62
      
      
        EUROCUP F.RENAULT
      
      
        GARE AD ALCANIZ
      
      
        
          Massimo Costa
        
      
      
        Diciamo la verità: quando si è abbassata la
      
      
        bandiera a scacchi di gara 1 e sul traguar-
      
      
        do sono transitati in fila quasi indiana
      
      
        quattro piloti francesi, al volante di mono-
      
      
        posto gestite da tre diverse squadre tran-
      
      
        salpine, l’invidia è stata tanta. Nel campio-
      
      
        nato per giovani riconosciuto da sempre
      
      
        come il più importante del mondo, la Fran-
      
      
        cia ha saputo proporre quattro talenti indi-
      
      
        scussi come Matthieu Vaxiviere, Esteban
      
      
        Ocon, Pierre Gasly e William Vermont e
      
      
        squadre come Tech 1, ART Junior e ARTA.
      
      
        Mai vista una cosa del genere in tempi
      
      
        recenti e ci domandavamo quando mai
      
      
        avremo quattro brillanti italiani davanti a
      
      
        tutti, team compresi. La “moria” degli
      
      
        azzurri in campo internazionale, a questi
      
      
        livelli, è ben nota e non è neanche il caso di
      
      
        scagliarsi contro la solita CSAI (ma maga-
      
      
        ri contro le scelte sbagliate di genitori o
      
      
        presunti manager) perché non è che la
      
      
        FFSA faccia più di tanto. I suddetti giova-
      
      
        ni francesi sono per lo più cresciuti nella
      
      
        Formula Academy, la serie monogestione
      
      
        della Federazione, ma per esempio Vaxi-
      
      
        viere è stato abbandonato al suo destino
      
      
        benché abbia vinto quel campionato nel
      
      
        2011,
      
      
        Ocon ha pure dovuto prendere la
      
      
        licenza italiana per correre perché osteg-
      
      
        giato dalla FFSA che nel 2012 gli voleva
      
      
        imporre di gareggiare nell’Academy e non
      
      
        in Renault 2.0, Vermont si arrangia da
      
      
        tempo da solo, Gasly sembra essere invece
      
      
        nelle grazie parigine. Ma tant’è, Vaxiviere
      
      
        è stata la grande sorpresa del primo appun-
      
      
        tamento stagionale. Nel 2012 aveva deluso
      
      
        parecchio, era tra i dispersi o i non perve-
      
      
        nuti benché se ne dicesse un gran bene. Ma
      
      
        non si è arreso e rimasto in Tech 1 ecco il
      
      
        salto di qualità. Due pole, due vittorie sia
      
      
        con pista bagnata sia con l’asfalto asciutto.
      
      
        Gran fine settimana per la squadra di
      
      
        Simon Abadie che ha registrato anche il
      
      
        secondo posto in gara 2 di Egor Orudzhev
      
      
        e sempre in quella frazione il terzo di Gasly.
      
      
        ORUDZHEV SORPRENDE
      
      
        PRIMI PUNTI PER D’AGOSTO
      
      
        Il russo Orudzhev, al debutto nell’europeo,
      
      
        arriva dalla francese Academy e dopo un
      
      
        paio di gare nella Renault ALPS 2012 si è
      
      
        lanciato in questa avventura grazie al sup-
      
      
        porto di SMP Formula, un progetto russo
      
      
        che coinvolge due branchie dell’automobi-
      
      
        lismo: formule e gran turismo. Al momen-
      
      
        to, Orudzhev sembra essere il diamante
      
      
        grezzo da lavorare e lo dimostrano il setti-
      
      
        mo e il secondo posto ottenuti ad Alcaniz
      
      
        oltre alla prima fila conquistata per gara 2.
      
      
        Non sono mancati all’appello gli inglesi
      
      
        Jake Dennis e Oliver Rowland, entrambi
      
      
        appoggiati dalla Racing Steps Foundation,
      
      
        ma divisi tra Fortec eManorMP. Due quin-
      
      
        ti posti per Dennis, un decimo e un terzo
      
      
        per Rowland. L’atteso Ocon, del program-
      
      
        ma Lotus Junior, ha disputato una bella
      
      
        prima corsa classificandosi secondo, nella
      
      
        successiva frazione ha navigato (è il caso di
      
      
        dire) in sesta posizione, lontano dal podio.
      
      
        Vermont ha fatto valere la sua esperienza
      
      
        e con ARTA ha piazzato un quarto e un
      
      
        decimo posto. Chi ha deluso, nel senso che
      
      
        ce lo aspettavamo in prima fila, è stato
      
      
        Nyck De Vries. Il giovane del programma
      
      
        Junior McLaren ha totalizzato un nono e
      
      
        un settimo posto con la monoposto della
      
      
        Koiranen. Un po’ poco, ma avrà tempo per
      
      
        rifarsi. Weekend magro per gli italiani.
      
      
        L’unico a punti è stato Ignazio D’Agosto,
      
      
        ottavo nella difficile seconda corsa, ma in
      
      
        gara 1 ha pagato caro il problema di natu-
      
      
        ra elettronica che gli ha fatto saltare tutto
      
      
        il secondo turno libero del venerdì. Luca
      
      
        Ghiotto è stato grande in qualifica 2, risul-
      
      
        tando secondo, ma in gara dopo essere sci-
      
      
        volato quinto è uscito di pista concluden-
      
      
        do poi nelle retrovie. Il team Prema, unico
      
      
        italiano presente, aveva anche Bruno Boni-
      
      
        facio che per due volte ha visto il traguar-
      
      
        do ai margini della top ten.
      
      
        Luca Ghiotto