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        WEC
      
      
        GARA AL FUJI
      
      
        
          Marco Cortesi
        
      
      
        Una giornata tutta nel segno del Sol Levante. Dopo la
      
      
        vittoria di San Paolo, la Toyota ha conquistato al Fuji
      
      
        Speedway la penultima gara del FIA WEC 2012 impo-
      
      
        nendosi sulle due Audi con una singola vettura affida-
      
      
        ta a Kazuki Nakajima, Alexander Wurz e Nicolas
      
      
        Lapierre. Sul tracciato della prefettura di Shizuoka, di
      
      
        proprietà della casa delle tre ellissi, Nakajima è stato
      
      
        grande protagonista. Dopo aver segnato la pole posi-
      
      
        tion, ha preso la leadership della gara prima di cedere
      
      
        la TS-030 ai compagni. Tornato al volante poco dopo
      
      
        la metà corsa, ha poi completato uno stint-monstre da
      
      
        quasi tre ore riuscendo, nonostante un rabbocco sup-
      
      
        plementare di carburante, a tenere a bada l'Audi di
      
      
        Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Treluyer. Ad
      
      
        influire sull'andamento della gara, oltre ai doppi stint
      
      
        sugli pneumatici portati a termine dalla compagine
      
      
        nipponica, la consueta iper-aggressività dei piloti Audi.
      
      
        Diversi contatti con vetture doppiate per loro, anche se
      
      
        per condizionare la giornata ne è bastato uno, quello di
      
      
        Treluyer con l'Aston Martin di Turner-Mucke. Oltre ad
      
      
        un pit-stop per la sostituzione del muso, è arrivato uno
      
      
        stop&go che ha con buona probabilità cambiato faccia
      
      
        alla corsa. In vetta alla lista dei teamprivati, come sem-
      
      
        pre senza alcuna possibilità di vittoria assoluta, si è
      
      
        issato il teamRebellion, con la Lola di Neel Jani e Nico-
      
      
        las Prost: 6 giri il loro distacco, uno in meno di Bra-
      
      
        bham–Chandhok–Dumbreck, quinti con la Honda
      
      
        JRM.
      
      
        In classe LMP2, il successo è stato preda di Steve Mar-
      
      
        tin, Tor Graves e Shinji Nakano, ma se a vincere la cor-
      
      
        sa è stata la Oreca-Nissan del team ADR Delta, il tito-
      
      
        lo è andato ad una Honda: Ryan Dalziel, Stéphane Sar-
      
      
        razin ed Enzo Potolicchio hanno dato al team Star-
      
      
        works la vittoria in campionato con una gara ancora da
      
      
        disputare, bilanciando la recente delusione per la scon-
      
      
        fitta patita in Grand-Am Rolex Series.
      
      
        Relativamente tranquilla la gara delle GTE-Pro. Dopo
      
      
        avere segnato una pole perentoria, la Porsche del team
      
      
        Felbermayr, con Marc Lieb e Richard Lietz, ha domi-
      
      
        nato chiudendo con un giro di vantaggio su Gianmaria
      
      
        Bruni e Giancarlo Fisichella. Per la Ferrari 458 Italia
      
      
        dell'AF Corse è stato provvidenziale un problema che
      
      
        ha portato l'Aston Martin di Mucke-Turner ai box nel-
      
      
        le ultimissime battute. La vettura britannica ha chiuso
      
      
        terza.  In classe GTE-AM, la vittoria è infine andata alla
      
      
        veloce Corvette Z06 di Bornhauser-Canal-Lamy.
      
      
        Con la
      
      
        Ferrari Krohn,
      
      
        protagonista Rugolo
      
      
        Le Audi
      
      
        hanno pagato
      
      
        disattenzioni
      
      
        dei propri piloti