Page 6 - Dallara Magazine

6
Rollie Helmling
«
I
L NOSTRO OBIETTIVO AL MOMENTO È QUELLO DI ATTRARRE OGNI COMPONENTE
DELL
INDUSTRIA MOTORISTICA
,
PER CONVINCERLO A SVILUPPARE QUI IL SUO BUSINESS
.
S
IAMO APERTI A TUTTI GLI ASPETTI DEL MOTORSPORT AMERICANO
,
MA IL NOSTRO
CORE
-
BUSINESS È RAPPRESENTATO DALLE GARE A RUOTE SCOPERTE E DALLA DRAG
-
CAR
.
O
VVIAMENTE
,
VISTO CHE
I
NDIANAPOLIS OSPITA IL
M
OTOR
S
PEEDWAY
,
LA
I
ZOD
I
NDY
C
AR
S
ERIES E TUTTI I TEAM DELLA CATEGORIA AD ECCEZIONE DI TRE
,
LA NOSTRA
PRIORITÀ È QUESTA
;
MA SI TRATTA SOLO DELLA PUNTA DELL
ICEBERG
»
Mister Helmling, può spiegare ai nostri
lettori che cosa è la IEDC e di cosa si
occupa?
«
L’Indiana Economic Development
Corporation è la camera per il commercio
dello Stato dell’Indiana. Il suo scopo è
incrementare il volume degli affari nel
nostro stato, creando nuovi posti di lavori
ben remunerati e attirando investimenti. Il
nostro ufficio principale è a Indianapolis e
abbiamo altri uffici dislocati sul territorio.
Gli strumenti che abbiamo a disposizione
per aiutare le aziende che si trovano in
Indiana o crearne delle nuove consistono
soprattutto in incentivi fiscali, che
rappresentano un beneficio per le aziende.
Inoltre ci occupiamo di fare comunicazione
per far conoscere a tutti la forte struttura di
assistenza commerciale che l’Indiana ha
creato. Non a caso l’Indiana ha fama di
essere uno degli stati in cui è più
conveniente fare affari di tutta l’America.
Questo perché abbiamo un basso livello di
tassazione locale, una forte etica del lavoro
ed eccellenti strutture scolastiche ed
universitarie».
Quanto è importante il business del
motorsport per l’industria americana in
generale e per l’Indiana in particolare? Può
fornirci qualche dato a questo proposito?
«
Il precedente governatore, Mitch Daniels,
conosceva bene l’importanza del motorsport
in Indiana e per questo aveva chiesto
all’IEDC di sviluppare iniziative dedicate a
creare una industria motoristica nel nostro
stato. Questa linea è continuata con
l’attuale amministrazione, guidata dal
governatore Mike Pence. Il motorsport è
vitale per il benessere dell’economia del
nostro stato. Un recente studio condotto
dalla Purdue University ha rivelato come
23.000
posti di lavori siano direttamente
correlati a questo tipo di
industria. E lo stipendio
medio annuo di questi posti
di lavoro si aggira attorno ai
63
mila dollari, cioè una cifra
considerevolmente superiore
allo stipendio medio in
Indiana. L’impatto economico
del motorsport, cioè il denaro
che ogni anno entra in
Indiana grazie alle corse,
supera i 3 miliardi di dollari.
Per uno stato di soli 6 milioni di abitanti, è
un valore rilevante».
Può darci un breve quadro delle attività
promosse dalla IEDC, nel presente e
relativamente al prossimo futuro?
«
Il nostro obiettivo al momento è quello di
attrarre ogni componente dell’industria
motoristica, per convincerlo a sviluppare qui
il suo business. Siamo aperti a tutti gli
aspetti del motorsport americano, ma il
nostro core-business è rappresentato dalle
gare a ruote scoperte e dalla drag-car.
Ovviamente, visto che Indianapolis ospita il
Motor Speedway, la Izod IndyCar Series e
tutti i team della categoria ad eccezione di
tre, la nostra priorità è questa; ma si tratta
solo della punta dell’iceberg. La gran parte
del mercato che riguarda le competizioni per
macchine a ruote scoperte si trova in
Indiana, dai costruttori di Sprint Car ai
teams, per arrivare ai circuiti, la cui
percentuale per abitante è maggiore di tutti
gli Stati americani. Ospitiamo anche la
maggior parte dei team di drag-car e il
principale evento di questa categoria, lo US
Nationals. Grazie a queste caratteristiche
l’Indiana può offrire alle industrie che
intendono espandersi nel settore il giusto
know-how, una forza lavoro adeguata e
specializzata, una posizione geografica al
centro del Paese che
aiuta ad ottimizzare le
trasferte, e infine un
sistema educativo in
grado di preparare al
meglio gli addetti del
motorsport. Lavoriamo
costantemente a fianco
delle aziende già
esistenti per aiutarle
nella loro attività.
Inoltre la tecnologia
che proviene dalle corse può essere applicata
anche ad altri settori, come quello della
difesa e dell’industria aerospaziale, quindi ci
adoperiamo per creare collegamenti fra tutti
questi comparti. In molti casi il nostro
migliore ufficio di collocamento è
rappresentato proprio dalle aziende di
motorsport che operano in Indiana. Inoltre
cerchiamo di svolgere un’attività di
collegamento fra tutti gli aspetti
dell’industria. Al momento l’Indiana conta
49
circuiti, costruttori di componenti, enti
organizzatori e aziende che offrono servizi e
strutture a team che hanno qui la loro base.
Cercare di individuare le loro esigenze ci
aiuta moltissimo a stimolare la crescita
futura».
Sappiamo che IEDC e Dallara USA lavorano
fianco a fianco. Ci può dire in che maniera?
«
Quando è stato chiaro che la Izod IndyCar
avrebbe cambiato vettura l’Indiana ha
capito l’opportunità che si presentava.
Trasportare il business qui, più vicino alla
sorgente, è stato molto importante non solo
per il nostro Stato, ma per l’intera industria.
Abbiamo subito contattato la Izod IndyCar
per sapere cosa potevamo fare per avere la
produzione dei telai vicino a casa, e fornito
un pacchetto di incentivi che io credo sia
stato utile per la Dallara, per i team di Izod