Page 59 - Italiaracing

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Marco Cortesi
E' finalmente arrivato il momento di
festeggiare a Daytona per il Michael
Shank Racing. Nella cinquantesima
edizione della maratona della Flori-
da, la compagine dell'Ohio, da sem-
pre in cerca di un successo negli anni
sfumato per diversi motivi (molti dei
quali riconducibili alla sfortuna) si è
imposto al termine di una gran lotta
a tre per la vittoria. Punti di forza, un
pacchetto motore-vettura composto
da Riley-Ford dimostratosi iper-per-
formante e a prova di proiettile, oltre
ad un quartetto di professionisti
schierato - non senza qualche diffi-
coltà - con l'occhio rivolto più alle
prestazioni che al budget. Capitano
della spedizione è stato AJ Allmen-
dinger, socio dello stesso Michael
Shank, che con un lungo stint finale
si è difeso col coltello tra i denti dai
rivali (da mani nei capelli il duello
con McNish), dividendo il successo
con un velocissimo Justin Wilson, al
ritorno dopo l'incidente in IndyCar
di Mid-Ohio, e con il duo Pew-Negri,
che rappresenterà la "punta" della
scuderia durante la Rolex Series. In
attesa di affrontare la sfida dell'Indy-
Car 2012 e di ricevere il nuovo moto-
re dalla Ford, che dovrebbe dare
un'ulteriore mano per la ricerca del
titolo Grand Am, l'inizio della stagio-
ne è stato per il teamShank il miglio-
re possibile. Si è così registrata una
gran tripletta Riley-Ford. Ci hanno
pensato il team Starworks, con Ryan
Dalziel insieme ad Allan McNish,
Lucas Luhr, Alex Popow ed Enzo
Potolicchio, ed il secondo equipaggio
di Shank con Felipe Nasr, rivelazio-
ne della corsa, Jorge Goncalvez,
Gustavo Yacaman e Michael McDo-
well a salire sul podio con i vincitori.
Il team Ganassi, dominatore della
scorsa edizione, ha pagato due pro-
blemi alla trasmissione emersi sulle
Riley-BMW: per Scott Pruett, Memo
Rojas, Graham Rahal e Joey Hand è
stata fatale, nelle fasi conclusive, la
perdita della prima e della seconda
marcia quando l'ex pilota CART e
pluri campione Grand Am era in lot-
ta per la prima piazza.
MATCH WINNER
Socio del team Shank, AJ Allmendinger è stato il faro di tutto l'equipaggio,
prendendosi anche dei rischi quando la situazione lo richiedeva.
AJ Allmendinger