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A
d avere l’onore di sedere al simulatore sfruttando un
pacchetto di 20 giri sul mitico ovale di Indianapolis
sono stati Claudio Tocchi, Francesco Prisco e Stefano
Bondani, assistiti in tutto e per tutto dallo staff della
Dallara.
E i neo-piloti se la sono cavata decisamente bene,
confrontandosi virtualmente con avversari del calibro di
Dario Franchitti, Scott Dixon o Ryan Hunter-Reay,
dimostrando di saper mantenere la linea senza finire «a
muretto», come si dice in gergo. Tutti hanno prima messo a
punto sedile e pedaliera, quindi sono scattati dal fondo
dello schieramento e hanno iniziato a studiare gli avversari,
prendendo mano a mano confidenza con condizioni di
guida simili in maniera impressionante a quelle reali.
Intanto dalla sala di controllo tutta la redazione di F1passion
ha potuto controllare l’andamento del test grazie ai monitor
e alla telecamera sistemata sopra il roll-bar del simulatore
che inquadrava il tracciato e il comportamento della vettura.
Alla fine il migliore è risultato Claudio Tocchi, che nel suo
giro migliore, il n.9, ha raggiunto una media sul giro
davvero ragguardevole di 214 miglia orarie, arrivando alla
fine ad appena due decimi dai migliori. Per tutti c’è stato
poi modo di dialogare con Jean Alesi, che si è dimostrato
disponibile e simpatico come sempre e ha trasmesso a tutti
la propria esperienza di campione assoluto. A riassumere lo
spirito di una manifestazione davvero riuscita è stato poi
Ezio Zermiani, appassionato e competente come sempre.
«
Attraverso F1Passion.it Mauro Coppini ed io volevamo
svelare al pubblico degli appassionati le eccellenze italiane
nell’ambito dei motori – ha spiegato il giornalista - questa è
la nostra mission che abbiamo iniziato con Dallara. E non
potevamo iniziare meglio. L’ingegner Gian Paolo Dallara, con
la sua azienda, è un personaggio più noto in America che in
Italia e proprio questo è uno dei motivi per i quali ci
dedichiamo volentieri a fare in modo che realtà come la
factory di Varano de’ Melegari vengano conosciute anche qui
da noi. Proprio a Indianapolis a Dallara è stato chiesto di
realizzare un centro analogo a quello esistente in Italia e
questo è un riconoscimento all’eccellenza espressa da da
questa azienda che raccoglie consensi non solo in America».
Una grande esperienza soprattutto per i giovani che hanno
avuto modo di toccare con mano il livello di tecnologia
raggiunto dal simulatore Dallara.«Abbiamo fatto un bagno di
gioventù – ha continuato Zermiani - dando ai ragazzi che
hanno partecipato un contributo alle loro fantasie. Sono
stati due giorni molto belli e molto simpatici, con gli
appuntamenti seguiti con molta generosità ed entusiasmo,
con la voglia di partecipare che si leggeva nei visi sorridenti,
con il piacere di fare le fotografie, con il desiderio di stare
insieme per parlare della passione che ognuno di noi coltiva
e che ci accomuna. La partecipazione di Jean Alesi è stata
molto bella e lui stesso era commosso dall’espressione di
affetto e di riconoscenza ricevuta per quello che ha fatto e
per le emozioni che ha dato. Aver potuto avvicinare oggi una
figura come quella di Jean a giovani che addirittura neanche
lo hanno visto correre, fa un piacere enorme».
UN TEST
EMOZIONANTE