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        GT WORLD
      
      
        IL PUNTO
      
      
         MISSIONE 
      
      
        Tra mille difficoltà e un eccessivo ottimismo che si è scontrato con la realtà, la SRO 
      
      
        è riuscita a recuperare le 18 vetture richieste dalla FIA per la creazione del 
      
      
        Mondiale Gran Turismo GT3. Scopriamo come l’organizzatore Ratel è riuscito nell’impresa
      
      
        
          Alfredo Filippone
        
      
      
        Alla fine, Stéphane Ratel, ce l’ha fatta a varare il World GT, il Mondiale GT new
      
      
        look in versione GT3. E’ stata una gestazione quanto meno laboriosa, ma quando
      
      
        ormai tutte le scadenze non erano più prorogabili, la SRO è riuscita a trovare le tre
      
      
        marche che mancavano per arrivare al fatidico numero di 18 vetture al via. Il Con-
      
      
        siglio mondiale FIA svoltosi a Milano il 9 marzo aveva fissato l’ultimissimo dea-
      
      
        dline a mezzanotte del giorno successivo, tenuto conto che la gara d’apertura del
      
      
        campionato è prevista per il week-end di Pasqua. In quel momento una soluzione
      
      
        sembrava ancora lontana e si prospettava un’ennesima piroetta della SRO per
      
      
        inventarsi una via d’uscita, ma invece Stéphane Ratel ce l’ha fatta. L’organizzato-
      
      
        re francese, in realtà, s’era messo in difficoltà da solo quando aveva deciso di basa-
      
      
        re il nuovo mondiale su un numero determinato di Case (piuttosto che di vetture)
      
      
        e di stabilire un massimo di due macchine (cioè un team) per Casa, impegnando-
      
      
        si con la FIA a varare un Mondiale di minimo 16 vetture. Cioè ben otto Case diver-
      
      
        se, mentre l’impegno con TV e organizzatori extra-europei era su un numero anco-
      
      
        ra superiore, 18. Ratel stesso aveva poi fissato la scadenza per le iscrizioni addirit-
      
      
        tura per il luglio del 2011. Avesse garantito semplicemente un numero di vetture,
      
      
        si sarebbe semplificato la vita, visto il parco macchine esistente in GT3. 
      
      
        Ma, forte del successo delle sue altre serie GT3 come l’Europeo e la Blancpain
      
      
        Endurance Series, dove si sfiorano le 50 presenze, evidentemente non pensava di
      
      
        aver alcun problema. Purtroppo, non aveva fatto i conti con la situazione econo-
      
      
        mica generale, che rende difficile per i team, anche semi-ufficiali, lanciarsi in una
      
      
        stagione “around the world” che costa un milione e mezzo di euro a vettura, e con
      
      
        il velato ostracismo di alcune Case, stufe delle continue rivoluzioni. Comunque sia,
      
      
        Ratel ce l’ha fatta, anche se i tre ultimi iscritti, Porsche, Ford e Aston Martin, sem-
      
      
        brano giunti un po’ obtorto collo, visto che le prime due non erano intenzionate
      
      
        ad essere presenti nel Mondiale e la terza era molto titubante. I team annunciati
      
      
        invece, appaiono un po’ improbabili. Le Porsche saranno preparate da Mühlner e
      
      
        correranno sotto i colori di un team cinese, le Aston saranno curate dalla france-
      
      
        se LMP Motorsport per un team russo, il Valmon Racing, e le Ford correranno con
      
      
        licenza indiana seguite dalla Sunred, già impegnata nel WTCC. Si è andato a pesca-
      
      
        re consensi in paesi emergenti e reclutato, per la parte tecnica, team in difficoltà
      
      
        o con poco lavoro. Non c’è dubbio che l’intera operazione sarà costata non poco
      
      
        alla SRO… Ma è bene quel che finisce bene. Il World GT può partire, con la “com-
      
      
        prensione” del la FIA, che aveva visto barcollare uno dei suoi quattro mondiali, e
      
      
        un calendario ridimensionato, che ancora non è stato divulgato, mentre è in cor-
      
      
        so di definizione il regolamento tecnico e sportivo, che non prevederà più un suc-
      
      
        cess ballast in peso. Alla SRO tocca ora il compito non semplicissimo di gestire la
      
      
        concorrenza con i suoi altri campionati (Blancpain in testa) e rintuzzare i velati
      
      
        attacchi dell’ACO, che certamente gradirebbe poter dare una titolazione mondia-
      
      
        le al suo Trofeo GT all’interno del WEC.
      
      
        I PARTECIPANTI
      
      
        Aston Martin – Valmon Racing Team Russia
      
      
        Audi – WRT
      
      
        BMW – Vita4One
      
      
        Ferrari – AF Corse
      
      
        Ford – Sunred
      
      
        Lamborghini – Reiter
      
      
        McLaren – Hexis
      
      
        Mercedes – Munnich Motorsport
      
      
        Porsche – Muhlner Exim Bank Team China