Tatuus iMagazine - page 20

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Matteo Mereghetti, programmatore della
Magneti Marelli, è uno dei più stretti
collaboratori della Tatuus. Un prezioso aiuto
nello sviluppo degli ultimi progetti curati dalla
fabbrica di Concorezzo, in un settore, quello del
software applicato al motorsport, che negli
ultimi anni ha conosciuto una grande
evoluzione. Anche se Matteo nel mondo del
lavoro non è entrato occupandosi di cambi e
motori, anzi.
«Ho iniziato 12 anni fa a fare il programmatore
in un ambiente
totalmente diverso –
spiega Mereghetti ‐
mi occupavo di
tracciabilità della
carne, e l’ho fatto
per sei anni, poi
sono passato a
programmare su
palmari. Quando ho
saputo che la
Magneti Marelli
cercava personale,
spinto dalla passione
per il motorsport ho
mandato il
curriculum, e dopo
un paio di colloqui
ho iniziato la nuova
avventura.
Nell’azienda dove
lavoravo mi trovavo
bene, non è stata
una questione di
soldi ma di amore
per le corse».
In che cosa consiste esattamente il suo
lavoro?
«Come Magneti Marelli seguiamo diversi tipi di
categorie nel campo del motorsport: dalla
Formula 1, alle vetture Sport alla MotoGP, a
Superbike ed endurance, un po’ tutto. Ci sono
settori che si occupano del software, altri
dell’hardware, nello specifico il mio compito è
sviluppare software in linguaggio C, nel middle‐
range o nel campo del software personalizzato
per il cliente ( dall'endurance alle gare in salita
passando per SBK,
supersport e rally‐cross).
Con Tatuus abbiamo
sviluppato e messo a
punto software generico
che si adatta alle
esigenze dei diversi
campionati (passando
per esempio dalle
diverse mappature (5)
selezionabili tramite
rotary switch per
adattarsi alle esigenze di
massimi regimi motore
e benzine con
caratteristiche
differenti), restando
sempre all’interno del
regolamento. In altre
parole si possono
utilizzare mappe
specifiche per varie
categorie senza la
necessità di ricorrere
alla Tatuus per passare,
ad esempio, dagli 8200
giri del VdeV ai 9000 del campionato italiano».
Come alla Tatuus, dunque, anche per voi al
primo posto ci sono le esigenze dei clienti..
«Sì, l’esperienza che ha sviluppato Tatuus, e che
noi condividiamo, è proprio quella di rendere la
vita facile a chi utilizza i nostri prodotti. A patto
ovviamente che si tratti di un team di livello
adeguato. Del resto l’utilizzo dell’elettronica è
ormai diffusissimo in tutte le categorie».
Come è iniziata la sua collaborazione con la
factory di Concorezzo?
«Dall’inizio ho seguito la fase della mappatura in
Ftp per la Abarth, dal primo shake‐down con
Giammaria a Vairano fino alla presentazione a
Vallelunga. Il secondo progetto che sto seguendo
dall’inizio, come supporto, è ora quello che
riguarda il prototipo. In particolare per quanto
riguarda il controllo motore, il cambio idraulico,
il setup di base e la configurazione del logger e
dashboard».
Come avviene lo scambio di esperienza e
informazioni?
«Attraverso un rapporto sempre molto schietto e
collaborativo da entrambi le parti: cosa, mi
permetto di aggiungere, che non è purtroppo
sempre facile trovare. Il rapporto a livello umano
con Tatuus è ottimo, un dare‐avere continuo che
pure non è scontato, e che forse è l’aspetto che
mi rende più felice».
Insieme, immaginiamo, alla soddisfazione di
contribuire al successo di due realtà italiane
di assoluto valore nel campo del
motorsport...
La collaborazione fra Tatuus e Magneti Marelli è l’esempio di un’inte‐
sa perfetta fra due realtà italiane di rilievo internazionale. Matteo
Mereghetti, programmatore della Magneti Marelli ci spiega il segreto
del successo e ci svela gli ultimi progetti comuni
“La passione
prima di tutto”
IL
TECNICO
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