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        SCANDOLA
      
      
        LO SFIDANTE
      
      
        DESIGNATO
      
      
        
          Guido Rancati
        
      
      
        Paolo Andreucci è il campione, Umberto Scandola è lo sfidante. Cercare un terzo incomodo
      
      
        è fatica inutile: per ora non c’è nessuno che possa ragionevolmente pensare di inserirsi nel
      
      
        duello tricolore fra il garfagnino con la Peugeot 207 e il veronese con la Fabia Skoda. E mol-
      
      
        ti segnali fanno pensare che sarà così fino alla fine della stagione. Il momento, si sa, è gra-
      
      
        mo per (quasi) tutti e trovare i soldi necessari a garantirsi un programma ad alto livello nel
      
      
        campionato rally più prestigioso del Bel Paese non è facile per nessuno.
      
      
        Non c’è da stare tanto allegri. Forte di un’esperienza pluridecennale, di un’auto collaudata
      
      
        e affidabilissima, dell’appoggio incondizionato di una squadra che ha ampiamente provato
      
      
        di lavorare alla stragrande e della Pirelli, Ucci è il favorito d’obbligo della contesa. Ma non
      
      
        ha già vinto in partenza ed è persino probabile che per conservare il titolo dovrà sudare più
      
      
        di quanto abbia dovuto fare lo scorso anno quando a insidiarlo era Luca Rossetti con la vetu-
      
      
        sta Punto. Intanto perché la compatta céca è assai più competitiva di quanto non potesse più
      
      
        essere la due porte dello Scorpione. Le doti velocistiche del veneto, quel po’ di conoscenza
      
      
        delle strade italiche che ha messo insieme e la sua immensa voglia di fare sono un’ulteriore
      
      
        garanzia. Sono la base sulle quale appassionati e addetti ai lavori hanno costruito il loro
      
      
        castello di speranze.