Tatuus iMagazine

45 Tra i rookie bel percorso di crescita per Jagger Jones, nipote del mito americano Parnelli Jones e figlio di PJ. Il 20enne di Scottsdale ha avuto una carriera non convenzionale, mettendosi in luce nei campionati stock‐car ARCA prima di fare un sorprendente balzo in monoposto questa stagione. Per lui un’affermazione a Barber, cinque podi, e il quarto posto in classifica. Non hanno ottenuto quanto meritato il 14enne Nikita Johnson e l’australiano Lochie Hughes, arrivati a stagione in corso e subito velocissimi, candidandosi ad un 2023 da protagonisti. Veni, vidi, vici per Alex Quinn, che come Giulio Cesare nel Ponto non ha fatto prigionieri, dominando la tappa disputata sul circuito stradale di Indianapolis. Approdato in America in virtù dell’accordo tra il team Velocity e Arden, squadra a cui è storicamente legato, Quinn ha disputato sole le tre manche del terzo appuntamento della stagione e, dopo aver ceduto a Jones la pole per soli 65 millesimi, ha piegato il nipote d’arte, autore anche di un contatto con d’Orlando in gara 2, per trionfare in tutte e tre le manche. Peccato non averlo visto al via anche di altri appuntamenti.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjU2MTI=