International Rally Cup

20 T Tutto è bene quel che finisce bene. Ventiquattro anni il prossimo 5 febbraio, Damiano De Tommaso approva senza riserve l'assunto del vecchio detto popolare: “In effetti, quando ci capita di ripensare alla nostra stagione ci accorgiamo che anche gli episodi meno belli, anche quelli decisamente brutti come il principio di incendio che ci stoppò al Rally del Taro, ormai ci fanno sorridere...”. Il talentino varesotto non usa quel plurale maiestatis che, non più prerogativa di papi e re, molti paiono considerare un tocco di classe: quando parla al plurale è perché lo fa anche a nome di Giorgia Ascalone, la copilota salentina che l'anno passato lo ha accompagnato nella corsa verso il successo nell'International Rally Cup – Pirelli. Ereditata nel finale, la vittoria al Città di Bassano, la terza rastrellata nelle cinque gare della bella serie, è stata la ciliegina su una torta già decisamente gustosa che i due ragazzi – quarantacinque anni in due – si sono gustata dopo essersela confezionata passo dopo passo. A cominciare dall'Appennino Reggiano di aprile: “A prescindere da cosa ci riserverà il futuro, quel primo posto conquistato nell'ultima prova speciale è destinato a restare fra i nostri ricordi più belli”, racconta. Poi spiega: “Al via di quell'ultimo tratto cronometrato, credevo veramente di potercela ancora fare, ma al tempo stesso non speravo di riuscirci. Capisco che possa L’intervista Damiano De Tommaso Credere in sé stessi

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