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        GP SPAGNA
      
      
        RED BULL
      
      
        
          Massimo Costa
        
      
      
        Sesto a 1’17” dal vincitore, la Williams di
      
      
        Pastor Maldonado. Come è possibile che
      
      
        la Red Bull-Renault e Sebastian Vettel,
      
      
        vincitori a mani basse del GP del
      
      
        Bahrain, finiscano quasi doppiati quindi-
      
      
        ci giorni dopo mentre Mark Webber il
      
      
        giro se l’è preso per davvero finendo
      
      
        undicesimo emalamente fuori dalla zona
      
      
        punti dopo un contatto iniziale. Certo,
      
      
        Vettel ha avuto il suo bel da fare con un
      
      
        drive through e una sosta per cambiare il
      
      
        muso. Ma nel complesso, le stranezze di
      
      
        queste gomme, ormai non ci si stanca di
      
      
        dirlo, e della fatica nel farle funzionare a
      
      
        dovere sono sempre più determinanti se
      
      
        si guarda al risultato della qualifica,
      
      
        disarmante per la Red Bull. Non tanto da
      
      
        parte dei piloti, ma da parte delle mono-
      
      
        posto. Cui basta un soffio, un cambio
      
      
        minimo della temperatura esterna, per
      
      
        modificarne le prestazioni. Vettel non ci
      
      
        ha trovato nulla di divertente in questo
      
      
        Gran Premio trovando strano che la sua
      
      
        RB8 sia risultata competitiva con una
      
      
        certa costanza negli ultimi giri: “Prima è
      
      
        stato tutto un su e giù nel rendimento,
      
      
        non so da cosa sia dipeso. Forse dall’ala
      
      
        anteriore sinistra, che si era danneggiata
      
      
        per qualcosa colpito a forte velocità, non
      
      
        so bene se un pezzo di gomma o un pic-
      
      
        colo pezzo perso da qualche vettura.
      
      
        Cambiato il musetto, che ha richiesto una
      
      
        certa perdita di tempo, la macchina ha
      
      
        reagito meglio”. Non è però dato sapere
      
      
        se sia stata veramente l’ala a non far pro-
      
      
        cedere veloce la sua Red Bull. Vettel però
      
      
        non dice nulla del drive through preso
      
      
        per avere causato un contatto: “Credo
      
      
        che gli sia rimasto aperto il DSR”, ha
      
      
        spiegato il team principal Christian Hor-
      
      
        ner, “ma Seb ha comunque disputato una
      
      
        gara tutta di attacco”.
      
      
        BIBITA
      
      
        FRULLATA