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Formula E
A
BBIAMO GROSSE RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DELLE GENERAZIONI FUTURE
:
IN QUALITÀ DI INGEGNERI E PROGETTISTI DOBBIAMO CONSIDERARE TUTTI I POSSIBILI
ASPETTI PER CERCARE DI RIDURRE IL CONSUMO DI CARBURANTE E L
INQUINAMENTO
.
D
OBBIAMO AVERE UNA SORTA DI VISIONE A
360
°. N
OI DI
D
ALLARA POSSIAMO
CONTARE SU ALTE PROFESSIONALITÀ IN FATTO DI AERODINAMICA E MATERIALI
LEGGERI
:
SE LA RESISTENZA AERODINAMICA È BASSA
,
L
AUTO USERÀ MENO BENZINA
O MENO CORRENTE PER VIAGGIARE A UNA CERTA VELOCITÀ
.
L
O STESSO ACCADE
SE LA MACCHINA È LEGGERA
-
E AL TEMPO STESSO SICURA
,
OVVIAMENTE
Ingegner Pignacca, che tipo di
richieste vi sono state fatte per
quanto riguarda la Formula E?
«
La Spark Racing Technology (SRT)
puntava a costruire una monoposto
elettrica che potesse competere nel
campionato FIA di Formula E del 2014.
Per affrontare questa sfida aveva
bisogno di partner e ha scelto Dallara
per progettare e fornire alcuni dei
principali componenti del telaio: la
cellula di sicurezza, la cellula di
sicurezza della batteria, il sistema dello
sterzo, i portamozzi della sospensione.
Stiamo praticamente disegnando la
macchina per loro e insieme a loro».
Sapete già quante vetture dovrete
consegnare, e in che tempi?
«
Abbiamo un ordine di 42 macchine,
due delle quali saranno consegnate in
luglio e il resto entro marzo 2014».
Che sfide pone un progetto di questo
tipo a chi deve disegnare il telaio della
vettura? Siete partiti da una base del
tutto nuova o vi ispirate ad altri
progetti già esistenti?
«
Alla fine questa diventerà una
macchina da corsa, per questo motivo
sfrutteremo tutta la nostra esperienza
e utilizzeremo alcuni componenti delle
nostre auto come anche quelli di altre
vetture. Al tempo stesso però questo
sistema è completamente differente e
sarà divertente e stimolante lavorare
su qualcosa di nuovo. La sfida più
grande riguarda il confezionamento
delle cellule e dei moduli della
batteria, la sicurezza della
monoscocca, il cui retro sarà
sicuramente diverso, e il sistema
elettrico, che dovrà lavorare a un
voltaggio veramente alto».
Si parla tanto di motori ad emissioni
zero: in che modo si può ottenere un
basso impatto sull’ambiente anche
lavorando sui materiali e
sull’aerodinamica di una vettura?
«
Abbiamo grosse responsabilità nei
confronti delle generazioni future: in
qualità di ingegneri e progettisti
dobbiamo considerare tutti i possibili
aspetti per cercare di ridurre il
consumo di carburante e
l’inquinamento. Dobbiamo avere
una sorta di visione a 360°.
Noi di Dallara possiamo contare
su alte professionalità in fatto di
aerodinamica e materiali leggeri:
se la resistenza aerodinamica
è bassa, l’auto userà meno benzina
o meno corrente per viaggiare
a una certa velocità. Lo stesso
accade se la macchina è leggera - e al
tempo stesso sicura, ovviamente».
Formerete un gruppo di lavoro
congiunto con la McLaren, che si
occuperà di fornire elettronica,
motore e trasmissione?
«
I partner di SRT sono McLaren
Electronic Systems per quello che
riguarda il treno elettrico e i sistemi di
controllo. Hewland fornirà una
trasmissione su misura».
La Formula E può rappresentare
davvero un’anticipazione del futuro?
Nello slancio verso competizioni
sempre più sicure, poco costose e
poco inquinanti questo tipo di
vetture sono le più indicate?
«
Come sempre le corse mostreranno
a tutti che ciò che è già stato
sviluppato dall’industria
automobilistica può funzionare
veramente bene e con alte prestazioni.
Se facciamo un buon lavoro, la
Formula E diventerà una cassa di
risonanza per promuovere questo
concetto in tutto il mondo. Abbiamo
molte sfide davanti a noi e molti
problemi pratici da risolvere prima di
rispondere alla seconda domanda.