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INDYCAR
GARA A FORT WORTH
Marco Cortesi
E' un Helio Castroneves in palla quello in grado
di dominare sull'ovale di Fort Worth il settimo
round dell'IndyCar 2013. Il brasiliano si messo
in mostra comandando 132 dei 228 giri in pro-
gramma e tagliando il traguardo con un ampio
margine davanti a Ryan Hunter-Reay. Con 22
punti di vantaggio, ora può davvero iniziare a
pensare al suo primo titolo Indy. La corsa ha
avuto un andamento piuttosto lineare favorito
dall'assenza di incidenti e dal basso numero di
caution (3) nonostante il degrado delle gomme
abbia costretto i piloti a fare molta fatica per
tenere inpista leproprievettureportatea "scap-
pare" più che in passato. Dopo una prima fase
in cuiMarcoAndretti si era portato al comando,
Castroneves hapreso la leadership col calaredel
sole e, con una strategia sul lungo termine
dimostratasi vincente, non si è più dovuto pre-
occupare di nulla. Come sempre, quando c'è
statodamettere inpista la costanza, la suaguida
pulita non ha lasciato scampo.
FRANCHITTI E POWER
SOLO COMPRIMARI
Alle spalle di Hunter-Reay, ha chiuso Tony
Kanaan, mentre Ed Carpenter ha recuperato
fino al quarto posto. Per lui anche un errore in
pit-lane quando un guanto di un meccanico è
rimasto attaccato alla leva per la regolazione
del precarico dell'ala. A seguirlo proprio
Andretti, con i propulsori Chevy che hanno
monopolizzato la top-5. Sesta e settima piazza
rispettivamente per Dario Franchitti e Will
Power, ad evidenziare una situazione sportiva
generale mutata: fino a due stagioni fa rivali
assoluti per la vittoria, ora sono entrambi
costretti a rincorrere.
ANDRETTI SI INFURIA
CON BOURDAIS
Nessun incidente è da riportare. Oriol Servia
(
continua lamaledizione di JRHildebrand) ha
perso il controllo della sua Dallara finendo in
testacoda, ma senza trovare il muro, mentre
Pippa Mann (motore) e Scott Dixon (cambio)
hanno patito dei guai tecnici al limite del fuoco
d'artificio (in particolare per il neozelandese).
Provvidenziale il salvataggio di Simon Page-
naud ed Alex Tagliani, che per pochissimo
hanno evitato un contatto potenzialmente
molto pericoloso mentre Andretti ha avuto
parole di fuoco per Sebastien Bourdais, reo di
averlo stretto verso il muretto. In generale,
anche grazie alla disciplina dei "driver" la tap-
pa in Texas è risultata una delle meno cruente
che si ricordi su ovali per uomini e mezzi.
Andretti quinto all’arrivo e secondo in campionato