75
      
      
        ci sarà anche Max Papis. Non è detto che
      
      
        poi la gara venga disputata con loro:
      
      
        vogliono qualcuno che sappia andare for-
      
      
        tissimo sin dall'inizio e, quando si è alla
      
      
        prima esperienza è difficile. Poi non è det-
      
      
        to, Felipe Nasr lo scorso anno disputò la
      
      
        corsa con una vettura che in teoria doveva
      
      
        essere di seconda fascia, ma fece un figu-
      
      
        rone e arrivò terzo”.
      
      
        
          Ti stai rapportando con nomi come
        
      
      
        
          Sunoco e la famiglia France, dei
        
      
      
        
          numi tutelari del motorsport ameri-
        
      
      
        
          cano. Com'è stato il primo impatto?
        
      
      
        “
      
      
        Sono incredibilmente gentili e professio-
      
      
        nali. Sunoco crede tantissimo in questo
      
      
        progetto e nel fatto di poter essere compe-
      
      
        titivi. A Daytona sarò un professionista a
      
      
        tutti gli effetti, e c'è già tutto pianificato a
      
      
        patire dai test fino alla cena con Jim Fran-
      
      
        ce: spero di confermare le aspettative che
      
      
        hanno riposto in me. Il programma che
      
      
        hanno fatto per l'Europa è tenuto molto in
      
      
        considerazione”.
      
      
        
          E se andasse bene faresti un pensie-
        
      
      
        
          rino a fermarti negli USA per un po'?
        
      
      
        “
      
      
        Me lo stanno dicendo in tanti ma, se devo
      
      
        essere sincero, è l'ultimo dei miei pensie-
      
      
        ri. Sono al cento per cento concentrato su
      
      
        questa opportunità e voglio fare una bella
      
      
        figura. Ho l'onore di rappresentare la
      
      
        Sunoco e avrò anche la possibilità di testi-
      
      
        moniare il lavoro che sto portando avanti
      
      
        insieme alla mia famiglia con la Wolf. Se ci
      
      
        saranno le giuste condizioni magari ci pen-
      
      
        serò, ma ora voglio pensare all'impegno
      
      
        che ho davanti”.
      
      
        
          Approfittiamo della tua esperienza
        
      
      
        
          nel mondo dei prototipi CN. Ci sono
        
      
      
        
          state tante novità ma spesso, specie
        
      
      
        
          in Italia, è visto un po' come il "fra-
        
      
      
        
          tello povero" del GT. Cosamanca alla
        
      
      
        
          categoria per fare il salto di qualità?
        
      
      
        “
      
      
        Se si creassero un solo campionato euro-
      
      
        peo e dei campionati nazionali con le stes-
      
      
        se regole non mancherebbe nulla. Le mac-
      
      
        chine sono velocissime, molto più veloci di
      
      
        un GT, danno delle sensazioni di guida che
      
      
        non sono paragonabili e sono anche molto
      
      
        più economiche, costano circa lametà. Non
      
      
        c'è una ‘scatola’ di livello tale da richiama-
      
      
        re i gentleman: sono loro che danno la lin-
      
      
        fa alle categorie Gran Turismo. In Italia la
      
      
        situazione è poi particolarmente difficile.
      
      
        Ci sono gare troppo corte che non portano
      
      
        ad una gestione di gomme endurance, non
      
      
        si possono usare estrattori, cambio al
      
      
        volante, radio, tutte cose che danno una
      
      
        dimensione più professionale. Mentre
      
      
        all'estero si sta iniziando a vedere questo
      
      
        tipo di gare come un viatico per le serie in
      
      
        stile Le Mans, da noi non se ne sfrutta il
      
      
        potenziale. Occorre creare il giusto conte-
      
      
        sto”.