Tatuus iMagazine

38 Gran Bretagna, terra di conferme La BRDC British F3 è nel pieno della sua quarta edizione, caratterizzata come le precedenti da un sapore di internazionalità: sventolano infatti ben 11 bandiere diverse sulla griglia, che vede protagoniste le vetture Tatuus MSV F3‐016, dotate di propulsore 2 litri Cosworth da 230 cavalli e di pneumatici Pirelli. Un pacchetto tecnico che, grazie all'ottimo rapporto fra costi, prestazioni e affidabilità, è stato confermato dall'organizzatore MotorSport Vision dopo il primo positivo triennio. Con l'abituale trasferta sul mitico tracciato di Spa‐Francorchamps, l'unica fuori dal Regno Unito, la stagione è già entrata nella sua seconda metà: a comandare è Clement Novalak, che ha raccolto 349 lunghezze grazie e due vittorie. Il portacolori del team Carlin, quest'anno al via a tempo pieno, ha fatto della costanza il principale asso nella manica, riuscendo a raccogliere punti in tutte le corse fin qui disputate. Nonostante quattro affermazioni ottenute, più di chiunque altro, il rivale Johnathan Hoggard della Fortec insegue quindi a quota 294, mentre per il ruolo di terzo incomodo c'è la solida candidatura di Ayrton Simmons. L'anglo‐ spagnolo proprio in Belgio è stato il principale protagonista, trionfando in gara 3, e al momento vanta 276 punti. In gara 3 a Snetterton anche lo svedese Hampus Ericsson, fratello minore di Marcus, è riuscito a festeggiare una vittoria, mentre Kaylen Frederick, Benjamin Pedersen, Lucas Petersson, Joshua Mason e l'argentino Nicolas Varrone, ultimissima new‐enty, hanno sfruttato al meglio le opportunità fornite loro dalla totale inversione dello schieramento in gara 2. Senza dimenticare che, proprio per la seconda manche di ogni weekend, resta in vigore il punteggio aggiuntivo assegnato in base alle posizioni recuperate da ogni concorrente: il più bravo di tutti è stato Simmons, che a Silverstone si è assicurato un fantastico +12 assieme al bottino del quinto posto sotto la bandiera a scacchi. A guadagnarci è anche lo spettacolo in pista. by Jacopo Rubino

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