidenze e di
aspettative non mantenute da altri nel
corso del 2012 hanno convinto me e
chi mi segue a optare per questa
soluzione. Così sappiamo bene con chi
abbiamo a che fare. Ferraris ci è
sempre stato vicino ed è la scelta più
saggia. Sarà una sfida importante, ci
arrivo non con tanta esperienza, ma va
bene lo stesso”.
La F.3 europea correrà per lo più con
il DTM come ricco contorno. Ti piace
l’idea?
E’ sempre stata la mia categoria
preferita, l’anno scorso con qualche
dirigente BMW che seguiva le nostre
gare italiane (Michela ha gareggiato
anche con le vetture GT tedesche, ndr),
ho lanciato l’assist… Però vedo che le
ragazze dal DTM sono praticamente
sparite, puntano sempre più su piloti
di alta qualità, provenienti dalla F.1,
quindi mi sa che sarà dura poter
entrare in quel mondo un giorno”.
Massimo Costa