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        IRC
      
      
        RALLY ISLAS CANARIAS
      
      
        Consiglio ai naviganti: nella classifica finale dell’appun-
      
      
        tamento canario, non dare troppa importanza alla
      
      
        colonna di destra, quella dei distacchi. Eh già, i quasi
      
      
        trenta secondi che alla fine hanno diviso il primo, Jan
      
      
        Kopecky, dal secondo, AndreasMikkelsen, sono bugiar-
      
      
        di. O almeno non dicono quanto tirata è stata la sfida
      
      
        fra il céco e il norvegese, fino al via degli ultimi sedici
      
      
        chilometri e centoventi metri separati da tre secondi e
      
      
        sei appena. E a posizioni invertite. Non era fatta, ma il
      
      
        più amato dalle appassionate di rally del globo poteva
      
      
        ragionevolmente sperare di bissare il successo delle
      
      
        Azzorre. Invece un problema al quattro cilindri della sua
      
      
        Fabia l’ha costretto a lasciare per strada mezzo minuto
      
      
        abbondante e a cedere lo scettro al rivale che, nella due
      
      
        giorni isolana, sull’attico della provvisoria ci si era affac-
      
      
        ciato solo per un attimo, dopo l’ottava piesse. Con appe-
      
      
        na un secondo e due di vantaggio.
      
      
        Gara strana, quello sull’asfalto delle Canarie. Nobilita-
      
      
        ta dai due con le Skoda, sensazionali nel darsele di san-
      
      
        ta ragione – sei a cinque per il nordico i successi par-
      
      
        ziali – e a far dimenticare il gran vuoto alle loro spalle.
      
      
        Con Luis Monzon, eroe locale non di primissimo pelo,
      
      
        irrimediabilmente lontano fin da subito. Gara vera,
      
      
        anche. Senza apparenti condizionamenti da parte dei
      
      
        responsabili della casa-madre. Con Kopecky bravo a
      
      
        dimostrare di essersi buttato dietro le spalle i giorni più
      
      
        grigi e con Mikkelsen impegnato a cercare il primo suc-
      
      
        cesso sulle strade catramate. Non ce l’ha fatta, il vichin-
      
      
        go, ma il suo bilancio resta positivo: con un primo e un
      
      
        secondo è in testa alla classifica dell’Intercontinental
      
      
        Rally Challenge e può guardare avanti senza tanti pate-
      
      
        mi. Quello che per ora non possono fare i responsabili
      
      
        di una serie in affanno. Che dopo l’Abarth ha perso la
      
      
        Peugeot e adesso, per respirare, per non esaurirsi nel
      
      
        monologo delle Skoda, ha assolutamente bisogno di for-
      
      
        ze fresche. Di Giandomenico Basso, ad esempio, che in
      
      
        Corsica sarà un brutto cliente per tutti con la Fiesta del-
      
      
        l’A-Style.
      
      
         “
      
      
        La squadra ha fatto un lavoro eccezionale, ed è un vero
      
      
        peccato non aver potuto vincere il rally a causa del ritardo accumulato
      
      
        nell’ultima speciale. La vittoria era quasi nelle nostre mani e desideravo
      
      
        fortemente vincere il mio primo rally su asfalto
      
      
         ”
      
      
        ANDREAS MIKKELSEN