74
      
      
        DTM
      
      
        GARA S SPIELBERG
      
      
        
          Claudio Pilia
        
      
      
        Tre nomi in tre gare: è toccato prima ad
      
      
        Augusto Farfus, quindi a Mike Rockenfel-
      
      
        ler e ora pure a Bruno Spengler. È stato
      
      
        infatti il canadese del team Schnitzer a
      
      
        trionfare sui velocissimi rettilinei del Red
      
      
        Bull Ring, tappa austriaca nella Stiria che,
      
      
        come nel 2012, ha offerto grande spettaco-
      
      
        lo. Alla prima vittoria stagionale nel DTM,
      
      
        il campione in carica della serie ha saggia-
      
      
        mente sfruttato la pole position per pren-
      
      
        dere subito il comando della corsa e gestire
      
      
        le varie fasi di gara, seppur perdendo la vet-
      
      
        ta durante il valzer dei pit-stop, ma recupe-
      
      
        randola poco dopo, lanciandosi verso un
      
      
        successo che gli mancava dal 2012 e issan-
      
      
        dosi in cima al campionato. In Austria, più
      
      
        che negli altri due appuntamenti corsi in
      
      
        questa stagione, le vetture di Monaco di
      
      
        Baviera sono sembrate davvero irraggiun-
      
      
        gibili ed il podio ne è stata la prova più lam-
      
      
        pante. Già, perché a concedersi lo champa-
      
      
        gne di fine gara sono stati anche Marco
      
      
        Wittmann e TimoGlock, entrambi autori di
      
      
        un’ottima dimostrazione di forza. Il distac-
      
      
        co esiguo di Wittmann dal compagno di
      
      
        marca ha certificato un passo invidiabile,
      
      
        così come il passo dell’ex pilota di Formula
      
      
        1.
      
      
        Glock, infatti, scattato dalla dodicesima
      
      
        posizione, ha sfoderato una gara superlati-
      
      
        va, risalendo il gruppo fino a un podio su
      
      
        cui in pochi (noi compresi) avrebbero
      
      
        scommesso, facendo capire ai rivali di aver
      
      
        già assimilato le dinamiche di un campio-
      
      
        nato decisamente combattuto. Il doppio
      
      
        piazzamento a podio di Wittmann e Glock,
      
      
        però, ha messo sotto i riflettori la favola del
      
      
        team MTEK, già tra i “Senatori” del Turi-
      
      
        smo tedesco alla terza apparizione nel pad-
      
      
        dock. Un risultato che, ai piani alti della
      
      
        BMW, non è passato di certo inosservato.
      
      
        “
      
      
        Il nuovo team MTEK e il direttore Ernest
      
      
        Knoors si meritano grandi complimenti”,
      
      
        ha subito sottolineato Jens Marquardt,
      
      
        gran capo di BMW Motorsport. “Alla loro
      
      
        terza gara nel DTM, il nostro giovane roo-
      
      
        kie Marco Wittmann e il nostro un po’
      
      
        meno giovane rookie Timo Glock hanno
      
      
        concluso in seconda e terza posizione
      
      
        rispettivamente. Davanti a questo, bisogna
      
      
        soltanto togliersi il cappello”.
      
      
        WITTMANN SPEGNE
      
      
        LE CHANCE DI MORTARA
      
      
        Cappello che si è tolto anche Wolfgang
      
      
        Ullrich per le “remuntade” di Mike Roc-
      
      
        kenfeller e Mattias Ekstrom. I due, dopo
      
      
        essere partiti dalla 13esima e 15esima
      
      
        piazza, hanno potuto soltanto acconten-
      
      
        tarsi di due posti in Top-5, confortandosi
      
      
        dopo la mancata vittoria che, dodici mesi
      
      
        fa con Edoardo Mortara, arrivò proprio
      
      
        sul nastro d’asfalto della Stiria. E proprio
      
      
        “
      
      
        Edo” sembrava l’unico dell’armata Audi
      
      
        a poter contrastare le BMW. Se non fosse
      
      
        stato per Wittmann: “Ho fatto una parten-
      
      
        za fantastica e ho superatoMarco”, ha det-
      
      
        to, “ma sfortunatamente sono andato
      
      
        troppo largo e ho dovuto rendere la posi-
      
      
        zione”. Una polemica, quella del nostro
      
      
        portacolori, nata da un episodio risalente
      
      
        al 2012, come spiega ancora a motori
      
      
        spenti: L’anno scorso, Martin (Tomczyk,
      
      
        ndr) ha fatto un identico sorpasso nello
      
      
        stesso posto e non fu punito. Davvero non
      
      
        ne capisco il motivo. Ad ogni modo, ave-
      
      
        vamo un’ottima macchina e un ottimo
      
      
        passo. Stavo tenendo il passo delle due
      
      
        BMW davanti a me, fino al contatto con
      
      
        Wittmann. È un po’ fastidioso, perché la
      
      
        mia gara è stata rovinata”. Mortara ha
      
      
        ragione da vendere: vedersi buttare via
      
      
        una corsa per una bagarre troppo accesa
      
      
        con un avversario - senza peraltro che
      
      
        quest’ultimo venga penalizzato - fa molta
      
      
        rabbia, soprattutto quando si è visto
      
      
        costretto a tornare ai box per cambiare
      
      
        una gomma che, via via, si afflosciava, così
      
      
        come la strategia e una gara che si stava
      
      
        mettendo sui binari giusti. Un vero pecca-
      
      
        to, che lo ha fatto finire nelle retrovie.
      
      
        PILOTI MERCEDES
      
      
        TROPPO NERVOSI
      
      
        Lontano dai primi c’è finita anche la
      
      
        Mercedes. Di nuovo. A salvare capra e
      
      
        cavoli ci ha pensato Christian Vietoris,
      
      
        bravo a portare un settimo posto che ben
      
      
        fotografa il weekend della Casa di Stoc-
      
      
        carda. Tante difficoltà e qualche colpo di
      
      
        testa dei propri piloti pesantemente
      
      
        punito. Il più eclatante è stato quello di
      
      
        Gary Paffett, il quale è stato penalizzato
      
      
        con uno stop-and-go per il tamponamen-
      
      
        to (un po’ malizioso) ai danni di Martin
      
      
        Tomczyk, forse dettato dalla frustrazio-
      
      
        ne. Proprio Tomczyk è stato bersaglio di
      
      
        numerosi attacchi, anche da parte dello
      
      
        spagnolo Roberto Mehri, anch’esso
      
      
        penalizzato dai commissari con una
      
      
        sosta “indesiderata” ai box di 10 secondi.
      
      
        Il prossimo weekend si disputerà al Lau-
      
      
        sitzring, gara che le Mercedes dovrebbe-
      
      
        ro digerire meglio – vedere anche il
      
      
        secondo posto di Paffett nel 2012 -, ma
      
      
        dove la BMW ha vinto proprio con il
      
      
        festeggiato di ieri Bruno Spengler. Riu-
      
      
        scirà a spuntarla, tra due settimane, la
      
      
        Casa delle tre punte?
      
      
        L’incredibile hat trck BMW
      
      
        è stato degnamente festeggiato
      
      
        nel dopo gara
      
      
        Primo tra
      
      
        “
      
      
        gli altri”
      
      
        Mike Rockenfeller
      
      
        quarto al tragiardo
      
      
        e secondo
      
      
        in campionato